Roma 20/02/2001

Contratto Aziende, secondo biennio economico:
finanziamenti insufficienti, la RdB abbandona il tavolo negoziale.

 

Dai 17 ai 100 milioni di lire all'anno di aumenti ai dirigenti, 1 milione e mezzo di lire in più al mese per i medici, trecento mila lire mensili di aumento medio per i professori, impiego di risorse aggiuntive in diversi comparti di contrattazione. I lavoratori del comparto Aziende si devono accontentare di qualche migliaio di lire in più delle cifre inizialmente destinate ai rinnovi contrattuali per arrivare ad incrementi di circa 150.000 lire mensili lorde medie pro-capite alla sesta qualifica nel biennio con un acconto minimo da luglio 2000.

Questi incrementi economici non consentono neanche il recupero del tasso di inflazione programmata perché decorrono da luglio 2000 e non riguardano tutte le voci della busta paga: infatti non è previsto nessun incremento per l'indennità di rischio, l'indennità mensile o l'indennità aziendale.

Inoltre non sono state stanziate sufficienti risorse per finanziare gli avanzamenti orizzontali e verticali delle diverse qualifiche non coperti dalle risorse a disposizione delle amministrazioni. Di conseguenza migliaia di lavoratori resteranno fermi ancora per anni nella posizione classificatoria (così ora si chiamano le qualifiche) senza nessuna possibilità di avanzamento. Questa limitazione andrà a colpire anche tutti quei lavoratori dei Monopoli di Stato che non transiteranno all'ETI e non potranno optare per l'accompagnamento al reddito.

La RdB, vista la dichiarata impossibilità dell'Aran di reperire altre risorse, ha deciso di abbandonare il tavolo negoziale riservandosi di presentare una nota a verbale nella quale spiega i motivi della scelta di non siglare l'accordo. Non sono le poche migliaia di lire da una parte o dall'altra a modificare l'impianto di un rinnovo contrattuale fortemente penalizzante per tutti i lavoratori del comparto.

Tuttavia la RdB si rimette alla decisione dei lavoratori che a seguito di un'apposita consultazione esprimeranno il loro punto di vista sull'opportunità o meno di firmare il contratto.

 

Testo della nota a verbale

La RdB non sottoscrive l'accordo per il rinnovo contrattuale del secondo biennio economico del comparto aziende perché ritiene del tutto insufficienti le risorse economiche impegnate al punto che non consentono neanche il recupero dell'inflazione programmata e sono ben lontane dal possibile recupero di quella reale.

L'insufficienza delle risorse disponibili non consente di riconoscere ai lavoratori del comparto il giusto compenso per le funzioni effettivamente svolte e i disagi conseguenti agli effetti delle riforme in corso. Non consente inoltre di finanziare gli avanzamenti verticali e orizzontali dei lavoratori che da decenni assicurano le funzioni superiori a quelle per cui sono retribuiti.

La RdB quindi invita l'Aran a reperire ulteriori risorse, com'è avvenuto per altri comparti, attraverso meccanismi interni alle varie amministrazioni, per finanziare adeguatamente gli avanzamenti economici verticali e orizzontali delle diverse figure professionali.

La RdB tuttavia rimette la sua decisione alla valutazione dei lavoratori che attraverso apposita consultazione indicheranno se firmare o meno l'accordo in questione.

Roma 20 febbraio 2001