Novembre 2000

BOZZA DI RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE NAVIGANTE


 Bozza di riorganizzazione del settore navigante

 Alcuni lavoratori del settore navigante, iscritti e non iscritti alla RdB, hanno elaborato una proposta di riorganizzazione del settore che tiene conto delle effettive esigenze per la funzionalità del servizio e di quanto è stato deciso nell’ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore aereonaviganti.

La RdB concorda sostanzialmente con questa proposta che va nella direzione da sempre auspicata del completo riconoscimento di tutte le specializzazioni, ma prima di farla diventare una proposta sindacale ufficiale e definitiva la sottopone alla valutazione di tutti i lavoratori del settore, in primo luogo, ma anche di tutti gli altri lavoratori che comunque possono essere coinvolti nelle operazioni di soccorso oppure di gestione amministrativa del settore nautico.

Una volta raccolte tutte le osservazioni, i suggerimenti ed eventuali ulteriori proposte in merito, è intenzione della RdB promuovere un incontro nazionale per definire la proposta nei particolari e presentarla in seguito alla tornata contrattuale del prossimo quadriennio.

Tutti coloro che intendono dare il loro contributo possono scrivere a:

RdB Protezione Civile – Casella Postale 13091 – 00186 Roma.

Inviare un fax al numero: 06/4870247

Inviare una e-mail ai seguenti indirizzi: protezionecivile@rdbcub.it e ransa@tiscalinet.it

Saranno graditi i contributi di tutti!

segue il testo della proposta


PREMESSA

 

In considerazione delle esperienze maturate negli ultimi anni e tenuto conto della complessità nonché del dislocamento delle attuali unità navali in dotazione si ritiene non più sufficiente quanto contenuto nella circ. 24 del 28/8/86 per espletare tutti i compiti derivanti dall’organizzazione logistica ed operativa dei dist. portuali, pertanto, con la presente bozza, si intende porre tutte le condizioni atte a garantire l’efficienza del servizio prevedendo personale altamente preparato e qualificato; con la stessa, sulla scia di quanto attuato per il settore AEREONAVIGANTE, si indica un diverso inquadramento degli specialisti incentrato sulla loro professionalità.

 

CRITERI DI ASSUNZIONE

 

Requisiti essenziali per il personale facente parte della sede portuale (ausiliario compreso):

 

a) Personale interno al C.N.VV.F.

Personale I.A.C. e I.A.D. età massima 35 anni.

 

b) Personale esterno a concorso pubblico

 

LIVELLI DI QUALIFICA

6° livello

 

Il personale inserito in tale livello collabora alla conduzione dell’unità o della sala macchine e impiantistica, collabora alle manutenzioni programmate, fa parte, alternativamente, della squadra operativa d’intervento.

 

 

7° livello

Personale appartenente al C.N.VV.F. con 10 anni di anzianità come Padrone di Barca o Motorista Navale che nel frattempo abbia conseguito il brevetto di Comandante di Altura o specializzazioni sulla conduzione dei motori.

Il personale inserito in tale livello collabora alla stesura e all’attuazione dei piani di manutenzione, di addestramento e di intervento. Gestisce il magazzino caricamenti. Cura in collaborazione con il Comandante dell’unità l’organizzazione, l’efficienza e le revisioni di tutto ciò che riguarda la sicurezza della navigazione, propone innovazioni, acquisti e modifiche operative, dirige, alternativamente, la squadra operativa d’intervento.

 

8° livello

 

Il personale inserito in questo livello espleta le funzioni di Comandante, Comandante in seconda, Direttore di Macchina, ha accesso alla figura di Istruttore Nautico e, come tale, è responsabile della formazione del personale specialista.

Il Comandante effettua il servizio con orario giornaliero con reperibilità ed è direttamente responsabile dell’attuazione della sicurezza a bordo nel rispetto delle vigenti normative.

Il Comandante propone e collabora con i diretti superiori alla pianificazione funzionale e organizzativa del settore nautico, verifica il corretto svolgimento dell’attività addestrativa, cura le relazioni esterne con le Autorità locali.

Il Comandante in seconda redige i piani di addestramento e ne cura l’applicazione , ed è responsabile dell’intervento,per quanto di sua competenza, in assenza del Comandante.

Il Direttore di Macchina è responsabile della sala macchine con relativa impiantistica nonchè dell’approvvigionamento e gestione del materiale di rispetto.

 

9° livello

 

EQUIPAGGIO

 

Personale di condotta di ogni M.B.P.: quattro unità specialiste di cui

 

Personale operativo: non meno di quattro unità anch’esse specialiste di cui

 

ORGANICO

 

Al fine di garantire l’equipaggio minimo di 8 unità, tenendo conto dei recuperi, delle ferie e di eventuali malattie, l’organico dovrà essere così costituito:

Per ogni distaccamento portuale dovranno prevedersi, in ciascun turno di servizio, alcune unità munite di patente di guida ministeriale, individuate tra il personale del sesto livello.

 

Compatibilmente al grado di inidoneità, il personale non più abile alla condotta rimane comunque in forza alla sede portuale per impieghi legati all’esperienza acquisita.

 

SERVIZIO

 

Come da vigenti normative il personale dei distaccamenti portuali opera di norma all’interno del porto e, dove richiesto, nei limiti giurisdizionali delle locali autorità marittime; in tale ottica si utilizzerà, a seconda dell’intervento, il mezzo nautico più idoneo.

In merito, deve essere garantita la copertura alle strutture portuali, da parte del personale della sede, solamente in quei porti situati ad una distanza notevole dal più vicino distaccamento terrestre, con una partenza appositamente istituita. Tale mezzo, che comunque opererà solamente all’interno del porto, sarà costituito con il personale operativo della M.B.P. ed effettuerà( dovendo in via prioritaria essere garantito il soccorso in mare) un primo intervento in attesa di altri mezzi del comando. E’ evidente che la suddetta partenza non dovrà condizionare il normale svolgimento dell’attività portuale rimanendo fuori servizio durante l’attività addestrativa di navigazione. In tutti gli altri porti, interventi sulle strutture, verranno affrontati da partenze delle sedi terrestri.

Appare chiaro, che nell’eventualità dell’utilizzo di più mezzi, siano essi portuali o provenienti, in ausilio, da altri distaccamenti terrestri, occorrerà una fattiva collaborazione tra i responsabili per la gestione dell’intervento, pur mantenendo, comunque, la direzione delle operazioni di soccorso (in assenza di diretto superiore) il comandante dell’unità navale, che potrà farsi sostituire alla condotta da idoneo specialista..

Nel caso di fuori servizio della M.B.P. il personale di equipaggio affronterà eventuali interventi in mare imbarcandosi su altra unità idonea messa a disposizione dalla Capitaneria di Porto. Nel contempo, dovendo comunque essere operativo il distaccamento portuale, il personale rimarrà nella sede continuando a svolgere tutte le altre attività del settore comprese le manutenzioni.

Una nota particolare va fatta sugli attuali distaccamenti misti, che devono considerarsi come due distaccamenti autonomi, indipendenti l’uno dall’altro e dotati di proprio organico.

Infine, nei distaccamenti dove è prevista la seconda M.B.P. con il solo personale di condotta, verrà utilizzato, in caso d’intervento, un equipaggio proveniente da distaccamento terrestre. Detto personale dovrà essere preventivamente individuato da parte del comando tra gli operatori in possesso dei requisiti essenziali già descritti nei "CRITERI DI ASSUNZIONE". Periodicamente quindi gli stessi dovranno effettuare attività addestrativa e conoscitiva del mezzo nautico.

Tutto il personale in servizio nei porti soggetti a traffico periodico di materiali e/o sostanze radioattive dovrà essere (con apposito corso formativo) particolarmente addestrato per interventi in cui sussiste pericolo di contaminazione.

In via generale, premesso che ogni sede di servizio dovrà avere almeno due M.B.P. di cui una veloce e che l’assegnazione delle stesse dovrà essere fatta sentendo anche il personale sulle esigenze locali, si ritiene opportuno collocare a copertura delle coste tirreniche e adriatiche ( valutando la posizione di Sicilia e Sardegna ) alcune grosse unità, lungo la penisola per intervenire in ausilio alle sedi portuali impegnate nei grossi interventi. Tali unità, costruite sulla scia di grossi rimorchiatori, oltre a fornire grande quantità di acqua a lunga gittata, dovranno essere dotate di velocità tale, da consentirne l’impiego in poche ore.

SEDI DI SERVIZIO

 

Oltre ad ottemperare alle vigenti normative in materia di igiene, sicurezza, etc....etc... le sedi dovranno avere i requisiti di seguito elencati:

 

ADDESTRAMENTO E FORMAZIONE

Particolare attenzione deve essere prestata all’attività addestrativa e di formazione del personale sia per la scarsa frequenza degli interventi che per le maggiori difficoltà legate all’operare in mare; per tali motivi, oltre al normale addestramento comune ai vigili del fuoco, dovranno essere trattati anche i sottostanti argomenti:

Per quanto attinente la condotta dell’imbarcazione sarà cura del comandante, fare in modo che tutto il personale abilitato alla conduzione effettui addestramento di condotta almeno con cadenza mensile.

Nell’arco dell’anno solare dovranno essere effettuate almeno due navigazioni d’altura o lunga percorrenza di cui una notturna e due navigazioni mensili a piccola percorrenza di cui una notturna.

Sarà cura del capo sede, in collaborazione con il Ministero e il Comando Provinciale, organizzare i necessari corsi di formazione tra i quali:

 

Premesso che alfine di un miglior approfondimento delle proprie nozioni e quindi di una più attenta formazione professionale è bene che il personale operante nelle sedi portuali consegua un solo indirizzo di specializzazione(conduzione unità o conduzione motori), i relativi corsi di formazione dovranno avere durata trimestrale ed essere improntati su un’ampia e approfondita trattazione degli argomenti e rispettare un identico programma didattico, altamente professionale, a livello nazionale .

 

Detto personale, in assegnazione dai corsi, potrà essere impiegato alla condotta solamente dopo un’acquisita conoscenza tecnica dell’unità ottenuta dopo almeno dieci turni effettivi di servizio diurno.

 

 

CARICAMENTO

Gli attuali caricamenti delle M.B.P. vanno rivisti e razionalizzati aggiungendo nuove attrezzature o sostituendone alcune con altre più moderne e funzionali; a tal proposito di seguito si porta un esempio per le attrezzature principali da integrare secondo le esigenze locali.

In funzione del tipo e del dislocamento oltre alla dotazione standard antincendio, dovrà essere corredata di lancia termica tipo BROCO, autoprotettori in numero adeguato con bombole di riserva nonché autoprotettori a ciclo chiuso, tute antiacido e termoriflettenti, compressore di bordo con attacchi dislocati e relativa attrezzatura per travaso liquido schiumogeno da fusti, gruppo elettrogeno di potenza adeguata con erogazione di tensione 380V 3p+n C.A.,220V 2p C.A., 24/12 V C.C., carica batterie, impianto oleodinamico fisso con presa di forza da motori di bordo e relativi attacchi per utilizzatori dislocati in coperta, piccolo mezzo nautico (gommone) di ausilio e perlustramento, piccola gru (2 t.) per operazioni di coperta e trasbordo di materiale e piccole imbarcazioni ausiliarie, gruppo da taglio ossiacetilenico, barelle galleggianti per elitrasporto, pompe a immersione di vario tipo, paranchi di varia portata.

Ai fini della sicurezza dovrà essere previsto a bordo un kit di utensili e un piccolo piano di lavoro, nonché materiale di rispetto tipo filtri, cinghie, raccorderia, fusibili etc., per le emergenze in navigazione. Dovranno inoltre essere presenti dotazioni di salvataggio oltre che per il personale di bordo, anche per un certo numero di persone trasportate.

Nelle sedi portuali soggette al passaggio di materiale radioattivo prevedere la dotazione di tute anticontaminazione e strumenti di rilevamento.

Dovrà essere fornita oltre che del caricamento standard, anche di attrezzature idonee all’ambito di operatività del mezzo (salvagente, mezzo marinaio, barella galleggiante etc.).

Dovrà essere attrezzato con eventuali materiali di pronto imbarco non presenti a bordo per motivi di spazio o fragilità( termocamera, caschi con visione infrarosso, attacco per autoprotettore e interfono, versatori grandi quantità schiumogeno....... ) e di riserva esempio: bombole di riserva, estintori, cime, ancora di rispetto, schiumogeno etc.. .

VESTIARIO

 

Dovrà essere previsto un abbigliamento nautico completo, non da intervento, estivo ed invernale, comune per tutti i distaccamenti portuali, avente caratteristiche di vestibilità, galleggiabilità e protezione termica, conforme alle normative di sicurezza.

Divisa da intervento munita di autogonfiabile e cintura di sicurezza per elitrasporto.

Completo ginnico.

Tuta da lavoro.

Kit personale da cintura composto da: pinza multiuso, giravite, coltello nautico.

 

Ogni sede di servizio dovrà avere non meno di due caschi con visiera come meglio descritti al paragrafo "magazzino caricamenti" e dosimetri individuali per rilevamento radiometrico in quantità sufficiente per una squadra operativa .

 

PROMEMORIA

 

Iscrizione del personale specialista nella gente di mare - vigilanza nei porti - sigla internazionale per le MBP - materiale e attrezzature da imbarcare in caso di intervento con MBP fuori servizio.

 

Il coordinamento nazionale