Novembre 2000 Bozza RdB di riorganizzazione del settore navigante |
foto del sottomarino russo kursk
Anche i sottomarini nucleari USA a rischio
Anche i sottomarini statunitensi potrebbero avere i medesimi difetti che sono stati recentemente scoperti in quelli inglesi e che hanno provocato il grave incidente al Tireless del maggio scorso. E la gravità dell'incidente al Tireless probabilmente è ancora tutta da scoprire.
John P. Shannon è un fisico e ingegnere nucleare che ha lavorato per 30
anni per la marina militare statunitense come responsabile della sicurezza
nucleare.
Vi traduco un suo messaggio (che potete trovare in inglese a questo indirizzo http://www.egroups.com/message/NucNews/1854)
nel quale illustra gli enormi rischi dei sottomarini nucleari e spiega perchè
lo stesso tipo di incidente che è capitato al Tireless potrebbe succedere anche
sui sottomarini statunitensi della serie Seawolf (dei quali ce ne sono in giro
57...).
Sembra che per qualche strano motivo alcuni disastri a sottomarini nucleari ottengono un sacco di pubblicità, mentre altri neanche un pò. Il sottomarino russo Kursk è affondato nel mare di Berents lo scorso 12 agosto ed ha avuto una risonanza sulla stampa come mai in precedenza.
Un sottomarino inglese, l'HMS Tireless, ha subito una probabile fusione del nocciolo il 19 maggio e da allora giace immobile a Gibilterra nella costa meridionale della Spagna. Non una parola è stata detta dalla stampa statunitense su questo allarmante incidente.
L'HMS Tireless è stato rimorchiato fino a Gibilterra dopo aver sofferto di una perdita non isolabile nel suo sistema di raffreddamento primario.
Questo tipo di incidente nucleare viene definito come LOCA (Loss-Of-Coolant-Accident = incidente di perdita di liquido refrigerante) ed è potenzialmente disastroso perchè la scopertura del nocciolo può provocarne la fusione con un conseguente rilascio di enormi quantità di radioattività.
Su mandato della Nuclear Regulatory Commission, tutti i reattori nucleari commerciali statunitensi impiegano dei sistemi di raffreddamento del nocciolo di emergenza (detti ECCS) per proteggersi dal LOCA.
Ma per mancanza di spazio a bordo dei sottomarini, nè i sottomarini USA nè quelli di altri stati esteri sono equipaggiati con questo vitale sistema di sicurezza; così pure non lo sono i due prototipi di sottomarini nucleari presso Kesselring.
Dopo altre indagini, una crepa, descritta anche come una spaccatura, è stata trovata in una giunzione critica delle tubature nel sistema di raffreddamento ad acqua pressurizzata del reattore, in corrispondenza di un difetto di saldatura. Nel discutere sulla esatta locazione della crepa, la Marina inglese parlava di "problema dei pantaloni", facendo riferimento ai ristretti condotti di accesso alle tubature crepate (fate caso all'uso del plurale).
È stato anche stabilito che la perdita iniziale era un sintomo di quanto poi si è rivelato essere un problema molto più devastante, cioè un potenziale catastrofico errore di progettazione. Una fonte ha detto che le crepe (notare ancora l'uso del plurale) non potevano essere in una posizione peggiore.
Letteralmente, ciò può significare che le crepe si trovano al di sotto del livello del nocciolo. Niente può essere peggio che delle crepe nelle tubature al di sotto del nocciolo che non possono essere isolate in quanto l'impianto è privo di ECCS.
Sebbene le suddette scarne informazioni sulle crepe siano state diffuse, i dettagli sulla condizione del nocciolo nucleare sono sotto il più stretto riserbo. Una fonte ha detto che a causa del danno il reattore è stato lì lì per "grippare". La terminologia usata ("grippare") può riferirsi al fatto che il danno al reattore è stato tale da impedire l'inserimento delle barre di controllo necessarie per spegnerlo.
È stato anche detto che il reattore è stato vicino "all'estremo punto di rottura", in altre parole la fusione del nocciolo. Di conseguenza, il Ministero della Difesa britannico ha dichiarato di non poter spiegare ulteriormente il difetto del Tireless "senza prima consultare gli Americani", in quanto il reattore si basa su un progetto americano.
Apparentemente non solo il reattore è quasi "grippato" o è stato vicino alla fusione, ma in realtà è stato seriamente danneggiato. Il reattore non può essere fermato prima che il sottomarino emerga, e questo richiede del tempo. Poi ci sono delle procedure d'emergenza per la localizzazione di una perdita nel circuito primario di raffreddamento, e questo richiede altro tempo. È molto probabile che il tempo necessario ad emergere e ad eseguire le varie procedure è stato così lungo da provocare la scopertura di una parte del nocciolo mentre il reattore era ancora in funzione.
Ciò avrebbe provocato la fusione di alcuni elementi di combustibile e la distorsione di alcune barre di controllo impedendone l'inserimento e lasciando così il reattore nella precaria posizione di essere spento ancora caldo ma di non poter essere mantenuto spento se raffreddato.
Oppure, in uno scenario alternativo, il comandante del Tireless potrebbe aver commesso il terribile errore di voler raggiungere il porto con la propulsione nucleare nonostante la perdita in corso. In ambedue i casi il reattore si sarebbe danneggiato e siccome i sottomarini non hanno ECCS, e la perdita continua, il Tireless deve essere mantenuto nel porto per fornirgli l'acqua necessaria a contrastare la perdita.
Per tale ragione il Tireless difettoso è rimasto per 5 mesi a Gibilterra e la Gran Bretagna ha escluso l'ipotesi di rimorchiarlo indietro.
L'HMS Tireless si trova ora al centro di una ampia discussione sulla sicurezza che coinvolge i primi ministri inglesi e spagnoli. La Spagna ha mandato una protesta sul fatto che il Tireless è stato tenuto per 5 mesi a Gibilterra, accusando gli inglesi di sottovalutare il danno.
Inizialmente, il ministro della difesa inglese aveva rassicurato gli spagnoli che si trattava di un "difetto minore". In seguito l'intera flotta di 12 sottomarini è stata richiamata per controlli e almeno 3 di loro non torneranno mai in servizio per la loro età e perchè le crepe si trovano in posizioni di difficile riparazione.
La Marina inglese si trova ora senza la sua flotta per almeno i prossimi 5
mesi e probabilmente alcuni sottomarini americani verranno distaccati per
proteggere i Trident inglesi.
Gli ingegneri navali inglesi hanno dichiarato di essere sorpresi per l'entità
del problema rilevato sul Tireless.
Il consigliere più importante sulla sicurezza della Marina inglese è volato in
Spagna e ora gli abitanti di Gibilterra si trovano di fronte all'ipotesi di un
Tireless immobile per un anno.
Ma ci sono altri aspetti preoccupanti.
Lo stesso ministero della difesa inglese ha dichiarato che i reattori si basano
su un progetto americano. È parecchio probabile che anche il sistema di
raffreddamento primario, del quale ora si è scoperto il catastrofico errore di
progettazione, sia basato sul medesimo progetto. In questo caso, anche tutti i
sottomarini della serie Seawolf sono vittime potenziali del medesimo LOCA e
conseguente danno del reattore capitato al Tireless. La marina militare USA sta
compiendo dei controlli di sicurezza sui suoi 57 sottomarini di attacco?
Se lo sta facendo, sicuramente non lo ammette in pubblico o ai media: la
copertura è sempre stato il gioco preferito dalla Marina USA.
In ogni caso l'HMS Tireless fornisce un chiaro esempio per impedire che i due
prototipi di sottomarini a Kesselring, vicino Saratoga Springs, eseguano le loro
operazioni in una zona popolata essendo privi dei due sistemi di sicurezza,
l'ECCS e il sistema di contenimento del reattore.
Anche se il progetto non fosse esattamente lo stesso del Tireless, questo
disastro evidenzia perchè questi due pericolosi prototipi debbano essere
disabilitati.
John P. Shannon
Nuclear Physicist/Nuclear Engineer
Former Manager of Health and Safety
at the Nuclear Navy's
Knolls Atomic Power Laboratory
Chiudo con qualche commento.
A parte non concordare col prof. Shannon sull'eccessiva risonanza al Kursk
(occorre ricordare che 119 persone sono morte), sicuramente sull'incidente al
Tireless è calata una sospetta cortina di silenzio.
E con ogni probabilità l'incidente è proprio nei termini descritti da Shannon,
perchè solo così si può motivare l'inspiegabile scelta di lasciare il
sottomarino a Gibilterra per tutti questi mesi, affrontando anche una crisi
diplomatica con la Spagna. In pratica non sanno come muoverlo di lì.
La sicurezza dei sottomarini nucleari è una chimera e l'assenza dei sistemi di sicurezza, altrove ritenuti fondamentali, ne è una palese dimostrazione.
Shannon se la prende con i due prototipi che utilizzano reattori simili al Tireless e che risiedono presso una base atipica, quella di Kesselring, che si trova vicino a una zona densamente popolata.
Occorre ricordare che i porti militari USA sono intenzionalmente scelti in
zone poco popolate e in ogni caso hanno attività solamente militare.
La medesima linea è stata seguita dalla Russia che fra l'altro usufruiva di
territori decisamente isolati.
Questa scelta potrebbe apparentemente sembrare motivata dall'intenzione di
proteggere la popolazione mantenendola lontana.
In realtà ciò è un'illusione, in quanto le caratteristiche dell'inquinamento
radioattivo lo rendono ben poco controllabile, nè localmente nè temporalmente.
Credo quindi che sia più che lecito ipotizzare che queste scelte siano frutto
della volontà di nascondere il più possibile le conseguenze di eventuali
incidenti.
Curiosamente gli USA non sembrano seguire lo stesso criterio quando devono utilizzare i porti di paesi stranieri; in questo caso vanno bene tutti, anche quelli parzialmente civili e vicini a zone popolate, come i 12 porti italiani.
Piano di emergenza per Taranto per incidenti ad unita' militari a propulsione nucleare
Il piano e' stato realizzato nel 1982 ed e' attualmente in vigore. E'
composto di circa duecento pagine, di cui in gran parte allegati. Il piano e'
riservato.
- Finalita' del piano
Scopo del presente piano e' quello di salvaguardare, mediante l'adozione di idonee misure di sicurezza, l'incolumita' delle popolazioni interessate dai
pericoli delle radiazioni derivanti da eventuali incidenti ad unita' militari a propulsione nucleare.
- Attuazione del piano
Il presente piano viene posto in atto automaticamente, a cura delle Autorita'/Enti di cui si fara' menzione, allo scattare dell'emergenza.
- Linee generali di azione
In relazione alle possibili modalita' di evolversi dell'incidente di cui si fa menzione nel piano e del provvedimento gia' in corso di attuazione concernente l'allontanamento dell'unita' sinistrata entro 1 ora dalla segnalazione dell'incidente, vengono individuati tre livelli di intervento:
a - Interventi di primo livello da attuarsi in ogni caso allo scattare dell'emergenza e atteso che l'unita' navale sara' allontanata entro 1 ora dall'incidente, ed a velocita' non inferiore a 3 nodi;
1) interdizione del traffico marittimo, della pesca e della balneazione;
2) controllo dell'andamento della radioattivita' in aria;
3) convocazione del Comitato Provinciale.
b - Interventi di secondo livello
Accertata la presenza di livelli significativi di radioattivita' al di fuori della zona di esclusione prevista attorno al punto di ormeggio, si attueranno i seguenti interventi:
1) eventuale allontanamento dalla zona potenzialmente pericolosa della popolazione residente e di passaggio;
2) istituzione di posti di controllo sanitario, di decontaminazione e di assistenza sanitaria;
3) misurazione della contaminazione;
4) regolazione del traffico;
5) richiesta del Task Group;
c - Interventi di terzo livello
Qualora, in relazione all'estensione della zona contaminata, si renda
impossibile il rientro nei luoghi di provenienza della popolazione sfollata entro 24 ore, saranno attuati i seguenti interventi:
1) adozione dei provvedimenti di profilassi alimentare;
2) sistemazione degli sfollati presso alberghi ed edifici scolastici;
3) distribuzione di viveri, acqua e vestiario;
4) raccolta dei materiali contaminati.
--------------- (omissis) -------------
- Ipotesi d'incidente
1) E' possibile (seppure con probabilita' molto bassa) che su una delle
unita' navali ormeggiate nel punti indicati nella cartina allegata al piano, si abbia un incidente nucleare ovvero un'avaria che comporti fuoriuscita di sostanze radioattive allo stato aeriforme.
Il massimo incidente ipotizzato dal CAMEN, ed esaminato e confermato dalla
Commissione Tecnica del CNEN, puo' dar luogo alla diffusione di una nube
radioattiva che contamina l'atmosfera e le superfici con le quali viene a
contatto.
2) Tale evento determina le seguenti conseguenze, valide per unita' navale ferma, risultanti dalla relazione tecnica del CNEN, nella cui valutazione
sono stati messi a calcolo, dal menzionato organo tecnico, parametri
cautelativi:
a) irraggiamento esterno delle persone.
Le dosi da irraggiamento esterno, entro due ore dall'inizio del
rilascio, sono al di sotto del relativo livello di riferimento anche per le
distanze molto piccole (100+200 m) e per qualunque potenza considerata; per
tempi lunghi, si supera il livello di riferimento fino a distanze
dell'ordine del chilometro;
b) inalazione di iodio radioattivo con contemporaneo irraggiamento esterno
della tiroide
Le dosi alla tiroide dei bambini (che sono i piu' sensibili a questo
tipo di danno) superano, entro 2 ore dall'inizio del rilascio, il relativo
livello di riferimento per distanze (variabili con la potenza) comprese tra
300 m ed 1 km; per tempi lunghi, detto livello risulta superato fino a
distanze (variabili con la potenza) comprese tra 5 km e 20 km;
c) inalazione di cesio con danno al corpo interno.
Le corrispondenti dosi al corpo interno sono trascurabili;
d) inalazione di stronzio con danno al midollo.
Le corrispondenti dosi sono trascurabili entro le prime ore dell'incidente;
e) contaminazione del suolo per deposizione delle sostanze radioattive.
Le contaminazioni del suolo da I-131 superano i relativi livelli di
riferimento fino a distanze dell'ordine di diversi chilometri anche nelle
prime ore dall'incidente;
Le contaminazioni del suolo da Cs-137 e Sr-89 sono trascurabili nelle prime
ore dall'incidente mentre di qualche rilievo risulta la contaminazione di
Sr-90.
3) A seconda delle modalita' dell'evolversi dall'incidente e delle
condizioni in cui esso accade, si possono verificare le seguenti eventualita':
a) le conseguenze radiologiche sono inferiori a quelle teoricamente
ricavate, sia per effetto di una maggiore diluizione atmosferica rispetto a
quella ipotizzata, sia perche' il rilascio viene arrestato in breve tempo.
b) le conseguenze radiologiche sono prossime a quelle previste.
4) Anche nel caso piu' sfavorevole previsto l'allontanamento dell'unita'
sinistrata entro 1 ora dall'incidente ed il raggiungimento di distanze
dalle coste di sicurezza tali da assicurare raggi di esclusione
(dell'ordine dei 5 km, 10 km e 20 km rispettivamente per le tre potenze
considerate), a velocita' non inferiore a 3 nodi assicurano la protezione
delle popolazioni da irraggiamento diretto e da inalazione anche per
rilasci a lungo termine; la contaminazione del suolo sarebbe invece,
invece, sempre rilevante fino a distanze notevoli.
- Piano particolareggiato della Prefettura di Taranto
Ricevuta da MARIDIPART la segnalazione dell'incidente nucleare:
a) valuta la situazione in relazione all'entita' dell'incidente e determina
il conseguente stato di emergenza per l'attuazione delle misure previste
nei vari livelli;
b) assume la direzione delle operazioni di intervento;
c) informa il Questore, il Comandante del Gruppo dei Carabinieri, il Medico
Provinciale ed il CNEN;
d) informa il Ministero dell'Interno, Gabinetto del Ministero;
e) convoca il Comitato provinciale in Prefettura;
f) mantiene contatti con l'esperto del CNEN, a disposizione per
consultazioni, per telefono o attraverso la rete in ponti radio del Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco, chiamando la Sala Operativa della
Protezione Civile;
g) richiede, se necessario, l'invio del Task Group tramite il Comando
provinciale dei Vigili del Fuoco alla Sala Operativa della Protezione Civile;
h) determina con ordinanza, in relazione allo stato di contaminazione, le
limitazioni alla circolazione delle persone e dei mezzi, d'intesa, per
quanto attiene alle aree militari, con MARIDIPART;
i) utilizza, d'intesa con il Provveditore agli Studi, per la sistemazione
delle persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni e risultate
non contaminate, gli edifici scolastici di Taranto;
l) requisisce, per l'assistenza sanitaria delle persone contaminate, gli
alberghi necessari. Incarica dell'esecuzione il Questore;
m) requisisce, per le esigenze di trasporto delle persone dalla zona
contaminata, gli autobus necessari;
n) reperisce l'acqua minerale, i viveri e gli indumenti necessari per la
popolazione presso gli esercizi commerciali del posto;
o) utilizza per il trasporto di detti beni, automezzi del Presidio Militare;
p) utilizza, come deposito dei generi e dei materiali di assistenza, i
locali Subfor in Viale Virgilio messi a disposizione dalla Camera di
Commercio o opportunamente requisiti;
q) cura la distribuzione dei generi di assitenza tramite i Sindaci dei
Comuni nei quali le persone da assistere hanno trovato sistemazione;
r) vieta, su proposta del Capo dell'Ispettorato Provinciale
dell'Agricoltura, l'esercizio dell'attivita' di pascolo nelle zone
interessate dalla contaminazione;
s) vieta, su proposta del Capo dell'Ispettorato Provinciale... (punto
illeggibile, n.d.r.) ...la terra destinati all'alimentazione umana ottenuti
nelle zone interessate dalla contaminazione;
t) pone sotto sequestro, su proposta del Veterinario provinciale, gli
animali e i prodotti animali delle aziende ubicate nelle zone interessate
dalla contaminazione;
u) ordina, su proposta del Veterinario provinciale, la distruzione dei
prodotti della pesca raccolti dai pescatori della zona interessata dalla
contaminazione;
v) cura che tutte le notizie ufficiali ai rappresentanti della stampa e
della RAI-TV vengano diramate esclusivamente, nel rispetto delle norme che
regolano la materia, attraverso l'ufficio stampa della Prefettura;
z) tiene costantemente informato il Ministero dell'Interno circa
l'evolversi della situazione.
------------- Fine trascrizione ---------------------