09 Aprile 2001: Concorsi - Potenziamento degli organici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Lg. 21 del 21/03/2001 n. 75


La storia di questa legge

Scarica il testo di legge 10 agosto 2000 n.246

Data: sabato 16 dicembre 2000
 Vi inviamo a leggere la nuova legge sugli incendi boschivi, il decreto sul regolamento dei volontari del corpo nazionale, e la circolare sui volontari del corpo nazionale. Documenti che confermano, purtroppo, il dato politico di quanto affermato dalla Rdb sulla fine del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sempre più relegato a ruota di scorta della protezione civile. Su queste normative pesa molto la responsabilità di CGIL CISL UIL e dei loro referenti politici governativi
Data: venerdì 22 settembre 2000 
Questo spazio contiene tutti i documenti riguardanti la legge sul potenziamento del corpo. Legge 10 agosto 2000 n.246. Qui sotto troverete i nostri comunicati, le lettere fatte, compreso l'ultima al Presidente della Repubblica  Ciampi. 


martedì 28 novembre 2000

 

LA STORIA DI QUESTA LEGGE

a cura di Sergio Massinelli

La legge 246/200 detta potenziamento del CNVVF ha avuto un iter molto lungo. Il disegno di legge risale ad alcuni anni fa (1997), la RdB si rese subito conto che il progetto rientrava in un contesto generale da parte del governo per ridurre la spesa pubblica e infatti si prevedeva un incremento esponenziale del numero di vigili del fuoco volontari in sostituzione dei vigili permanenti nonchè la sostituzione dei distaccamenti con quelli dei volontari e la rafferma per un anno dei vigili ausiliari di leva. Escludendo le donne dalla possibilità di essere assunte come vigili del fuoco. All'inizio il progetto di legge prevedeva un incremento di 715 unità. La RdB ha sempre osteggiato il disegno di legge nelle parti sopracitate fino dalle prime battute, a partire dalla assemblea nazionale del 1998 tenutasi a Bologna. Purtroppo la Legge è passata senza avere grosse modifiche rispetto al progetto iniziale anche se poi l'incremento dalle 715 unità iniziali è passato a 1301. Il disegno di legge fu presentato al senato con Atto n.3312 e poi alla camera con Atto n. 5955. La RdB sia al Senato che alla Camera ha fatto presentare diversi emendamenti che non sono stati recepiti dal governo.

Di seguito pubblichiamo cronologicamente una parte di documenti a suo tempo divulgati in categoria e i commenti, trasformati poi in emendamenti, agli articoli da noi ritenuti più importanti che stravolgono, precarizzando, il futuro del corpo nazionale dei vigili del fuoco. La documentazione ripercorre le fasi più salienti della legge approvata l'8 agosto 2000 n.246 i cui "benefici" negativi si stanno inesorabilmente avverando.

Potenziamento del Corpo e d.d.l. 3312: Questo disegno di legge, già in fase avanzata di approvazione (è stato approvato in Commissione la Senato e attualmente è in discussione in aula), anche se è sostenuto dallo stesso Prof. Barberi sembra contenere numerosi elementi sostanziali di contraddizione con le ipotesi di riorganizzazione della protezione civile. Non si capisce come faccia il Prof. Barberi a sostenere da una parte l'esigenza di costruire una protezione civile sempre più specializzata e dall'altra la rafferma degli ausiliari di leva per un anno nel Corpo, ben sapendo come vengono utilizzati questi ausiliari di leva. Comunque se passa questo dd.l. il Corpo rischia di essere militarizzato. Ben che vada si ritroverà con una forte componente di personale precario e fortemente ricattabile e nello stesso tempo fornirà i quadri al volontariato inteso come lavoro precario. Dobbiamo fare il possibile per impedire che passi questo d.d.l. almeno per la parte che riguarda la rafferma. In più occasioni abbiamo espresso direttamente a Barberi in persona le nostre preoccupazione sulle contraddizione della rafferma, abbiamo operato per sensibilizzare ministri e parlamentari democratici, abbiamo fatto presentare numerosi emendamenti al Senato, sia in Commissione che in aula. 

L'allarme in categoria l'abbiamo lanciato già dallo scorso anno con il seguente comunicato: Da permanenti a volontari, da stabili a precari. Con la scusa del riordino e potenziamento stanno demolendo il Corpo nazionale vigili del fuoco Il governo, per mano del Prof. Barberi, sottosegretario all'Interno e alla Protezione Civile, sta determinando considerevoli modifiche all'organizzazione della protezione civile e del Corpo nazionale, in parte attraverso i decreti legislativi previsti dalla legge Bassanini sul decentramento amministrativo e in parte attraverso un disegno di legge che il Sottosegretario sta sostenendo alla Camera e al Senato. Sul decentramento amministrativo dopo il tentativo di frantumare il Corpo attraverso la regionalizzazione è calato il silenzio; questo significa che il governo sta manovrando al buio, con l'avallo delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil per poi mettere la categoria di fronte al fatto compiuto. Sul disegno di legge il Sottosegretario ha reso note le bozze del testo ai sindacati ed ha chiesto anche le osservazioni, ma non ha mai convocato la RdB, anche se si era impegnato a farlo, per discutere nel merito gli aspetti del disegno di legge. Da molti giorni invece il Sottosegretario sta frequentando assiduamente il Senato con l'intento di ottenere una prima approvazione del disegno di legge. Questo modo di agire per la RdB, ma anche per tutti i lavoratori, è molto preoccupante perché significa che il confronto con tutte le organizzazioni sindacali è una pura formalità da sbrigare quando non c'è altro da fare. Nei confronti dei lavoratori invece c'è la ricerca di elementi di divisione, di contrapposizione di interessi, di sollevare questioni che favoriscono le scelte opportuniste di alcuni e nello stesso tempo azzerano i diritti e le rivendicazioni di tutti. 

In questo documento esaminiamo alcuni aspetti del disegno di legge per cercare di rendere evidente quanto siano subdole le intenzioni del governo e quali strumenti si sta dando per rendere sempre più precario e meno pagato il lavoro della nostra categoria e come si intende sostituire gradualmente i vigili del fuoco permanenti con il volontariato: Alcune parti del disegno di legge concernente il potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Art. 1 comma 6 Il limite massimo previsto dall'articolo 41 della legge 23/12/1980, n. 930 è elevato a 160 giorni all'anno per le emergenze di protezione civile e per le esigenze dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco nei quali il personale volontario disponibile sia numericamente insufficiente. L'articolo 41 della legge 930/80 fissa a 80 giorni l'anno il limite in cui possono essere utilizzati i vigili del fuoco discontinui. L'elevazione a 160 giorni dimostra l'intenzione di mantenere invariato il sistema di assunzione a termine dei discontinui. Ma, attenzione, solo nei casi in cui il personale volontario disponibile sia numericamente insufficiente. Insomma il governo vuole trasformare il lavoro da stabile a precario: con contratti a termine (periodi di 20 giorni) per i discontinui e con le prestazioni ad ore (pagando solo il tempo impiegato per le operazioni di soccorso) per i cosiddetti volontari. Art. 1 comma 7 Al comma 115 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 1996 n. 662, sono soppresse le parole "e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco" e dopo il primo periodo è inserito il seguente: "Il contingente annuo dei vigili ausiliari di leva del Corpo nazionale dei vigili del fuoco è stabilito in 4.000 unità". Il comma 115 dell'articolo 1 della legge 662/96 stabilisce la graduale soppressione del servizio di leva nei corpi civili dello Stato. Di conseguenza il contingente di vigili del fuoco ausiliari dovrebbe essere gradualmente ridotto fino alla scomparsa definitiva. Tale decisione era stata presa dal governo perché era orientato a eliminare il servizio militare di leva, anche nell'esercito, e ad istituire il servizio militare professionale. Cioè il servizio militare non sarebbe più obbligatorio e chi sceglie la carriera militare verrebbe retribuito interamente per il servizio svolto come professionista. La marcia indietro fatta dal Prof. Barberi ha la finalità di mantenere inalterato il contingente di vigili del fuoco ausiliari. In questo modo avremo i militari per fare la guerra professionisti e i vigili del fuoco per soccorrere non più professionisti ma di leva, senza alcuna retribuzione e con un orario di lavoro estremamente flessibile ed estensibile, per tutta la durata del servizio. Il governo potrà così risparmiare gli stipendi dei circa 12.000 lavoratori, tra commessi, operai, amministrativi e operativi che dovrebbero essere assunti per espletare il lavoro che svolgono 4.000 ausiliari. Art. 4 commi 3, 7, 8. Comma 3 - I vigili volontari ausiliari, qualora, all'atto del collocamento in congedo ne facciano richiesta, possono essere trattenuti in servizio per un anno con la qualifica di vigile del fuoco ausiliario, nel limite del 35% dei posti disponibili nell'organico al 31 dicembre dell'anno precedente e sulla base di un'apposita graduatoria di merito. Comma 7 - Al termine del periodo di trattenimento in servizio, l'anzidetto personale, qualora ne faccia richiesta ed abbia prestato servizio senza aver riportato sanzioni disciplinari, può accedere al profilo di vigile del fuoco. Comma 8 - Nel periodo di trattenimento in servizio, ai vigili del fuoco ausiliari è attribuito un trattamento economico pari al 70 per cento del trattamento economico previsto per il vigile del fuoco permanente. Tale trattamento spetta anche durante il corso di formazione di cui al comma 6. Con queste norme il governo non si limita a sfruttare 4.000 giovani ausiliari di leva ogni anno, ma addirittura si spinge a mettere in atto i contratti di formazione lavoro e il salario d'ingresso. Cioè i giovani che aspireranno a fare i vigili del fuoco subiranno la prima selezione lavorando un anno gratis come ausiliari di leva per i quali non sono stati stabiliti i criteri di selezione, quindi largo alle raccomandazioni; se saranno stati sufficientemente "bravi" e "sottomessi" potrebbero rientrare tra il 35% dei meritevoli e se ci sono posti disponibili in quel periodo anche essere trattenuti in servizio per un altro anno. Se alla fine sono stati proprio "bravi bravi" e "sottomessi sottomessi" forse, se ci sono posti disponibili nel periodo concomitante alla fine del loro trattenimento e soprattutto se sono stati fortemente raccomandati, potrebbero anche essere assunti, anche se non si sa come. Coloro che non saranno assunti che destino avranno? Semplice: dal momento che sono stati formati e ormai conoscono l'ambito di lavoro dei vigili del fuoco potranno fare i volontari per essere retribuiti solo per le ore di lavoro impiegate nelle operazioni di soccorso. Il risultato di questa operazione sarà di avere sempre meno personale permanente e sempre più vigili del fuoco precari e saltuari pagati con stipendi ridotti al 70% o a cottimo. Art. 1 comma 8 Per la copertura dei posti rimasti vacanti al 31/12/1996, nei profili dell'area di supporto tecnico relativi al settore informatico di cui all'unita tabella C, dopo l'espletamento delle procedure di mobilità orizzontale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 4 agosto 1990, n.335, si provvede mediante le procedure di cui all'art. 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56. Art. 1 comma 9 Per la copertura dei posti rimasti vacanti al 31/12/1996, nel profilo di ragioniere dopo l'espletamento delle procedure di mobilità orizzontale, si provvede mediante l'assunzione a domanda e previo assenso dell'Amministrazione competente, di candidati risultati idonei nella graduatoria di merito del concorso a 109 posti di ragioniere bandito dal Ministero dell'Interno in data 25 giugno 1992, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 1993.

Per impedire che l'impiego del lavoro flessibile, a tempo determinato e sottopagato ci trasformi tutti in lavoratori precari, la RdB ha fatto presentare da alcuni deputati una proposta di legge per l'assunzione in ruolo di 10.000 vigili del fuoco discontinui dove si stabilisce anche l'abolizione del servizio discontinuo, ovvero la cessazione di una forma di lavoro precaria, con contratti a termine, con pesanti condizioni di ricattabilità e assoggettamento a ignobili forme di clientelismo. L'assunzione in ruolo dei vigili del fuoco discontinui è il sistema più rapido ed economico per incrementare immediatamente l'organico nel Corpo nazionale e permettere ai Comandi provinciali di assicurare il soccorso alla cittadinanza e garantendo la sicurezza degli operatori senza ricorrere a tagli dei turni di ferie, di permessi e di recupero, chiusura parziale o totale delle sedi di servizio con personale permanente e apertura di sedi con personale volontario. La RdB è l'unica organizzazione sindacale che sta conducendo una battaglia seria contro i progetti del governo e per realizzare le condizioni di trasformare il Corpo nazionale dei vigili del fuoco nella struttura portante e di coordinamento della protezione civile, il fulcro della protezione civile. Per riuscire in questo intento è necessario il contributo di tutti i lavoratori in termini di adesione al sindacato e di partecipazione all'attività sindacale, non solo a livello locale ma anche a livello nazionale perché è a questo livello che si prendono le decisioni più importanti e determinanti per la determinazione del rapporto di lavoro.

AC 5955 = Potenziamento del Corpo Nazionale Prove Tecniche di Corruzione Mentre in categoria si parla (quando si parla) del sesso degli angeli (comparto), in Parlamento procede spedito l'iter per l'approvazione del ddl 5955 sul cosiddetto potenziamento del Corpo. E' superfluo sottolineare che non si tratta affatto di potenziamento dal momento che prevede un incremento di organico di sole 715 unità per tutte le qualifiche, ma è importante invece mettere in evidenza i meccanismi perversi che introduce per l'assunzione del personale operativo. Prima di descrivere tale meccanismo, ricordiamo che la RdB ha parlato di "meccanismo perverso" quando è stato introdotto il nuovo sistema di passaggi di qualifica. Ora tutti ne potete vedere le conseguenze, ma allora la maggioranza della categoria era accecata dal blocco dei passaggi di qualifica e non ha voluto ragionare sui "meccanismi perversi" che venivano introdotti. Oggi le "fette di prosciutto" che accecano i lavoratori si chiamano: comparto sicurezza e speranza di trovare un posto di lavoro per i propri figli. Molti, ciecamente, collegano le due cose e fanno un minestrone terribile che si ritorcerà contro la maggioranza dei lavoratori come l'attuale sistema dei passaggi di qualifica. Il meccanismo perverso di oggi si chiama "rafferma". In sintesi verrebbe data al 35% dei vigili ausiliari di leva, rigorosamente di sesso maschile, la possibilità di prolungare il servizio per altri 12 mesi con un trattamento economico pari al 50% di quello dei permanenti solo per 9 mesi. Se tale periodo è trascorso senza "demeriti", e ne fanno richiesta, possono essere assunti nel limite del 35% (70% nella fase di prima applicazione) dei posti disponibili nell'organico al 31 dicembre dell'anno precedente. E' opportuno ricordare che il 25% dei posti (aumentato del 10% dal ddl 5955) è già riservato ai militari che hanno fatto la rafferma nell'esercito. Avete capito? Il ddl è anche più complicato! Il fatto negativo è che nonostante tale ddl non sia ancora stato trasformato in legge, molti colleghi, anche su indicazione dei propri dirigenti, hanno già fatto fare la domanda per la rafferma al figlio senza rendersi conto che i modelli in circolazione si riferiscono all'esercito. Questi sono i primi sintomi dei meccanismi perversi che generano la corruzione. Infatti se oggi per fare l'ausiliario c'è bisogno di conoscere bene le "strade", con l'introduzione di questo meccanismo tutto sarà più "difficile". Ognuno può immaginare quali percorsi tortuosi si dovranno attraversare per diventare vigili del fuoco. Ma questo significa anche che una parte cospicua di "raffermati" non saranno assunti come vigili permanenti. Allora non gli resterà che trovarsi un altro lavoro oppure iscriversi negli elenchi dei volontari per cercare di sbarcare il lunario con prestazioni precarie ed estemporanee. Ecco come si ingrosseranno le file dei volontari/precari! Quest'ultimo e non altri è l'obiettivo del governo, come infatti si può evincere dall'intervento del professor Barberi presso la I Commissione nella seduta del 15 giugno u.s. PS: Il 50% dello stipendio di un vigile del fuoco per 9 mesi, a fronte di due anni di lavoro, il governo lo ritiene sufficiente per rilanciare alla grande clientelismo e corruzione.


Si comunica che in data 4 settembre 2000 sulla gazzetta ufficiale è stata pubblicata la legge n. 246 del 10 agosto 2000 riguardante il "Potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco", in merito in qui sotto troverete la lettera inviata dalla RdB al Presidente della Repubblica prima che firmasse la legge.

 

Roma 7 Agosto 2000

Al Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi

Oggetto: Legge sul potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Preg.mo Presidente, fra pochi giorni sarà sottoposta alla Sua firma una legge sul potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco approvata dal Parlamento il 19 luglio 2000 la quale, all'articolo 4, introduce a parere della scrivente, almeno due elementi di dubbia costituzionalità.

Uno riguarda il trattamento economico dei vigili del fuoco ausiliari di leva che chiederanno di restare in servizio per altri dodici mesi di rafferma. Questo personale percepirà una retribuzione ridotta del 50% rispetto a quella di un vigile del fuoco permanente. Avremo così considerevoli differenze retributive per cittadini che svolgono lo stesso lavoro al servizio dello Stato.

Un altro si riferisce al fatto che il meccanismo della rafferma consente l'accesso al Corpo nazionale dei vigili del fuoco solo agli uomini per effetto dell'obbligo del servizio di leva. Le donne che non sono obbligate a svolgere il servizio di leva, infatti, non possono accedere alla rafferma e quindi sono escluse dalla possibilità di accedere al Corpo nazionale dei vigili del fuoco utilizzando lo stesso percorso.

Inoltre la RdB ha già espresso, nelle sedi di formazione della legge, forti preoccupazioni sui meccanismi clientelari che potenzialmente offrirà l'istituto della rafferma dal momento che l'accesso al servizio ausiliario di leva non prevede criteri trasparenti e pubblici di selezione.

Prima di sottoscrivere la legge, La invitiamo ad esaminare gli aspetti evidenziati ed eventualmente a proporre al Parlamento la rimozione delle parti discutibili sul piano della costituzionalità. La RdB le offre tutta la collaborazione necessaria a fornire più elementi possibili alla sua valutazione.

 

p. Il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari


Comunicato stampa

Vigili del Fuoco

CAMERA DEI DEPUTATI:

grave atto di discriminazione

La RdB con un telegramma inviato al Ministro delle Pari Opportunità e al Presidente della Camera denuncia il grave atto di discriminazione nei confronti delle donne che sta attuando questo governo in vista della nuova legge sul potenziamento del Corpo nazionale in discussione alla Camera in questi giorni.

Con questo provvedimento, il governo esclude le donne dalla possibilità di poter partecipare ai bandi di concorso previsti per i Vigili del Fuoco.

Ma non solo. Durante la seduta del 26 giugno 2000, alla Camera dei deputati la commissione affari costituzionali nella presentazione del disegno di legge sul potenziamento, che oltre a non dare risposte alle gravi carenze di personale, prevede la rafferma prolungata dei vigili volontari ausiliari di leva, mentre il governo stesso ha già abolito l’obbligo di leva per costituire un esercito di professionisti.

In questo modo avremo professionisti per fare la guerra mentre i vigili del fuoco affronteranno le esigenze di soccorso dei cittadini con gli ausiliari di leva e per giunta con uno stipendio al 50% dei vigili permanenti.

La RdB ha più volte contestato questa intenzione del governo poiché con l’istituzione della rafferma vuole solo risparmiare soldi a discapito della tutela della pubblica incolumità ed ha sempre sostenuto l’assunzione in ruolo i vigili discontinui.

Solo così ci sarebbe un reale aumento di organico che permetterebbe al Corpo nazionale di garantire un servizio di soccorso tecnico urgente ai cittadini al pari degli altri paesi europei.

p. Il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari

12/12/2000: