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COMPARTO AZIENDE

CONTRATTO INTEGRATIVO DEI VIGILI DEL FUOCO

Scarica il contratto di lavoro!

Leggi il documento definitivo
 Modifiche al contratto già firmato (Documento definitivo) nel dic 99 (modifiche del  4/2000)

Nota a Verbale del 24 Maggio 2000

Tabelle arretrati aumenti anni 98-00


CLIKKA QUI

 


COMPARTO AZIENDE

(contratto per il secondo biennio economico)

05 Aprile 2001: NOTA A VERBALE SULLA FIRMA DEL SECONDO BIENNIO


18 Aprile 2001: Contratto degli statati - STATALI VIA SOLDI E DIRITTI, …E SORRIDETE!


5 Aprile 2001: Contratto secondo biennio gli altri firmano (svendono)la RdB NO!!!


20 Febbraio 2001 La RdB SBATTE LA PORTA E SE NE VA! All'ARAN non si vedono soldi sufficienti!


Data: mercoledì 21 marzo 2001  Oggetto: Comunicazioni sul contratto II biennio
Vi informiamo che il contratto riguardante il secondo biennio, quello non firmato dalla RdB (vedi comunicato del 20 febbraio 2001) e stato approvato in data 13 marzo dal consiglio dei ministri e quindi diramato alla corte dei conti per la registrazione. Quindi in ODORE DI ELEZIONI si prevede che la MISERIA DI AUMENTO ECONOMICO sarà inserita nelle buste paga di aprile/maggio. Quindi con il "copioso aumento" uguale a quello dei medici e dei dirigenti potrete farvi delle belle vacanze...all'idroscalo o in "riva al fosso" come la nota canzone di Ligabue.


20 Febbraio 2001:La RdB SBATTE LA PORTA E SE NE VA! All'ARAN non si vedono soldi sufficienti!


11 Dicembre 2000: Rdb Settore Aziende (Contratto II biennio). Primo incontro all'Aran


07 Febbraio 2001 :La RdB rinnova il sollecito per l'apertura della trattativa sulla parte economica del secondo biennio


COMUNICATO STAMPA

 PUBBLICO IMPIEGO: NESSUNO SCONTO AL GOVERNO AMATO

 

I rinnovi dei bienni economici 2000-2001 per i dipendenti pubblici partono male.

Ad oggi il Governo non è disponibile neanche a stanziare risorse sufficienti a coprire l'inflazione reale a fronte di entrate nelle casse dello Stato che gli stessi Ministri hanno definito "straordinarie"!

La disponibilità del governo e di Cgil Cisl Uil , riguardano i medici ospedalieri - hanno già portato a casa 1.700.000 lire mensili nette - gli insegnanti e il comparto polizia cercando di mettere una pietra sopra al resto dei dipendenti pubblici che hanno già dato avendo contribuito in modo oltremodo sostanzioso a ripianare il deficit pubblico per stessa ammissione del Ministro Bassanini.

La RdB non ci sta' !

Per la prima settimana di settembre la RdB Pubblico Impiego ha convocato i propri organismi per organizzare la capillare informazione e costruire iniziative locali e nazionali che potranno prevedere anche giornate di sciopero.

 Roma 1.8.2000

 

p/RdB Pubblico Impiego

Giuliano Greggi

 


Roma, 25 maggio 2000 

Da oggi entra in vigore il nuovo CCNL.

Gli arretrati devono essere pagati entro giugno!

 

Ieri all'Aran c'è stato l'atto formale della stipula del contratto 1998-2001 per la parte normativa e 1998-1999 per la parte economica.

Si è schiusa così una fase di contrattazione tutt'altro che semplice, lineare e trasparente. Le trattative, iniziate con un anno di ritardo, si sono protratte per oltre un anno procedendo a singhiozzo. L'Aran e il governo hanno messo ripetutamente in discussione gli accordi raggiunti riuscendo a peggiorarli ogni volta. Alcuni sindacati hanno fatto il gioco della controparte pretendendo trattative separate, questa volta non tra le sigle sindacali ma tra le categorie del comparto. Nel merito il contratto del comparto aziende è la fotocopia degli altri contratti del pubblico impiego già firmati perché le decorrenze e gli incrementi economici sullo stipendio sono identiche per tutti. Il sistema di classificazione di qualifiche e mansioni ha un impianto peggiorato, a causa dei tagli stabiliti dalla legge finanziaria, rispetto ai contratti degli altri comparti di contrattazione firmati un anno prima. La trattativa sul contratto integrativo nazionale di categoria si presenta come ulteriore incognita che prelude ad una dura guerra tra poveri.

Siamo alla fine di maggio 2000 e non solo non è ancora stata avviata la trattativa per il secondo biennio economico (la RdB ha chiesto l'apertura delle trattative e presentato la piattaforma già dallo scorso anno) ma neanche c'è il minimo sentore di trattativa sulle materie normative da definire entro il 31 maggio 2000.

A chi sta strumentalizzando i ritardi contrattuali per parlare di arretrati i lavoratori devono rispondere a) che chi deve ricevere i soldi ha diritto agli interessi; b) che si tratta di cifre miserrime; c) che se non vengono pagati con lo stipendio di giugno 2000 è una truffa.

Il contratto è stato stipulato da tutte le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. Anche noi della RdB lo abbiamo firmato presentando la nota a verbale che segue.

 

Nota a Verbale

La Confederazione RdB CUB e la Federazione RdB Pubblico Impiego Settore Aziende, nel ribadire quanto espresso nella nota a verbale del gennaio u.s. esprime un giudizio ulteriormente negativo sulle nuove modifiche apportate al sistema classificatorio.

Decide comunque di sottoscrivere il presente contratto 1998/2001 in base alle indicazioni raccolte dai lavoratori, al fine di mantenere inalterata la possibilità di intervento in fase di contrattazione integrativa sulla parte concernente il fondo unico di amministrazione per l’applicazione del sistema classificatorio in particolare per quanto riguarda la categoria dei Monopoli di Stato che sta attraversando la difficile fase della privatizzazione.

Roma 24 maggio 2000

Adesso non fatevi incantare!

Dobbiamo pretendere subito l'apertura delle trattative per il contratto integrativo e per il biennio economico 2000-2001


Oggetto: Invio nota a verbale al contratto

 Data: mercoledì 24 maggio 2000 20.22

 Come riportato nel comunicato del 18 maggio 2000 oggi alle 17 presso l'Aran è stato sottoscritto definitivamente il contratto riguardante parte normativa per il 1998-2001e per la parte economica il biennio 1998-1999. In allegato si invia la nota a verbale della RdB Il coordinamento

Nota a Verbale del 24 Maggio 2000


C o n t r a t t o

Il giorno 24 maggio 2000 sottoscrizione definitiva

 

Lavoratori,

l’Aran ha comunicato che il contratto ha avuto la certificazione positiva da parte della Corte dei conti e ha di seguito convocato tutte le organizzazioni sindacali per la sottoscrizione definitiva (così ora la chiamano) del contratto per il quadriennio normativo che va dal 1998 al 2001 e per la parte economica che racchiude il biennio 1998 - 2000.

Si conclude una tornata contrattuale molto difficile soprattutto per i continui ripensamenti da parte del governo con il consenso di cgil, cisl e uil, che si è addirittura concesso la briga di far applicare una norma retroattiva della finanziaria ai preaccordi già definiti in sede di contrattazione.

Come abbiamo sostenuto nel precedente comunicato del 4 maggio 2000 n° 16, presumiamo che il pagamento degli arretrati verrà con la busta paga di luglio.

Va ricordato che la firma da parte della RdB per questo contratto che a definirlo indecoroso è fargli un complimento, è legata solamente alla partecipazione alle trattative del contratto integrativo che devono ancora iniziare.

Ora si tratta di riaprire la contrattazione per il secondo biennio economico 2000 - 2001. Anche se il governo fa intendere che gli aumenti non devono superare l’inflazione programmata dell’1,2% mentre lui stesso dichiara che l’inflazione è al 2,5%, la RdB rivendica che gli aumenti devono essere consistenti per recuperare la perdita di potere d’acquisto dei salari avvenuta in questi anni.

Contrariamente a ciò che vuole far intendere il governo, sappiamo benissimo che i soldi ci sono e se così non fosse, ci devono spiegare dove sono andati a prenderli per aumentare gli stipendi di oltre il 30% di alcune categorie.

Avere degli aumenti dignitosi in base al lavoro che si svolge è possibile, l’importante è che i lavoratori li rivendichino con la forza necessaria. Altrimenti tutti prendono soldi e i lavoratori del Corpo nazionale rimangono al palo.

La RdB ha già fatto la richiesta per l’apertura delle trattative per il secondo biennio economico ed inoltre si sta muovendo per proporre iniziative di lotta per una rapida apertura e un’altrettanta rapida conclusione per ottenere un forte aumento.

Questo è possibile solo ed esclusivamente con l’apporto determinato di tutti i lavoratori.

Lottiamo per un giusto salario

 

p. Il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari


Roma 4 Maggio 2000

cn n. 16

Storia infinita di un contratto a perdere:

a quando i "benefici" economici?

Continuiamo la lotta per un giusto salario!

Lavoratori,

l’amministrazione ci ha fornito in questi giorni le tabelle elaborate dal Servizio Trattamento Economico del Personale (T.E.P) riguardanti gli aumenti economici e gli arretrati del contratto 1998-2000, svenduto da cgil cisl uil e che attualmente si trova alla Corte dei Conti per la registrazione. I calcoli degli arretrati fatti dal TEP sono riferiti al 30 giugno 2000, pertanto, si presume che il pagamento verrà effettuato con la busta paga di luglio. Il calcolo degli importi netti è stato fatto applicando un’aliquota fiscale forfetaria, per cui la quantificazione esatta verrà operata come sottolinea la stessa amministrazione, dalle direzioni provinciali del tesoro in sede di applicazione. Nei conteggi riportati dalle tabelle, che sono pubblicate nel nostro sito web, è stata considerata come avevamo preannunciato anche l’indennità operativa che non è parte fissa dello stipendio.

Si va così concludendo, con le note vicissitudini e con sei mesi di ritardo, la tornata contrattuale relativa al primo biennio per un contratto che è stato rivisitato e peggiorato più volte dal primo preaccordo fatto nel luglio 99. Non paghi delle modifiche peggiorative, il 5 aprile il governo con il consenso di cgil cisl uil ha reso retroattiva una norma della finanziaria per tagliare ulteriormente i punti del contratto riguardanti gli avanzamenti economici all’interno delle aree.

Ricordando che i contratti sono validi se il 51% delle organizzazioni sindacali che li approvano (leggi cgil cisl uil), la stipula da parte della RdB è legata solamente alla partecipazione alle trattative del contratto integrativo. Adesso si tratta di aprire da subito la tornata riguardante la parte economica del secondo biennio 2000-2001.

Il governo ha già dichiarato che gli aumenti economici non devono superare l’inflazione programmata dell’1,2%, quando poi sempre il governo ammette una inflazione reale del 2,5%. Viene anche ribadito che questi "aumenti" devono finanziare in maggiore parte il salario variabile costituito dagli incentivi, premi individuali, produttività ecc. ecc.

E’ evidente che tali aumenti non saranno sufficienti nemmeno per recuperare la perdita del potere d’acquisto dei salari. Quindi sta a tutti i lavoratori rivendicare con forza dei veri aumenti economici perché i soldi contrariamente a quello che ci viene quotidianamente propinato tramite gli organi di informazione, ci sono, altrimenti ci devono spiegare l’aumento del 30% dato ai medici pubblici o quello promesso, sempre del 30% agli insegnanti. Per non parlare, visto che siamo in Europa, dei colleghi Francesi e Tedeschi che percepiscono uno stipendio che è il doppio del nostro.

Rivendichiamo allora dei veri aumenti economici sul salario fisso. Esigiamo l’indispensabile necessità dell’immediata assunzione in ruolo dei vigili discontinui per colmare i tragici vuoti di organico che oltre a creare il famigerato pendolarismo stanno mettendo in grave crisi il servizio di soccorso in tutte le sedi.

Ribadiamo la funzione sociale del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, che il Ministro Bianco vuole militarizzare e relegare a ruota di scorta della protezione civile.

Per queste ragioni partecipiamo compatti allo sciopero indetto e alle manifestazioni regionali indette dalla federazione RdB del pubblico impiego per il giorno 10 maggio. Lo sciopero è dalle ore 10,00 alle ore 14,00 per il personale operativo, e dalle 8,00 alle 14,00 per il personale giornaliero, quello libero dal servizio partecipa alle manifestazioni territoriali.

p. Il Coordinamento nazionale

Sergio Massinelli


Roma 5-4-2000 cn n12

Dopo oltre due anni di vacanza contrattuale il governo vuole rimangiarsi l’accordo siglato

 

Questa mattina all’ARAN c’è stato un incontro già fissato per il 29 marzo u.s. e poi rinviato " per improrogabili sopraggiunti impegni dall’Aran stessa.

Nell’incontro i rappresentanti dell’ARAN hanno esposto i rilievi fatti dal governo all’ipotesi di accordo siglata e ha proposto la modificazione di alcuni articoli in base agli indirizzi del governo.

In sostanza il governo vorrebbe modificare le parti del contratto relative al finanziamento del sistema classificatorio in modo che gli avanzamenti all’interno delle aree di una posizione economica ad un’altra siano finanziati dal fondo unico e non dalle amministrazioni. Praticamente si tratta di un salasso di diversi miliardi che il governo vorrebbe recuperare dai contratti.

Per addolcire la pillola l’ARAN, su disposizione del governo, ha prospettato la possibilità di integrare il fondo unico con le risorse della Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA) del personale andato in pensione entro il 1999. Cioè poche centinaia di milioni.

La delegazione RdB ha giudicato inaccettabile la pretesa del governo che a distanza di due anni dalla scadenza naturale del contratto ( ricordiamo che l’accordo per la parte economica riguarda il biennio 1998- 1999) dove non è stata pagata l’indennità di vacanza contrattuale e le decorrenze sono slittate di molti mesi, pretende di imporre l’applicazione della legge finanziaria entrata in vigore dopo la sigla dell’ipotesi di accordo. Tutto ciò è inaudito e teso soltanto a fomentare la guerra tra poveri.

Mentre la RdB ha respinto le proposte dell’ARAN, riservandosi comunque di fare ulteriori valutazioni e controproposte, le altre organizzazioni sindacali pur contestando il metodo adottato, hanno valutato insufficienti le proposte dell’ARAN. Questo però significa che sono disposte a prendere in considerazione la pretesa del governo.

In conclusione l’ARAN si è riservata di comunicare al governo l’esito dell’incontro. Successivamente, senza nessuna possibilità di definire i tempi, riconvocherà le organizzazioni sindacali per tentare di raggiungere un nuovo accordo…… …Mentre scrivevamo siamo stati riconvocati dall’Aran alle ore 18.00 di oggi:

Per qualche milione in più

Nel pomeriggio l’ARAN ha offerto una manciata di milioni in più, ma sempre meno della spesa stimata per gli avanzamenti di posizione economica necessari alle amministrazioni . Non solo, nel tempo tale cifra si riduce per effetto del congelamento della RIA, della riduzione degli stipendi, della riduzione degli organici e del prolungamento dell’età pensionabile.

Concretamente un accordo peggiore del precedente che introduce ulteriori meccanismi perversi a quelli già vigenti sui passaggi di qualifica

p. Il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari

 


cs08-c06

Roma 05-04-2000

Comunicato stampa

Contratto vigili del Fuoco

Sono queste le promesse del Ministro Bianco a CGIL, CISL e UIL ?

 

 Nell’incontro di oggi all’ARAN i rappresentanti della parte pubblica hanno comunicato alla RdB e a tutte le altre organizzazioni sindacali riunite a tavolo unico i punti della mancata approvazione del Comitato di Controllo per la firma del contratto.

I motivi del blocco e della riapertura della discussione di una parte del contratto riguarda la decisione del governo di appellarsi a un provvedimento della finanziaria anno 2000 il quale prevede che i pagamenti delle progressioni economiche ai dipendenti del comparto aziende devono essere finanziati con il fondo unico anziché con risorse aggiuntive.

Così dopo due anni di ritardo delle trattative, il governo vuole modificare l’accordo siglato in forza di una legge entrata in vigore dopo la sigla del contratto stesso.

Questo dietro front del governo provocherà una ulteriore discriminazione fra il personale soprattutto fra quello del Corpo nazionale che, oltre al dilungarsi dei tempi per l’applicazione del contratto, gli viene tolta la possibilità di accedere agli aumenti contrattuali previsti dal contratto integrativo.

Se si pensa alle rassicurazioni diffuse da CGIL, CISL e UIL a seguito del loro incontro col Ministro Bianco si deve prendere atto che c’è da aspettarsi di peggio. Forse è anche questo uno dei motivi per cui il ministro non riceve anche la RdB

Pertanto la RdB continuerà le proprie iniziative di lotta per avere un incontro col Ministro Bianco per dirgli che la responsabilità di questo ritardo per la conclusione della firma del contratto e i risvolti negativi per la categoria è anche sua.

p. il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari


Roma 20/01/2000

prot.n. 2

La RdB incontra il Direttore Generale

Dubbi sui futuri passaggi di qualifica

Lavoratori,

oggi, una delegazione della RdB si è incontrata col Direttore Generale per avere chiarimenti su un argomento specifico che riguarda il futuro del Corpo nazionale in base alla legge 300 del 30 luglio 1999 inerente alla riforma dell’organizzazione del governo.

In premessa, su nostra richiesta, il Direttore ha informato che sulla questione delle presunte voci che circolano in categoria sull’imminente emanazione dei bandi di concorso a CR e a Cs tutto è bloccato, perché la Corte dei Conti non ha registrato i relativi decreti. Quindi per i prossimi concorsi con decorrenza 1.1.2000 non si possono prevedere i tempi dei bandi e con quale regolamento verranno effettuati..

Entrando nel merito dell’argomento sul quale avevamo richiesto l’incontro, la situazione è molto complessa perché le interpretazioni della legge sopra citata sono molteplici e le ipotesi formulate dalla direzione non sono assolutamente chiare nè tranquillizzanti.

La direzione inoltre ha confermato che sulla gestione del corpo nazionale continueranno ad agire due padroni: il Ministro dell’Interno per l’attività di soccorso urgente e l’Agenzia per l’attività di protezione civile, rafforzando così il dualismo esistente aumentando i soliti conflitti di competenza nella gestione delle micro e macro calamità.

Il quadro rappresentato dall’amministrazione per la collocazione del corpo nazionale non è definito né tecnicamente né politicamente. Proprio per queste ragioni la RdB ha informato il direttore di volere incontrare il Ministro dell’Interno, al quale rappresentare le istanze dei lavoratori preoccupati che con una cattiva applicazione della riforma si alimenta la confusione che già esiste se il corpo nazionale non diventa l’asse portante della protezione civile.

La direzione ha condiviso tale richiesta e si è impegnata ad informare il Ministro sul dibattito e sulla necessità riscontrata di effettuare l’incontro per definire gli aspetti meno chiari della riforma.

Nell’incontro si è toccato un altro argomento importante e cioè quello della contrattazione integrativa nazionale e si è capito che l’amministrazione non ha ancora ben chiaro i tempi, che si prospettano lunghi. Su questo punto come su gli altri i lavoratori devono prestare la massima attenzione perché ci si gioca una grossa fetta dell’aumento economico.

 

Tutti questi ed altri argomenti avremo modo di sviluppare e approfondire nelle assemblee congressuali provinciali e regionali per giungere al congresso nazionale del 9 e 10 marzo 2000 a Montecatini (Pistoia) nel quale oltre a determinare la linea da tenere per realizzare le nostre rivendicazioni e per rafforzare l’organizzazione, dovremo anche decidere la confluenza della RdB Protezione civile nella nuova realtà sindacale della Federazione del Pubblico Impiego.

Il Coordinamento Nazionale


4 Gennaio 2000

Contratto

i lavoratori consultati indicano alla RdB di firmare

Come è già avvenuto per i lavoratori dei Monopoli di Stato, la maggioranza dei lavoratori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco consultati ritiene complessivamente negativo il contratto 1998/2001, in particolare per quanto riguarda i nuovi profili professionali, il mancato pagamento della indennità di vacanza contrattuale, gli incrementi e le decorrenze economiche, l’aumento delle indennità di rischio e di amministrazione. Ma tutti ritengono necessaria la presenza della RdB alle trattative del contratto integrativo che, come dovrebbe essere noto, è strettamente legata alla firma del contratto stesso. Quindi, obtorto collo, la Federazione nazionale RdB e la RdB Aziende hanno deciso di firmare il contratto del comparto Aziende inserendo la nota a verbale che di seguito riportiamo:

Nota a Verbale

La Confederazione RdB CUB e la Federazione RdB Aziende hanno deciso di sottoscrivere il presente contratto 1998-2001 a seguito della consultazione delle categorie del comparto, come previsto dal proprio statuto, che hanno dato indicazione a larga maggioranza di firmare il contratto pur esprimendo un giudizio complessivamente negativo sull’impianto generale dell’accordo, in particolare sulla parte economica e le decorrenze, sul sistema classificatorio e sulle relazioni sindacali

Tale decisione raccoglie l’indicazione dei lavoratori ad assicurare la presenza della RdB alle trattative del contratto integrativo, specialmente per la parte concernente la destinazione e l’utilizzo del fondo unico di amministrazione e i criteri per l’applicazione del sistema classificatorio, in particolare per quanto riguarda la categoria dei Monopoli di Stato che sta attraversando la difficile fase della privatizzazione.

Come è stato precisato in un comunicato precedente, questa non è la firma definitiva del CCNL poiché ci sono delle procedure di verifica e di controllo ancora da effettuare da parte degli organi preposti. Con ogni probabilità la stipula definitiva avverrà non prima di qualche mese, e gli "incrementi" economici forse saranno nelle tasche dei lavoratori poco prima delle elezioni amministrative di primavera. Le scommesse sono aperte!

Adesso l’attenzione va rivolta all’apertura immediata per l’avvio delle trattative riguardanti la parte economica del secondo biennio che è scaduto con il primo giorno dell’anno, ed in particolare alla trattativa sui contratti integrativi delle diverse amministrazioni del comparto, dove saranno fra l’altro individuati i criteri per la ripartizione del fondo unico che come tutti sanno è finanziato con i soldi di tutti i lavoratori, ben sapendo che in pochi ne potranno beneficiare.

La firma del contratto è dunque un ulteriore strumento di intervento nella contrattazione di settore i cui risultati sono strettamente collegati alla capacità dei lavoratori di mobilitarsi e dare battaglia per ottenere quanto gli spetta ed arginare il peggioramento ulteriore delle condizioni di vita e di lavoro.

La RdB ha intenzione di dare battaglia fino in fondo e potrà farlo in rapporto alla forza e al sostegno che i lavoratori possono dargli con l’adesione e la partecipazione all’attività sindacale.

Roma, 4 gennaio 2000

Il Coordinamento nazionale

Enrico La Pietra


Roma 22 dic 99

Contratto firmato: OGGI!

La RdB non ha firmato in attesa di completare

la consultazione nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco

 

Oggi, in una lunghissima riunione all’Aran, si è conclusa la trattativa per il rinnovo contrattuale del comparto Aziende per il quadriennio 1998/2001 sulla parte normativa e per il biennio 1998/1999 per la parte economica.

Come avevamo già affermato in precedenza le categorie del comparto Aziende sono: il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, i Monopoli di Stato, l’AIMA e la Cassa Depositi e Prestiti. La firma del contratto quindi riguarda tutte e quattro le aziende e non si può distinguere l’una dall’altra. Solo per la Cassa Depositi e Prestiti non si è proceduto alla trattativa in attesa della definizione di un contenzioso giuridico. Eventualmente si procederà come coda contrattuale.

Ribadiamo che questa non è la firma definitiva del CCNL alla quale si procederà dopo le previste procedure di verifica e di controllo che inizieranno dopo le feste di fine anno.

Cgil, Cisl e Uil hanno firmato. Noi abbiamo deciso di non firmare in attesa di completare la consultazione avviata sul testo del secondo preaccordo nella categoria dei Corpo nazionale vigili del fuoco che è stata l’ultima del comparto ad essere trattata a causa della complessità delle materie in discussione e di un certo ostruzionismo da parte di alcune organizzazioni sindacali.

Da notare che il testo del CCNL sottoposto alla firma contiene un rinvio di alcune materie normative. Tale rinvio è stato deciso proprio per accelerare i tempi della trattativa che sono stati comunque lunghissimi: un anno intero.

 

Invitiamo di nuovo i lavoratori e le strutture a trasmetterci prima possibile l’esito della consultazione anche perché la definizione dell’accordo si collega immediatamente all’apertura delle trattative sul contratto integrativo e all’avvio delle trattative per il secondo biennio economico che decorre dal 1/1/2000 al 31/12/2001.

Roma, 22 dicembre 1999 p. Il Coordinamento nazionale

Enrico La Pietra

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Comunicato stampa Cs165-c06

Comunicato Stampa

VIGILI DEL FUOCO

 Comparto Aziende:

la RdB non firma il secondo preaccordo

del contratto per i vigili del fuoco

 Nel tardo pomeriggio di ieri nella sede dell’Aran è stato siglato il secondo preaccordo per il contratto di lavoro dei vigili del fuoco, dopo una lunga e laboriosa giornata che ha comportato diverse riletture del testo.

La RdB, pur dando atto all’Aran del rispetto di diversi impegni presi, non ha sottoscritto il preaccordo perché alcune questioni importanti non sono state risolte, come la questione dei buoni pasto, del costo dei passaggi di qualifica, ed in generale perché troppi istituti contrattuali siano stati affidati alla contrattazione integrativa.

Abbiamo, inoltre, ritenuto di non condividere le scelte in materia di ordinamento professionale, che riteniamo inadeguate alle reali professionalità del personale specializzato, in particolare del ruolo aeronavigante.

Perciò, la RdB ha messo una nota a verbale in cui si è riservata ulteriori considerazioni in relazione alla consultazione dei lavoratori, che costituirà l’elemento determinante per l’eventuale firma dell’accordo definitivo.

In ogni caso si sottolinea che l’accordo non conclude le trattative contrattuali perché restano ancora da discutere materie che riguardano le altre categorie del comparto aziende e la parte generale.

p.il coordinamento nazionale

Walter Perin

 


Roma 18/11/99

Comunicato 455

Contratto: chiuso il secondo preaccordo

la RdB non firma!

Anche quest’oggi la trattativa è stata lunga, laboriosa e faticosa. L’incontro è stato ricco di particolari che riteniamo impossibile riassumerli tutti in un comunicato.

Alcuni aspetti importanti sono stati risolti positivamente come l'indennità di rischio e l'indennità mensile degli amministrativi non sono andate a gonfiare il fondo di amministrazione; che la parte più consistente degli incrementi economici sia stata destinata alla parte fissa della retribuzione; che l’indennità di volo e di immersione sono confermate e mantengono la stessa natura, caratteristiche e modalità di corresponsione, solo che saranno finanziate dal fondo; che in caso di inidoneità il personale operativo o aeronavigante può transitare in altri ruoli anche in soprannumero nella stessa sede; l’istituzione dell’indennità operativa.

Però non abbiamo ottenuto che il contratto integrativo non comprenda l'articolazione delle tipologie dell'orario di lavoro che per i turnisti deve rimanere di 12/24, 12/48 nel contratto di comparto; che i costi di tutti i passaggi di qualifica siano a carico dell'Amministrazione e non del fondo unico; che il costo dell'istituzione dei buoni pasto sia a carico dell'Amministrazione e non del contratto integrativo; che almeno ai lavoratori non turnisti sia data la possibilità di optare se partecipare alla mensa gratuita oppure prendere il buono pasto; che i costi per l'istituzione del settore aeronavigante per gli elicotteristi non ricada sulle risorse contrattuali ma sia a carico dell'Amministrazione; che siano riconosciute e compensate anche sul piano economico le specializzazioni; che sia mantenuto il settore contabile in modo distinto da quello amministrativo e informatico. Ci sono molte altre cose ancora che non elenchiamo per ragioni di spazio ma le approfondiremo in seguito.

Dobbiamo comunque dare atto all'Aran del rispetto degli impegni presi e del fatto che alcune risposte sono arrivate. Ci preme in ogni caso ribadire che l’accordo non conclude le trattative contrattuali perché restano da discutere ancora materie che riguardano le altre categorie del comparto aziende e poi c'è da trattare tutta la parte generale. Si tratta quindi di un secondo preaccordo per il settore Corpo nazionale dei vigili del fuoco nell’ambito del comparto Aziende che non avrà efficacia, anzi nel frattempo potrebbe anche essere modificato, fino a quando non sarà stipulato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Aziende.

Abbiamo quindi deciso di non firmare il secondo preaccordo ci siamo riservati di consultare la categoria prima della stipula dell’accordo definitivo. La nostra prima iniziativa è stata dunque quella di divulgare la massimo il testo definitivo con le rispettive tabelle. Data la voluminosità del materiale siamo in grado di inviarlo via e-mail a tutti coloro che ce li chiedono oppure è possibile prelevarlo dal nostro sito web. Appena possibile avvieremo la consultazione della categoria in apposita forma scritta e tenendo assemblee del personale in tutti i posti di lavoro.

Se la categoria approverà firmeremo, tenendo conto che l’accordo vale comunque per tutti se viene firmato dalle organizzazioni sindacali che rappresentano il 51% delle deleghe sindacali oppure il 60% dei voti espressi in occasione delle elezioni delle RSU e del fatto che il contratto stesso prevede la possibilità di partecipare alla contrattazione integrativa solo per le organizzazioni sindacali firmatarie. Alla luce di questi elementi se non firmeremo dovremo dare vita a forti iniziative di lotta finalizzate a modificare il testo definitivo del contratto.

 

Il tutto non è per niente semplice, occhi aperti!


Comunicato 454-c01

Roma 17/11/99

Contratto: domani si chiude?

La riunione all'Aran di lunedì scorso non ha avuto esito. Era ovvio! Dopo la frenata della settimana precedente nessuno poteva pensare di riprendere la trattativa e chiudere.

Sulla possibilità di arrivare ad una definizione della parte di contratto che riguarda i vigili del fuoco l'Aran è ottimista perché ritiene di aver aggiunto ancora "qualcosa" nella proposta di accordo. Abbiamo colto anche un certo ottimismo da parte della delegazione sindacale. Noi però abbiamo espresso qualche riserva su questioni non secondarie come: la necessità che l'indennità di rischio e l'indennità mensile degli amministrativi, ma anche tutte le altre indennità fisse, non vadano a gonfiare il fondo di amministrazione; che il contratto integrativo non comprenda l'articolazione dell'orario di lavoro dei turnisti che deve rimanere di 12/24, 12/48 nel contratto di comparto; che i costi di tutti i passaggi di qualifica siano a carico dell'Amministrazione e non del fondo unico; che il costo dell'istituzione dei buoni pasto sia a carico dell'Amministrazione e non del contratto integrativo; che almeno ai lavoratori non turnisti sia data la possibilità di optare se partecipare alla mensa gratuita oppure prendere il buono pasto; che i costi per l'istituzione del settore aeronavigante per gli elicotteristi non ricada sulle risorse contrattuali ma sia a carico dell'Amministrazione; che siano riconosciute compensate anche sul piano economico le specializzazioni; e molte altre cose ancora che non elenchiamo per ragioni di sinteticità.

L'Aran si è impegnata a dare le necessarie risposte a tutte le richieste avanzate ed ha riconvocato la delegazione sindacale per domani, 18 novembre 1999. In questo incontro si valuterà se le risposte sono sufficienti oppure no.

In ogni caso ci sembra opportuno ricordare che qualsiasi eventuale accordo di domani non conclude le trattative contrattuali perché restano da discutere ancora materie che riguardano le altre categorie del comparto aziende e poi c'è da trattare tutta la parte generale.

Dalle dichiarazioni dell'Aran il tutto di dovrebbe risolvere in una quindicina di giorni. In proposito noi siamo piuttosto scettici visto le lungaggini con cui sono state condotte le trattative. Se invece le nuove proposte dell'Aran non saranno accettabili, siamo convinti che la situazione potrà essere sbloccata solo da una fortissima mobilitazione generale della categoria.

Attenzione: è il momento di stare tutti con gli occhi aperti!


Roma 15/11/99
La riunione odierna all'Aran è stata aggiornata al giorno 18 ore 9.00 dove l'Aran ci dovrebbe consegnare una nuova bozza.
Comunque oggi abbiamo fatto dire all'Aran che anche se si firma un secondo preaccordo, ovvero la nuova bozza che riceveremo, prima della firma del CCNL di comparto bisognerà discutere le declaratorie dei Monopoli di Stato e dell'Aima. Poi si dovrà trattare la parte comune del contratto per tutte le categorie. Resta infine aperta l'incognita sulla Cassa Depositi e Prestiti che l'Aran è orientata a lasciare come coda contrattuale, ma non si sa ancora se questo sarà possibile.
Quindi la firma di giovedì, se ci sarà, non significa che si è concluso l'accordo definitivo e quindi non si faranno ancora i conti per gli arretrati fino alla firma del CCNL di comparto.
Il Coordinamento nazionale


Roma 8/11/99

Comunicato 451

Contratto:

il rischio di una fregatura colossale.

 

Colleghi,

nella notte tra il 4 e il 5 novembre si è consumato il fallimento di un progetto che puntava alla realizzazione di un secondo preaccordo sulla parte speciale riguardante il Corpo nazionale dei vigili del fuoco prima di arrivare all'accordo definitivo del contratto del comparto aziende.

E’ bene precisare che se nel corso della nottata il preaccordo fosse stato raggiunto, il contratto non sarebbe stato definitivo fino alla firma dell’accordo per l’intero comparto. Fin dall’inizio abbiamo reputato controproducente questo sistema di condurre le trattative spezzettate di un contratto.

Sia chiaro per tutti che oltre alla parte speciale del Corpo nazionale vigili del fuoco devono essere ancora trattate le declaratorie di profilo dei lavoratori dei Monopoli di Stato e dell’Aima, mentre non è mai iniziata la trattativa per la parte che riguarda la Cassa Depositi e Prestiti. Il danno è ormai evidente visto che all’undicesimo mese di trattative ancora non è prevedibile la data di conclusione di un accordo di comparto, cioè quello effettivamente valido per avere l’applicazione del contratto ed eventuali arretrati.

 

Nel comunicato precedente abbiamo cercato di evidenziare i punti più controversi del contratto, ma è presente il forte dubbio di esserci riusciti.

 

Come si fa?

Come si fa a scrivere un comunicato che spieghi il contratto quando il contratto stesso è illeggibile anche per molti addetti ai lavori e nello stesso tempo scrivere poco perché la maggior parte dei lavoratori non è disposta a leggere più di sette otto righe oltre i titoli?

 

Tutta questa complessità puzza di fregatura.

La stessa puzza che l'altra notte ha impedito la firma del preaccordo.

Chi questa volta ha deciso di non farsi fregare deve aprire gli occhi e pretendere dai rispettivi rappresentanti sindacali una spiegazione chiara dell'articolato del contratto ponendo una grossa ipoteca di verifica sulla spiegazione.

Sopra a tutto ci deve essere la chiarezza sulle responsabilità di approvazione dell'accordo: un contratto è valido per tutti se è firmato dalle organizzazioni sindacali che nel comparto Aziende rappresentano il 51% degli iscritti ai sindacati oppure il 60% dei voti espressi nelle elezioni delle RSU. Su questi elementi c'è l'invito a riflettere: la RdB ha una rappresentatività di circa il 10%, dignitosa ma insufficiente da sola a validare o impedire la validazione del contratto. I lavoratori non iscritti a un sindacato rappresentativo non hanno alcuna voce in capitolo. Subiscono le scelte sindacali e basta.

L'altro elemento importante su cui ragionare è che nella bozza dell'accordo c'è scritto che avranno titolo a partecipare alla contrattazione integrativa nazionale e locale, ovvero a decidere criteri e modalità di ripartizione del fondo unico, tempi e modi dei passaggi di qualifica, modifiche all'orario ecc.., solo le organizzazioni firmatarie del contratto a livello di comparto.

 

Non indugiate ancora. Organizzatevi con la RdB!

 

Non indugiate ancora. Organizzatevi con la RdB!


Roma 5/10/99

Comunicato 450

Contratto: ancora niente accordo!

Lavoratori,

la nottata movimentata di trattative all’Aran non ha permesso di raggiungere un secondo preaccordo sulla parte speciale riguardante il Corpo nazionale dei vigili del fuoco nell’ambito del comparto aziende.

Ci sono poi enormi problemi nei contenuti dalla parte speciale che riguarda la nostra categoria. Per ragioni di sintesi riassumiamo i punti da noi considerati più controversi:

Come già detto in premessa questo non è tutto, non è definitivo e soprattutto non è facilmente comprensibile neanche leggendo il testo predisposto dall’Aran che faremo circolare prima possibile.

Il prossimo incontro è previsto per giovedì 11 e si dovrebbe ripartire dalla definizione delle declaratorie di profilo.

La RdB invita tutti i lavoratori ad aprire gli occhi e le orecchie, perché in questa fase rischia una fregatura colossale, ed a rafforzare la RdB con l’adesione sindacale e alle iniziative di lotta ad iniziare dalla

MANIFESTAZIONE A ROMA IL 19 NOVEMBRE DAVANTI A MONTECITORIO CON CAPPOTTINA ARANCIONE


data: venerdì 5 novembre 1999 10.01

LA TORNATA CONTRATTUALE LA AVUTA QUESTA NOTTE FINO ALLE ORE 4,00 CON L'ARAN E' STATA LA SOLITA PERDITA DI TEMPO AL CONTRAIO DI QUANTI "SOLOTI NOTI" SOSTENEVANO FOSSE QUELLA CONCLUSIVA . VI TERREMO INFORMATI


Roma 28/10/1999

Comunicato 449

Contratto:

Fumata nera, anzi no, ...NERISSIMA!

Lavoratori,

nell’incontro odierno l’Aran ci ha comunicato che non era possibile procedere nel previsto tentativo di chiusura della trattative per il settore Corpo nazionale vigili del fuoco a causa dei problemi sollevati dal testo del collegato alla finanziaria che prevede il finanziamento dei passaggi di qualifica a carico delle risorse contrattuali e non più a carico dell’Amministrazione. Il testo del collegato alla finanziaria è già stato emendato da un accordo tra governo e confederazioni sindacali, esclusa la RdB, che non ha modificato sostanzialmente l’impianto dell’articolo.

Ciò significa che per effetto di questa normativa, i passaggi di qualifica, oltre ad essere ridimensionati numericamente e non più in funzione delle piante organiche dovranno essere finanziati con i nostri stessi soldi e non dall’Amministrazione, quindi per ammissione della stessa Aran si potrebbe addirittura fare un passo indietro fino a riaprire la discussione sul preaccordo firmato a luglio.

Questa situazione oltre a procurare effetti deleteri sulla possibilità di chiudere in tempi brevi il contratto, con la conseguenza logica che i soldi previsti nel preaccordo oltre ad essere messi in forse subiranno ulteriori ritardi per giungere nelle tasche dei lavoratori, vanifica qualsiasi effetto di incremento contrattuale e pregiudica la possibilità di avanzamento di qualifica per tutti i lavoratori.

Tutti i rappresentanti sindacali presenti hanno espresso contrarietà al testo del collegato alla finanziaria e sollecitato la necessità di procedere velocemente alla conclusione delle trattative sulla base del preaccordo già firmato da tutte le organizzazioni sindacali e dall’Aran. La RdB in particolare ha tenuto a precisare che l’incremento contrattuale deve essere garantito come stabilito nel preaccordo e che vanno assicurate le risorse aggiuntive che il governo si è impegnato a finanziare. Inoltre devono essere previsti i finanziamenti per i buoni pasto e i profili degli aeronaviganti.

Considerata la complessità della situazione l’Aran ha preso una settimana di tempo per verificare se è possibile superare i vincoli del collegato alla finanziaria ed accogliere, e in che misura, le predette richieste. Nel frattempo è previsto qualche altro incontro tecnico sulle bozze di accordo preparate dall’Aran.

Poiché il problema che impedisce di portare avanti la trattative e addirittura rimette in discussione i preaccordi già firmati è il collegato alla finanziaria, il Coordinamento nazionale della RdB ha deciso di partecipare alla manifestazione, indetta per le stesse ragioni dalla Federazione RdB, riservandosi di promuovere ulteriori iniziative di lotta se dal governo non verranno segnali positivi che ripristinano per la parte economica quanto stabilito nel preaccordo del 29 luglio u.s.

 

CONTRO L’ATTACCO AI DIRITTI DEI LAVORATORI

PER LA GARANZIA DEGLI AVANZAMENTI DI QUALIFICA

 

MANIFESTAZIONE A ROMA IL19 NOVEMBRE DAVANTI A MONTECITORIO CON CAPPOTTINA ARANCIONE


LEGGI LA BOZZA DEL NUOVO CONTRATTO DI LAVORO E FACCI SAPERE COSA NE PENSI.....


La RdB, valutata l'importanza di una rapida definizione di un accordo per
il rinnovo contrattuale 1998/2001, dati i notevoli ritardi della trattative
a con l'auspicio che questo accordo serva ad accelerare i temi di
definizione del comparto aziende, firma con la riserva di accertare che gli
intenti sottoscritti corrispondano alle cifre economiche prevedibili. La
riserva sarà sciolta al momento della firma dell'accordo definitivo per
tutto il comparto aziende.

 

PROTOCOLLO D?INTESA SUL RINNOVO DEL CCNL PER IL PERSONALE DEL COMPARTO AZIENDE - SEZIONE DI CONTRATTAZIONE DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO - 1998-2001

Le parti, in previsione della pausa feriale, ritengono opportuno darsi reciproco affidamento sulla necessità che, alla ripresa nel mese di settembre, si giunga nei tempi più rapidi alla conclusione della sezione contrattuale relativa al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e alla conseguente sottoscrizione del CCNL del comparto Aziende per il quadriennio normativo 1998-2001 e biennio economico 1998-1999.

A tal fine le parti concordano fin d?ora sulle seguenti conclusioni relative ai temi più qualificanti della trattativa:

 

 

A) DISPONIBILITA? FINANZIARIE

 

  1. Aumenti in misura pari all?inflazione programmata, per gli anni 1998 e 1999, sullo stipendio e indennità integrativa speciale con decorrenza, rispettivamente, dal 1.11.1998 e 1.6.1999.

 

  1. Aumenti in misura pari al tasso di inflazione programmata sull?indennità di rischio da metà anno 1999, fermo rimanendo quanto previsto dall?art. 64, comma 4 del DPR 335/1990, come integrato dall?art. 58, comma 4 del CCNL del 5 aprile 1996.

 

  1. Quota pari allo 0,8% della massa salariale da destinare, per l?anno 1999, fino a concorrenza, per l?anticipazione della seconda tranche di aumento sullo stipendio e per la rivalutazione dell?indennità di rischio e, per l?anno 2000, per il finanziamento del fondo unico di cui alla lettera E). Le risorse che nell?anno 1999 risultassero ancora disponibili saranno destinate al citato fondo.

 

4. Ulteriore finanziamento del fondo unico di cui alla lettera E):

 

a) Risorse dal 31.12.1999 a valere sulle disponibilità dell?anno 2000 calcolate in misura pari all?inflazione programmata per il biennio 1998-99 sulle restanti voci del salario accessorio e sulla retribuzione individuale di anzianità.

 

b) Risorse fino ad un massimo dello 0,2% della massa salariale alla cui copertura si provvederà attraverso il ricorso alle maggiori entrate a condizione che siano validate dal Servizio di controllo interno.

 

c) Risorse provenienti dal provvedimento legislativo in corso di approvazione sul potenziamento del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, da destinare ad istituti del contratto collettivo nazionale o alla contrattazione integrativa.

 

 

B) SISTEMA CLASSIFICATORIO

 

Il nuovo sistema di classificazione del personale perseguirà il superamento delle attuali rigidità per corrispondere alle esigenze connesse ai nuovi modelli organizzativi dell? amministrazione.

Esso dovrà essere basato sui seguenti elementi:

 

1) accorpamento delle attuali qualifiche funzionali in tre aree, articolate a loro volta in tre settori:

 

SETTORI OPERATIVO E DEL PERSONALE AERONAVIGANTE:

AREA B - comprendente i livelli V, VI e VI bis

AREA C- comprendente i livelli VII - VIII- IX

 

SETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI, INFORMATICI E TECNICI

 

AREA A - comprendente i livelli dal I al IV

AREA B - comprendente i livelli V e VI

AREA C - comprendente il livello VII

 

Nell?ambito dell?area C saranno previsti, ove mancanti, i profili corrispondenti all?ex VIII e IX livello nonchè le posizioni organizzative richiedenti l?assunzione di particolari responsabilità.

 

2. Ciascuna area sarà identificata con apposite declaratorie ed in essa saranno ricompresi i profili opportunamente ridefiniti per rispondere alle esigenze di flessibilità. Nelle aree potranno essere previste più posizioni economiche in corrispondenza dei diversi contenuti mansionistici.

 

3. Il CCNL indicherà modalità, criteri e requisiti per il passaggio interno da un?area all?altra mediante selezioni fornendo i principi generali ed omogenei su cui realizzare il regolamento di amministrazione. Nei passaggi dovrà essere garantito un adeguato accesso dall?esterno, secondo le disposizioni contenute nell? art. 36 del d. lgs. n. 29/1993 e 45, comma 11, del d.lgs. 80/1998, fatti salvi i profili reclutabili solo dall?interno.

 

4. Il CCNL individuerà, altresì, modalità, criteri e requisiti generali per il passaggio all?interno di una stessa area tra livelli retributivi diversi.

 

 

 

 

5. I passaggi interni di cui ai punti 3 e 4 avverranno nei limiti della dotazione organica dei relativi profili, nel rispetto della programmazione triennale del fabbisogno del personale.

 

6. In prima applicazione l? inquadramento del personale nel nuovo sistema di classificazione sarà automatico e senza oneri.

 

 

C) POSIZIONI DI SVILUPPO ECONOMICO

 

Il CCNL potrà prevedere posizioni di sviluppo economico orizzontale del personale. Tale sviluppo economico valorizzerà l?esperienza professionale, l? impegno e la qualità delle prestazioni individuali, la competenza e la professionalità acquisite. Ulteriori criteri saranno definiti nella contrattazione di secondo livello sulla base dei principi indicati nel CCNL.

 

D) RELAZIONI SINDACALI E CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA

 

L?impianto del precedente CCNL dovrà essere adeguato alle nuove disposizioni contenute nei D.D. Lg. vi n. 396/97 e n. 80/98 e nella Legge n. 191/98.

Nel contesto delle relazioni sindacali saranno, altresì, regolate le materie che afferiscono al sistema classificatorio stabilendone livelli, oggetti e modalità di confronto.

 

 

E) UNIFICAZIONE DEI FONDI DI AMMINISTRAZIONE ESISTENTI PER LA CORRESPONSIONE DEL SALARIO ACCESSORIO.

 

Concordando in linea di principio con la confluenza in un unico Fondo delle risorse disponibili per la retribuzione accessoria, per quanto attiene alla loro individuazione e finalizzazione da effettuarsi in relazione alla natura delle risorse, le parti rinviano la definizione del dettaglio al CCNL, ritenendo in linea di massima che gli oneri del sistema classificatorio per i percorsi verticali siano a carico dell?amministrazione fatto salvo quanto eventualmente definito dalla contrattazione integrativa .

 

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7° incontro di trattative contrattuali

Ordinamento Professionale:

addio agli automatismi!!!

Oggi, 1 giugno 1999 dopo 45 giorni si è tenuto il settimo incontro all?Aran per discutere del nuovo ordinamento che è parte integrante del contratto. La bozza fornita dall?Aran prevede in pratica un nuovo ordinamento professionale che è funzionale al governo e all?amministrazione non certo ai lavoratori.

La struttura del nuovo sistema, che modifica radicalmente quello attuale, prevede gli inquadramenti a costo zero ed inoltre introduce criteri di flessibilità che saranno definiti unilateralmente dall?amministrazione. Ne consegue che il personale sarà classificato in tre aree di inquadramento suddivise a loro volta in settori: settore operativo, settore del supporto tecnico e amministrativo contabile e settore aeronavigante nel quale confluiranno solo gli elicotteristi. Nulla è previsto per le altre specializzazioni del Corpo nazionale che rimarranno nel settore operativo senza nessun riconoscimento.

Apparentemente tutto ciò può sembrare innovativo, ma ad una attenta valutazione peggiora la situazione attuale; scompaiono dal 31/12/99 gli automatismi degli otto, ventidue e ventotto anni. A partire dall? 1/1/2000 tutte le indennità percepite a qualunque titolo saranno riversate nel cosiddetto "fondo di amministrazione" il quale servirà per remunerare le singole progressioni economiche previste all?interno di ogni settore attribuite con la piena discrezionalità dei dirigenti. I criteri di progressione economica che saranno stabiliti a livello di contrattazione nazionale decentrata non terranno conto dell?anzianità di servizio, ma dipenderanno, come già detto, dalle valutazioni discrezionali dei dirigenti.

Questo nuovo impianto dell?ordinamento professionale che secondo il rappresentante della Cisl "corrisponde agli obiettivi che ci eravamo dati" che tra l?altro ha chiesto un periodo di transizione dei passaggi di qualifica per rendere meno traumatico il nuovo sistema, la dice lunga quali effetti produrrà sui lavoratori. Infatti l?istituzione della sola progressione economica orizzontale determinerà che i passaggi di qualifica saranno solo in progressione verticale da un?area all?altra, ma verrà riconosciuta solo la posizione giuridica e non tutti vi potranno accedervi nella sede di appartenenza. Il conseguente riconoscimento economico sarà in base alla collocazione nella fascia prevista dalla progressione orizzontale.

La RdB ha invece sottolineato che la prospettata progressione economica non corrisponde alle mansioni effettivamente svolte in particolare per il personale del supporto tecnico amministrativo contabile; ha ribadito l?opportunità di inquadrare nella 7^ qualifica funzionale i capireparto come peraltro è già avvenuto per i colleghi della Valle D?Aosta e ha proposto l?istituzione di un assegno funzionale che garantisca un riconoscimento economico equo a tutti come in altri settori dello stato a fronte della paventata eliminazione di tutti gli automatismi stipendiali.

E? inutile ribadire che per cambiare questo impianto di ordinamento e pretendere un sistema funzionale alle vere esigenze di tutto il personale del Corpo nazionale è necessaria una forte mobilitazione della categoria. La RdB insisterà presso l?Aran affinché ogni suggerimento migliorativo sia preso in considerazione perché nulla è ancora deciso definitivamente, tuttavia il risultato finale dipenderà solo dalla valutazione, dal coinvolgimento e dalla partecipazione alle iniziative di lotta per raggiungere lo scopo prefissato.

Svegliati e difenditi finché sei in tempo!


TRA UNA GUERRA E L?ALTRA

FIRMANO L?ACCORDO

SULL?ARTICOLO 61

Il professore Barberi impegnato nella cosiddetta "missione umanitaria", fra un viaggio a Kukes e uno a Comiso ha trovato il tempo per presenziare alla riunione del 14 maggio u.s. che ha determinato l?accordo da parte di Cgil Cisl Uil e l?amministrazione sul fondo per la produttività collettiva e per il miglioramento dei servizi, art. 61 del CCNL 94/97.

Si tratta di quel fondo utilizzato per compensare gli addetti che partecipano ai servizi di prevenzione e vigilanza, per incentivare gli addetti alla formazione e all?aggiornamento del personale, per incentivare la partecipazione ai corsi di aggiornamento professionale, per compensare la partecipazione a turni di reperibilità, per sviluppare l?attività di studio, ricerca e sperimentazione.

Nonostante la guerra, non quella vera che sta perpetrando la Nato con i bombardamenti sulla Iugoslavia, ma quella che stanno facendo fra di loro quelli della triplice per avere l?egemonia politica del sindacato, che non fa altro che ritardare ulteriormente la tornata contrattuale, alla fine poi si sono ritrovati tutti a braccetto per siglare un accordo che elargisce solo briciole ai lavoratori, lasciando ai dirigenti la spartizione della fetta più grossa e appetitosa del fondo.

La RdB aveva già fortemente contestato nell?incontro del 5 febbraio u.s. la proposta della amministrazione che in pratica è la stessa che Cgil Cisl Uil hanno siglato il 14 maggio, e che di fatto aumenta in maniera esponenziale i carichi di lavoro da prestare fuori dall?orario ordinario, straordinario e di turnazione. Riguardo alla formazione, l?incentivazione viene riservata quasi esclusivamente ai formatori che si vedono aumentare la tariffa del 50% mentre ai discenti viene lasciata quella attuale.

Ancora una volta l?amministrazione e i concertatori hanno fatto finta di non capire che questo tipo di accordo aumenta la sperequazione salariale tra i lavoratori compresi anche i funzionari e ingegneri e continua ad escludere il personale amministrativo dalla possibilità di accedere agli incentivi previsti dall?articolo 61.

Questa macroscopica ed ignobile sperequazione si viene a creare soprattutto fra quel personale che presta servizio nelle sedi dove è possibile fare molta formazione, vigilanza e 626 e quello dove questi servizi sono ridotti all?osso.

La RdB non ha siglato l?accordo perché innanzitutto tali prestazioni devono essere ricondotte all?interno del normale orario di lavoro; in secondo luogo, come ha sempre sostenuto, per far fronte in modo professionale a questa mole di lavoro bisogna incrementare corposamente l?organico del corpo nazionale e introdotto un ordinamento professionale che vada ad individuare le figure per effettuare questi servizi.

 

Per cambiare la situazione bisogna sostenere e a rafforzare la RdB l?unico sindacato che rivendica i diritti dei lavoratori.


Cn 412-c06 Roma, 19 aprile 1999

6° giorno di trattative contrattuali

Chi ha interesse a perdere tempo?

Ormai siamo al quarto mese di trattativa (ricordiamo che gli incontri sono iniziati a gennaio),abbiamo fatto solo sei riunioni per ogni settore del comparto, le trattative concrete sono ancora il alto mare e di soldi finora non se ne è parlato affatto.

L'unico elemento di certezza sta nell'integrità del comparto di contrattazione dopo che la Magistratura ha respinto i ricorsi di coloro che chiedevano un altro ambito contrattuale.

Se si considera che per il comparto ministeri, con circa 300.000 dipendenti collocati in una pluralità innumerevole di settori lavorativi, le trattative sono state concluse in pochi giorni, e elementare concludere che i ritardi sono di carattere politico e non tecnico.

Nell'incontro di ieri l?Aran ci ha dato la parte speciale riferita la Corpo nazionale dei vigili del fuoco inerente le materie di contrattazione decentrata e le relazioni sindacali. Si tratta di argomenti senz'altro importanti ai quali destiniamo la dovuta attenzione, però resta ferma la nostra preoccupazione visto che ancora non si è parlato per niente di soldi e neanche si profila in lontananza una ipotesi di conclusione delle trattative.

Dai testi ricevuti e dalle argomentazioni dell'Aran si capisce che oltre ad esserci ben pochi soldi per il contratto, c 'è una forte tendenza a ridurre gli spazi contrattuali e le libertà sindacali allo scopo di mettere progressivamente i lavoratori nella condizione di subire le scelte dell' Amministrazione avallate dai sindacati compiacenti senza avere nessuna possibilità di replica o di rivalsa.

Non solo emerge chiaramente la tendenza a ridurre il potere di acquisto delle retribuzioni, ad ampliare i margini di flessibilità delle prestazioni attraverso il nuovo sistema di ordinamento professionale ad aumentare il potere discrezionale dei dirigenti sull'attribuzione del salario integrativo, ma è ormai evidente l'ulteriore attacco alle pensioni e alle liquidazioni attraverso l'introduzione del trattamento di fine rapporto (TFR) per i lavoratori del Pubblico Impiego con l'accordo quadro in corso di definizione e i successivi accordi di comparto.

In situazioni di questo tipo ci si pone il problema di ottenere la chiusura immediata del contratto per contrastare la politica dei tagli e dei tempi lunghi, ma anche per ottenere il pagamento degli arretrati senza tagli ulteriori rispetto ai contratti delle altre categorie del Pubblico Impiego. Per tale motivo la RdB propone a tutte le RSU, elette nei vari posti di lavoro, di riunire i lavoratori in assemblea per discutere sull'andamento negativo delle trattative, per sollecitare la definizione di un accordo in tempi brevi, programmando azioni di sciopero e di lotta in caso di ulteriori ritardi. Un primo segnale di agitazione potrebbe essere dato con l'invio dei verbali d'assemblea alle organizzazioni sindacali, all'amministrazione e all'Aran dove si evidenzia l'esigenza di avere congrui aumenti retributivi, il pagamento di tutti gli arretrati, la garanzia di mantenere inalterato, senza ulteriori tagli, il diritto alla pensione e alla liquidazione.

Difenditi finché sei in tempo!


Cn 408-c06    Roma, 23 marzo 1999

5 giorno di trattative contrattuali
Trattativa di settore: si perde tempo!


   
Questa mattina si è svolto l'incontro per il rinnovo del CCNL limitatamente al settore del Corpo nazionale vigili del fuoco, con all'ordine del giorno il sistema delle relazioni sindacali.
    La RdB aveva espresso parere contrario a tale modo di procedere che è dispersivo e divide il fronte dei lavoratori rispetto all'Aran e al governo; però si è dovuta adeguare alla volontà della maggioranza. Ma il lato più negativo della vicenda è che l'Aran ha sollecitato inutilmente proposte inerenti all'oggetto della discussione a chi ha voluto separare i tavoli per settori.
    Sta di fatto che al di là di un lungo monologo dell'Aran con il quale è stato riconfermato che il contratto è unico per tutto il comparto aziende, che i limiti di spesa sono quelli fissati dal governo con le finanziarie, che il nuovo ordinamento professionale deve essere fatto a costo zero, che il quadro generale del contratto sarà analogo a quello delle altre categorie del pubblico impiego, c'è stato solo una lunga esposizione dell'Aran stessa sulle regole vigenti della contrattazione e sulle limitazioni a monte già stabilite dagli accordi politici governo - confindustria - confederazioni sul lavoro e sulla pace sociale. Oltre a questo l'Aran ha tentato di introdurre ulteriori vincoli sulla agibilità delle organizzazioni sindacali nella gestione della trattativa.

    La delegazione RdB ha ribadito che sebbene il grave ritardo di avvio delle trattative (oltre un anno) non è attribuibile direttamente all'Aran, il dilungarsi dei tempi di procedere delle trattative dalla prima riunione invece si, e la scelta di procedere per settori prima di aver definito un quadro generale del contratto di comparto ci fa perdere ulteriore tempo. La RdB non intende farsi legare le mani sulla possibilità di avanzare nuove e diverse proposte nel corso della trattative, per cui si riserva questa facoltà in relazione alle proposte dell'Aran e alle sollecitazioni provenienti dalla categoria. Per stabilire i giusti livelli di contrattazione decentrata e le relative materie, la RdB ritiene necessario che siano prima regolate le materie a livello di CCNL che non possono essere ricontrattate a livello decentrato.

    Nel corso dell'incontro è emersa un'attenzione particolare sui temi del nuovo ordinamento professionale e del part-time. Sul primo è stata l'Aran ad avanzare la proposta di definire la materia per i contorni generali per poi affidare la definizione delle declaratorie ad un gruppo di lavoro formato da un rappresentante per ogni organizzazione sindacale che partecipa alle trattative. Sul secondo l'Aran è disposta a riconsiderare la materia ma non per il personale operativo.

    La RdB si è riservata una pausa di riflessione prima di rispondere alla proposta sull'ordinamento professionale, però ha fermamente sostenuto che la possibilità di fare un orario part-time deve essere consentita a tutti i lavoratori (di questo intende fare una battaglia di principio costituzionale) per dare loro la possibilità, al pari di tutti gli altri dipendenti civili dello Stato, di organizzarsi le scelte familiari nei modi più convenienti oppure di sperimentare, in regola con la legge, possibili cambiamenti di lavoro senza essere soggetti a feroci provvedimenti disciplinari.

p Il Coordinamento nazionale
Enrico La Pietra