SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO 13 Ottobre 2000

QUI LA RASSEGNA STAMPA (INTERNET)

Anche i Lavoratori dei lavori socialmente utili partecipano allo sciopero

  Fotografie del corteo


13 ottobre 2000

Legittimo lo Sciopero della RdB

L’Amministrazione riconosce l'errore!

L'Aran avvia le trattative per la definizione dei nuovi servizi minimi essenziali in attuazione della nuova legge sulla regolamentazione del diritto di sciopero.

 

Lavoratori,

a seguito dell’incontro avuto con il Sottosegretario, incontro ottenuto dopo la forte protesta sostenuta davanti al Ministero dell’Interno il giorno stesso della grandiosa manifestazione di tutto il pubblico impiego, l’amministrazione in una nota inviata agli uffici periferici (ispettorati e comandi provinciali) ha dovuto ammettere di avere sbagliato. Di seguito pubblichiamo il passo più importante della nota prot. N.coord.2900/s 103/73 del 17 ottobre:

"…Al fine di chiarire eventuali perplessità, si fa presente che il personale che ha aderito allo sciopero generale dei lavoratori del pubblico impiego effettuato lo scorso 13 ottobre dalla Federazione RdB P.I., è da considerare a tutti gli effetti regolarmente partecipante allo sciopero medesimo…"

Il boicottaggio comunque c’è stato, e non solo è riuscito a dissuadere chi voleva scioperare, ed erano in tanti, ma è servito anche ad alcuni dirigenti e relativi galoppini per intimidire con minacce disciplinari coloro i quali, nonostante tutto, hanno avuto fiducia nella RdB scioperando ugualmente.

In proposito le strutture provinciali che hanno subito il boicottaggio, i lavoratori che sono stati oggetto di minacce di tipo sanzionatorio, sono invitati a documentare al coordinamento nazionale fatti, i nomi e i cognomi di chi si è prestato al grave sopruso. La RdB non mancherà di segnalare gli abusi agli organi competenti.

La RdB non si fa intimidire da chicchessia e continua la battaglia contro ogni abuso e sopruso intentato nei confronti dei lavoratori e continua la lotta per il diritto a migliorare le condizioni di vita e di lavoro.

La grande partecipazione di lavoratori alla manifestazione del 13 a Roma per il diritto di sciopero, per un adeguato aumento contrattuale di 500.000 lire mensili, per una giusta ed equa ripartizione del salario accessorio, per il riconoscimento di attività di lavoro particolarmente usurante, per una riorganizzazione del corpo nazionale efficiente ed efficace, dimostra che siamo all’inizio di una forte battaglia il cui esito favorevole dipenderà solo ed esclusivamente dalla volontà dei lavoratori nel rivendicare i loro diritti.

Ieri mattina inoltre c'è stato un incontro all'Aran per l'avvio delle trattative sulla definizione dei servizi minimi essenziali. A seguito dell'incontro l'Aran si è impegnata a comunicare alla Commissione di Garanzia dell'avvio delle trattative e quindi dell'intenzione di giungere quanto prima ad un nuovo accordo di modifica di quello vigente. Questo significa che l'iniziativa della RdB per l'affermazione integrale del diritto di sciopero per la categoria sta marciando nel senso giusto.

Spetta ora anche a tutti i lavoratori non perdere di vista detti argomenti e sostenere la RdB.

La lotta è solo all’inizio organizzatevi con la RdB

p/il coordinamento nazionale Sergio Massinelli


Data: giovedì 19 ottobre 2000 Oggetto: Comunicazione sullo sciopero del 13 ottobre  

Si rende noto che la Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi con nota prot.n.Coord.2900/S 103/73 del 17 ottobre 2000 comunica agli Ispettorati Regionali ed Interregionali, agli Ispettorati Aeroportuale e Portuali, ai Comandi Provinciali, alle S.C.A., al C.S.E., al Sevizio Ginnico Sportivo, al Servizio Tecnico Centrale, e p.c. all'Ispettore Generale Capo, quanto segue: Oggetto: Adesione del personale allo sciopero generale del pubblico impiego della Federazione RdB P.I. del 13.10.2000. Al fine di chiarire eventuali perplessità, si fa presente che il personale che ha aderito allo sciopero generale dei lavoratori del pubblico impiego effettuato lo scorso 13 ottobre dalla Federazione RdB P.I., è da considerare a tutti gli effetti regolarmente partecipante allo sciopero medesimo, ovviamente con le conseguenze economiche ordinariamente previste per coloro che, non dovendo prestare servizi essenziali, si siano assentati dall'ufficio. 

F/to p. il Direttore Generale Morganti 

 

Nota del coordinamento Nazionale RdB: Dopo avere boicottato lo sciopero (adducendo la scusa che non era stato dichiarato) alcuni Comandi volevano addirittura fare azioni disciplinari nei confronti di coloro che avevano scioperato ugualmente. La RdB dopo l'immediata reazione fatta davanti al Ministero dell'Interno al termine della GRANDIOSA MANIFESTAZIONE del 13 ottobre e con il conseguente incontro con il Sottosegretario del 16 ottobre è riuscita in pratica a fare ammettere alla stessa amministrazione, diciamo l'errore commesso, qualcuno dirà che è una magra consolazione. Insomma, intanto alcuni dirigenti provinciali succubi di CGIL CISL UIL devono fare marcia indietro rispetto ai provvedimenti che avevano intenzione di prendere, poi stiamo documentando i fatti per denunciarli agli organi preposti, per cui tutti gli abusi perpetrati siete pregati di segnalarceli. 

 


Roma 17-10-00

Cn40

Incontro con il Sottosegretario Schietroma

Le nostre ragioni sul diritto di sciopero

Lo scorso venerdì 13 ottobre, dopo la grande manifestazione del pubblico impiego per le vie di Roma, una nutrita delegazione di lavoratori del Corpo nazionale vigili del fuoco ha deciso di dare vita ad una protesta davanti al Ministero dell’Interno per contestare il boicottaggio adottato dall’Amministrazione sullo sciopero nazionale indetto contemporaneamente alla manifestazione.

I presenti ricorderanno che la protesta si è conclusa a seguito di un impegno del Sottosegretario ad incontrare una delegazione della RdB. L’incontro si è tenuto nei tempi stabiliti, cioè ieri alle ore 16,00 presso il Viminale e il Sottosegretario ha ascoltato con attenzione le nostre ragioni:

Il Sottosegretario si è mostrato turbato dalle nostre affermazioni ed ha manifestato perplessità circa l’effettiva possibilità che ancora esistano metodi così antidemocratici di condizionamento dei lavoratori. Ci ha invitato dunque a documentare i fatti in maniera circostanziata per approfondire eventuali responsabilità e ha dato disposizione all’Amministrazione centrale di divulgare una lettera a tutti gli uffici periferici circa la legittima partecipazione allo sciopero.

La determinazione del Sottosegretario è stata valutata positivamente dalla delegazione RdB che ha colto l’occasione per informare l’Amministrazione sull’incontro della settimana precedente tra la RdB e la Commissione di Garanzia relativamente alle procedure di proclamazione e di attuazione degli scioperi e sulla necessità di raggiungere un nuovo accordo sulle prestazioni indispensabili da assicurare durante gli scioperi, soprattutto in riferimento alle modifiche della legge 146/90 sugli scioperi introdotta dalla legge 83/2000, dove, tra l’altro, si stabilisce che il contingente di personale esonerato dallo sciopero non deve essere superiore al 33% e i servizi garantiti non devono essere superiori al 50% dell’attività ordinaria.

Il Sottosegretario si è dimostrato disponibile al confronto in merito, come aveva già fatto nel corso dell’incontro la Commissione di garanzia, anche se il nuovo accordo non può essere raggiunto se non si attivano tutte le organizzazioni sindacali rappresentative.

Una volta esaurito l’argomento sciopero, l’incontro è proseguito su le altre questioni aperte: il contratto integrativo; il concorso; i passaggi di qualifica e la mobilità; la mobilità del personale amministrativo; le specializzazioni, le sanzioni disciplinari ecc…

Per ragioni di sintesi e di spazio questi ultimi argomenti saranno riferiti in apposite comunicazioni, anche in relazione agli sviluppi in corso.

p. Il Coordinamento nazionale

Enrico La Pietra


La grande partecipazione allo sciopero e alla manifestazione la base per un forte rilancio della RdB

Venerdì 13 ottobre 2000 molte migliaia di lavoratrici e lavoratori hanno aderito allo sciopero nazionale dell'intera giornata e sono scesi in piazza con la RdB Pubblico Impiego, con la CUB Scuola e con la RdB Lavoratori Socialmente Utili, per chiedere 500.000 mila lire di aumento mensili nei rinnovi contrattuali del secondo biennio 2000/2001 per tutti i lavoratori del pubblico impiego; per chiedere la riorganizzazione della scuola pubblica assicurando retribuzioni adeguate e percorsi economici certi a tutti i lavoratori del settore; per chiedere l'assunzione in ruolo degli LSU e di tutti i precari nella Pubblica Amministrazione.

Questa grande partecipazione rappresenta innanzitutto un forte consenso alle scelte e alle proposte della RdB, si tratta in sostanza di un consolidamento che alimenta le energie per un proseguimento della lotta intrapresa. Tale consenso rappresenta anche un impegno ulteriore della RdB a dare risposte concrete ai lavoratori di ulteriore impegno nelle lotte e di organizzazione.

Da qui l'invito a tutti i lavoratori di rafforzare rapidamente questo consenso con migliaia di nuove adesioni alla RdB, visto che il numero delle deleghe sindacali calcolate al 31 dicembre 2000 saranno considerate, insieme ai voti delle elezioni delle RSU del 2001, per la valutazione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali che parteciperanno alla contrattazione del prossimo quadriennio 2002/2005.

Il rafforzamento della RdB, anche in termini numerici di adesioni, sarà la condizione necessaria per vincere la battaglia e per costringere il governo a fare i conti con le esigenze dei lavoratori e dei precari del Pubblico Impiego.

Nelle rivendicazione la RdB, infatti, non si limita a chiedere 500.000 lire di aumento e l'assunzione in ruolo dei precari e degli LSU, ma punta ad ottenere una riqualificazione generale del ruolo e delle funzioni del Pubblico Impiego nel senso di assicurare servizi sempre più efficienti alla popolazione. La realizzazione di questo obiettivo passa per la battaglia del salario e dell'occupazione che sono i necessari elementi di coesione per sconfiggere la politica dei redditi e della concertazione imposta dagli accordi di luglio e l'asservimento della Pubblica Amministrazione agli interessi della Confindustria.

La lotta è solo all'inizio...

Organizzati con la RdB!


Comunicato stampa

 

Dopo la grande manifestazione nazionale i vigili del fuoco protestano al Viminale.

 

Questa mattina, dopo la grande manifestazione nazionale indetta dalla Federazione RdB, in contemporanea allo sciopero nazionale del Pubblico Impiego, una folta delegazione di lavoratori del Corpo nazionale vigili del fuoco ha occupato l’ingresso del Ministero dell’Interno per protestare contro il boicottaggio dello sciopero.

Infatti nonostante lo sciopero fosse stato proclamato con molti giorni di anticipo, i funzionari del Ministero dell’Interno hanno comunicato ai Comandi provinciali che lo sciopero non era stato indetto per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e che i lavoratori di questo settore non dovevano scioperare.

Questa bassa provocazione si aggiunge all’accordo tra sindacati, non sottoscritto ovviamente dalla RdB, e parti datoriali che impedisce lo sciopero negli aeroporti dal 13 al 16 ottobre per effetto delle cosiddette pause "giubilari".

Con la loro protesta i lavoratori del Corpo nazionale vigili del fuoco hanno chiesto di essere ricevuti dal Ministro dell’Interno nei confronti del quale intendono ottenere i necessari chiarimenti del boicottaggio dello sciopero.

Solo dopo che il funzionario del Ministero incaricato di recepire le ragioni della protesta ha comunicato la disponibilità all’incontro del Sottosegretario per lunedì 16 ottobre alle ore 16.00, la protesta è rientrata e i manifestanti hanno liberato l’ingresso del Ministero.

Roma, 13 ottobre 2000

p. Il Consiglio nazionale

Enrico La Pietra

 

Comunicato stampa

 

Negli aeroporti vietato lo sciopero

(grazie agli accordi giubilari di Cgil, Cisl e Uil)

 Il Dipartimento della Funzione Pubblica ci ha informato dell’esistenza di una delibera della Commissione di Garanzia del 23 marzo 2000, che per effetto di un’intesa tra enti datoriali, organizzazioni sindacali e governo, sono stati esclusi dagli scioperi alcuni periodi dell’anno tra cui il periodo tra il 13 e il 16 ottobre. All’origine di tale accordo vi sarebbero le scadenze previste dal calendario giubilare. L’accordo è stato firmato da numerose organizzazioni sindacali tra cui spiccano in prima fila Cgil, Cisl e Uil. Ovviamente la RdB non ha sottoscritto nessun accordo del genere.

Siamo nuovamente quindi di fronte ad un attacco sconsiderato al diritto di sciopero. Questo diritto, garantito dalla Costituzione, viene sempre più pesantemente messo in discussione dagli stessi sindacati artefici della concertazione e della politica di moderazione salariale.

La RdB invita i lavoratori a riflettere su tali inequivocabili fatti e a rispondere colpo su colpo a chi vuole impedire il diritto dei lavoratori di astenersi dal lavoro con lo sciopero della delega. Infatti la delega sindacale spesso viene strumentalizzata dalle centrali confederali come strumento di consenso alle loro scelte e le convince a perseguire il percorso di progressiva svendita dei diritti dei lavoratori: sul piano economico con richieste salariali irrisorie; sul piano dell’agibilità sindacale e di lotta con continue limitazioni dei diritti e dell’agibilità.

In un tale contesto di limitazione e di intimidazione dei lavoratori il Ministro Bassanini e il "coro" che lo accompagna ha terreno facile nel dichiarare che lo sciopero di domani non produrrà disagi all’utenza. A lui intanto, una volta assicurato il servizio aeroportuale, che è il più visibile anche sul piano internazionale, del resto dei servizi ai cittadini poco gli interessa. Ma dietro questa affermazione si rivela lo scarso senso di responsabilità e di democrazia del Ministro Bassanini che non si preoccupa affatto di capire le ragioni dello sciopero e di rispondere alle domande dei lavoratori, ma solo di dichiarare che lo sciopero non provocherà disagi.

La RdB prende atto della delibera della Commissione di Garanzia che vieta lo sciopero negli aeroporti, ma ritiene necessario avviare una specifica iniziativa affinché la libertà dell’esercizio del diritto di sciopero non sia subordinato ad accordi e delibere di ogni genere.

Roma, 12 ottobre 2000

p. Il Consiglio nazionale

Enrico La Pietra

 

13 ottobre giornata di Lotta

Lavoratori, il prossimo 13 ottobre sarà una giornata molto importante per i dipendenti pubblici, in particolare per i vigili del fuoco. Infatti lo sciopero e la manifestazione nazionale per un aumento economico sulla paga base di 500.000 lire indetta dalla RdB pubblico impiego, acquista ulteriori connotati per la nostra categoria.

Fra le innumerevoli questioni c'è quella della contrattazione integrativa che langue, o meglio che non è affatto iniziata. Dopo i primi approcci l'amministrazione sta prendendo tempo con la scusa, dice, di non conoscere l'ammontare economico del fondo unico di amministrazione da cui dipendono aspetti di non poco conto come la retribuzione individuale non contrattata a livello di comparto, il nuovo ordinamento professionale con i passaggi di qualifica verticali da un area all'atra e all'interno dell'area, la progressione economica orizzontale all'interno dell'area (fasce).

C'è la questione del riconoscimento di attività particolarmente usurante ancora tutta da definire. Dopo l'incontro con il Ministro che si era dimostrato propenso a tale riconoscimento, non abbiamo avuto più segnali in questo senso.

Non ci vogliono pagare la retribuzione di anzianità maturata al 31 dicembre 1993 (RIA) nonostante il Consiglio di Stato abbia da tempo sentenziato che questa remunerazione è dovuta dal Governo, la cui amministrazione invece di pagare si unisce alla combriccola di CGIL-CISL-UIL per favorire ricorsi fasulli che vanno solo ad incrementare le casse di questi sindacati di regime.

La mobilità del personale con l'applicazione della "mobilità volontaria in deroga agli ordinari criteri" sarà sempre più selvaggia e clientelare.

Tutti questi problemi uniti ad altri non fanno altro che gettare ulteriormente allo sbando il Corpo nazionale nonostante i dirigenti insistono nel voler dare una immagine di efficienza che nella realtà non esiste come è accaduto nella finta esercitazione con tanto di urla, fumo, mezzi rovesciati e sangue virtuale, simulata all'interno di una galleria dismessa del tratto appenninico dell'A1 il 30 settembre scorso. Esercitazione compiuta con notevole dispendio di uomini e mezzi proprio mentre nel resto d'Italia si consumava l'ennesima tragedia nella gestione dei soccorsi in cui invece sono emerse le solite carenze e disfunzioni di sempre.

Il Governo ha ammesso che sono disponibili notevoli risorse economiche, che permettono di emanare, dopo tanti anni, una finanziaria che prevede sgravi, facilitazioni, sconti fiscali con l'introduzione del Bonus. I soldi quindi ci sono e vanno ridistribuiti a chi in prima persona ha pagato caro per entrare in Europa (i lavoratori).

Dopo dieci anni di contratti truffa abbiamo diritto di recuperare il potere di acquisto perso, e le 500.000 lire richieste non sono altro che un giusto e dignitoso aumento salariale, e non sono niente rispetto al milione di aumento concesso dal Governo ai medici.

Siamo in Europa ed esigiamo stipendi Europei!!!

Scioperiamo e Manifestiamo numerosi e compatti

tutti a Roma con la cappottina da intervento alla manifestazione del 13 ottobre

ore 9,30 piazza della Repubblica

Per la partecipazione alla manifestazione le strutture provinciali devono contattare le Federazioni più vicine che hanno organizzato i pullman.

 Lo sciopero per tutto il personale ha la durata dell'intera giornata lavorativa escluso il personale aeroportuale che sciopera dalle ore 10,00 alle ore 18,00.

p/il coordinamento nazionale

Sergio Massinelli

 

Comunicato Stampa

 

Sciopero generale del 13 ottobre 2000

 

Sotto tiro i dirigenti delle amministrazioni che non assicurano le prestazioni indispensabili

 

La legge sulla regolamentazione del diritto di sciopero prevede che i dirigenti delle Amministrazioni debbano esonerare dallo sciopero un contingente di lavoratori necessario ad assicurare le prestazioni indispensabili nei servizi minimi essenziali, in base a quanto stabilito in accordo con le organizzazioni sindacali e dando la possibilità ai lavoratori esonerati che intendono scioperare di chiedere la sostituzione.

Nonostante l’espressa previsione della legge, molti dirigenti non si curano affatto di predisporre nei tempi stabiliti gli elenchi nominativi dei lavoratori esonerati perché godono della copertura di Cgil, Cisl e Uil che si offrono di assicurare i servizi garantendo la non partecipazione allo sciopero dei loro iscritti, facendo opera di intimidazione e minaccia verso quei lavoratori che lavorano in settori dove devono essere assicurati i servizi minimi essenziali inducendoli ad essere presenti al lavoro durante gli scioperi anche se non sono stati inseriti negli elenchi del personale esonerato.

Per combattere contro questa vera e propria elusione della legge sul diritto di sciopero, anche a seguito di un recente incontro con la Commissione di Garanzia, la RdB ha deciso di invitare i propri iscritti e tutti i lavoratori che intendono aderire allo sciopero a non recarsi sul posto di lavoro se non sono stati inseriti negli elenchi di coloro che sono stati esonerati dallo sciopero per assicurare le prestazioni indispensabili.

Se in qualche posto di lavoro non saranno assicurate le prestazioni indispensabili il disservizio sarà attribuibile solo ed esclusivamente ai dirigenti degli uffici che non avranno predisposto gli elenchi dei lavoratori esonerati dallo sciopero come previsto dalla legge e dagli accordi sindacali.

Roma, 6 ottobre 2000

p. Il Coordinamento nazionale

Enrico La Pietra