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Roma 19 Aprile 2001

Comunicato stampa

 

Contratto Vigili del Fuoco Monopoli Aima Firma anche la RdB

 

Se come scrive l'ANSA nel comunicato 4800 del 19 aprile 2001 è vero che gli aumenti contrattuali per Vigili del Fuoco, Monopoli, Aima vanno dalle 600 mila lire ad oltre 1 milione al mese, firma anche la RdB.

Se è una "balla" o "na sola" per dirla alla romana, la RdB non firma ma chiede una smentita!

p. il coordinamento nazionale

Sergio Massinelli

 


Data: martedì 10 aprile 2001 Oggetto: PRESUMIBILMENTE... PRESUMIBILMENTE 
In data odierna si è tenuto l'incontro di conciliazione con il sottosegretario On. Schietroma. A breve seguirà comunicato dettagliato dell'esito dell'incontro. Innanzitutto ci preme comunicare i dati forniti dall'amministrazione riguardanti all'avvio del secondo corso AVP concorso a 184 posti. BADATE BENE a "PRESUMIBILMENTE". Questo sta ad indicare che le nostre previsioni erano giuste e che tuttavia i dati potrebbero essere cambiati/modificati. Nella riunione abbiamo sollevato anche il problema della partecipazione irrosoria al secondo corso ed abbiamo insistito sull'assunzione di tutti gli idonei. Come detto seguirà comunicato su tutte le argomentazioni che vanno dal dipartimento, aumenti economici, lavori particolarmente usuranti. Insomma abbiamo toccato tutti i punti della nostra nota del 30 marzo 2001 "tentativo di conciliazione preventivo alla dichiarazione di sciopero" La conciliazione non c'è stata perlomeno sui punti nodali riguardanti gli aspetti politici, su altri aspetti (amministrativi come art:24,34,malattie ecc.) c'è stata da parte dell'amministrazione la disponibilità a rivedere da subito i punti come da noi richiesto. Vedremo se è vero. Comunque la disponibilità dimostrata su questi aspetti non garantisce nulla per cui proclameremo sciopero.

 Il coordinamento


Roma, 14/03/2001 Cn n° 26

A TUTTI I COLLEGHI DEL SETTORE NAUTICO VV.F.

Cari Colleghi,

ci sembra opportuno in questo momento di grandi cambiamenti che stanno coinvolgendo il Corpo Nazionale, ricordare che vi sono palesi motivi di temere, anche nel settore nautico, qualche forma di ridimensionamento. Già il fatto che l’Amministrazione, con la complicità delle OO.SS. confederali, abbiano permesso che al personale addetto alla conduzione di mezzi navali, pur svolgendo una attività delicata e particolare, non venga dato il giusto riconoscimento economico, dovrebbe finalmente suscitare, tra gli addetti, la volontà di rivendicare un loro sacrosanto diritto.

D’altro canto, sono note a tutti le ultime vicende inerenti i colleghi sommozzatori, ai quali, con grande spregio per la loro dignità professionale, l’Amministrazione sta tentando di svilire il servizio, attraverso tagli indiscriminati a determinati nuclei, o mediante la modifica dell’orario di lavoro.

I sommozzatori, non si sono fatti cogliere impreparati da tutto questo, e come un tempo fecero gli elicotteristi, hanno tempestivamente organizzato assemblee nazionali, eleggendo una loro Commissione Tecnico, la quale ha redatto una piattaforma riorganizzativa del servizio, invitando le OO.SS. a farsene carico.

E’ estremamente importante che anche noi padroni marittimi e motoristi navali, organizziamo un incontro Nazionale, dove eleggere un gruppo di persone esperte che possano supportare, attraverso la rivendicazione sindacale, una riorganizzazione del servizio.

MA IL PRIMO PASSO DA COMPIERE E’ PARTECIPARE MASSICCIAMENTE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 23 marzo INDETTA DALLA RdB.

L’UNICO SINDACATO CHE HA TENTATO DI FARE CONFLUIRE TUTTI GLI SPECIALISTI IN UN UNICO SETTORE CONTRATTUALE (AEREONAVIGANTI)

L’UNICO SINDACATO CHE SI E’ SCHIERATO CONTRO LA MOBILITA’

SELVAGGIA DAI NUCLEI.

GLI UNICI CHE HANNO SOSTENUTO CHE CHI SVOLGE PARTICOLARI MANSIONI DEBBA ESSERE ANCHE GIUSTAMENTE REMUNERATO

LA RdB E’ STATA TEMPESTIVA NEL FORNIRE SUPPORTO AI COLLEGHI ELICOTTERISTI ED AI SOMMOZZATORI

NON FACCIAMOCI COGLIERE IMPREPARATI!!!

MANIFESTIAMO IL 23/03/2001 A ROMA PER riappropriarci deI Nostri DIRITTI.

 

p. Il Coordinamento RdB nautici

Massimo Marendon


 

Roma 28 Febbraio 2001

Com n18

L'incertezza regna sovrana

Non c'è ombra di dubbio: nella nostra amministrazione la mano destra non sa quello che fa la sinistra e viceversa. Per capirsi bene: c'è una forte contraddizione fra ciò che dice il Direttore Generale e quello che sostengono i responsabili del personale; il tutto condito da fragili certezze espresse dai responsabili del servizio tecnico.

In pratica, se non si è capito, qui le uniche cose certe sono le difficoltà che da sempre l'amministrazione incontra in momenti così importanti a cui non ha mai voluto trovare una soluzione. Dopo la riunione del 27 febbraio ’01 con gli A.V.P. a Castelnuovo di Porto, la RdB ha inviato la lettera che di seguito viene riportata, al Sottosegretario On. Schietroma e al Direttore Generale per denunciare le gravi condizioni a cui devono far fronte i nuovi vigili permanenti.

Al Sottosegretario On. Schietroma e al Direttore Generale Pref. Berardino

Oggetto: assegnazioni allievi V.P. 49° e 50° corso. Prot. n° 15-c03e

Con la presente la scrivente organizzazione sindacale esprime forti perplessità su come codesta Amministrazione intende agire nei confronti del personale V.P. di prossima assegnazione.

Innanzitutto evidenziamo che nell'affrontare determinate problematiche l'atteggiamento è uguale a quello degli anni passati rispetto alla qualità delle incertezze che l'Amministrazione riesce a trasmette ai corsisti i quali, in prossimità della fine della prima fase del corso, non hanno ancora risposte certe su come verrà effettuata la loro destinazione.

Oltre a questo si aggiunge l'incertezza se questi V.P. che con tutta probabilità verranno assegnati ai comandi, a meno che non si cambi ancora versione, troveranno una giusta e legittima collocazione sotto l'aspetto logistico visto che, essendo ancora allievi che devono finire il corso, spetta vitto ed alloggio.

Ci preoccupano inoltre per le paventate soluzioni, fra cui quelle di trovare sistemazioni in alberghi viciniori ai Comandi nei casi in cui questi non avrebbero la possibilità di accogliere gli allievi in questione, ci fanno intuire a quali disagi andranno incontro.

Come se non bastasse, ad aumentare lo stato di confusione e di incertezza è che a ridosso della conclusione della prima fase del corso non sono ancora chiarite le modalità dell'esame finale. Ancora più sconcertante, considerato che ancora non si conoscono i criteri, è l'ipotesi di una seconda valutazione che verrà fatta dai Dirigenti Provinciali alla fine dei due mesi di prova le quali andranno a integrare quelle precedenti per poi redigere le graduatorie finali

Inoltre per la RdB è assolutamente necessario togliere dalla circolare del 23 febbraio ’01 Prot. n° 51883 la parte che riguarda l'assegnazione degli specialisti nautici e dei sommozzatori. In particolare risulta essere privo di fondamento il dato riguardante le carenze di sommozzatori sul territorio nazionale che risulta essere per soli due nuclei mentre invece in tutti i nuclei c'è una carenza oggettiva di sommozzatori.

Va altresì considerato che questo personale alla fine dei due mesi per essere a tutti gli effetti considerato specialista deve superare il corso specifico che solitamente si svolge in sei mesi.

Pertanto se venisse applicato questo sistema di assegnazione, oltre a stravolgere le norme vigenti, creerebbe delle discriminazioni tra i partecipanti al corso e questo non è assolutamente un buon inizio.

Infine la scrivente rimane sempre in attesa di ricevere le risposte su una parte delle questioni sollevate con nostra nota del 7 febbraio ’01 prot. n° a 04.

Per uscire da questo stato di confusione bisogna sostenere e partecipare alla manifestazione

indetta dalla RdB per il 23 marzo 2001

p. il Coordinamento nazionale Lucio Molinari


Dopo i miliardi all'assicurazione ora regaliamo i soldi per il giubileo!!

La Direzione Generale ha convocato, con la massima urgenza, il giorno 11.12.2000, alle ore 16,30, la commissione dell'Opera Nazionale di Assistenza per il Personale del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, per illustrare una ipotesi di partecipazione alla giornata del giubileo 2000 dei vigili del fuoco previsto per il giorno 30.12.2000, che nessuno fino ad ora sapeva.

A questa giornata giubilare sono previste presenze di quattro unità per ogni comando corredate di stendardo, più una rappresentanza di vigili del fuoco volontari, una rappresentanza di volontari ausiliari di leva, un contingente di vigili permanenti attualmente presenti alle Scuole Centrali Antincendio, una rappresentanza di personale in quiescenza, più tutto il personale e i loro famigliari che si rendono disponibili a partecipare,

L'amministrazione però ha solo l'idea perché non ha fondi per organizzare una parata del genere ed allora ha trovato la soluzione: pagano i lavoratori con i soldi dell'ONA adducendo quale motivazione per ottenere il finanziamento la grande opportunità di immagine che avrebbe il corpo nazionale vigili del fuoco. (a carico loro? NO! A carico nostro)

Ovviamente CGIL, CISL e UIL hanno dato il loro assenso.

La RdB, nell'esprimere il proprio dissenso, dovuto principalmente al fatto che i fondi dell'Opera non possono e non devono essere come un salvadanaio a cui accedere per ogni evenienza bensì utilizzati nel rispetto della programmazione e di quanto deliberato dal consiglio e della commissione dell'ONA.

Ha inoltre ribadito che il personale del corpo, dovendo in ogni caso assicurare il soccorso tecnico urgente, si troverebbe insopportabilmente ridotto in quanto le unità di pellegrini da portare a Roma va a sommarsi alle assenze dovute alle ferie già programmate, eventuali malattie eccetera.

Ma non solo. A tutt'oggi l'amministrazione non ha predisposto alcuna programmazione di partenze e alloggiamenti presso alberghi. Al personale permanente istruttore delle scuole salteranno le ferie, stessa sorte agli allievi vigili permanenti e agli ausiliari, mentre si sapeva già che giorno 22 c.m. finivano i corsi VV:P. con rientro all'inizio dell'anno.

A questo punto ci chiediamo:

- Chi ha pagato il giubileo dei militari e delle rappresentanze di Stato?

- Se è vero che la chiesa cattolica non è una religione di Stato, perché vengono spesi i soldi di tutti i lavoratori?

Se il governo ci tiene tanto ad organizzarsi la propaganda elettorale a spese dei vigili del fuoco approfittando anche del Giubileo, lo faccia con i soldi dei Deputati, Senatori e Ministri.

Invece l'amministrazione potrebbe fare qualcosa di positivo per tutti i lavoratori del corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco provvedendo a reperire in finanziaria risorse sufficienti ad aumentare le retribuzioni tabellari di 500.000 al mese.

p. la RdB

Jiritano Antonio

 


roma 27 novembre 2000

CAPANNELLE!

"GIOCHI SPORCHI"

Lavoratori, come più volte denunciato dalla R.D.B., presso la SCUOLE CENTRALI avvengono sempre più frequentemente imbrogli che ledono i diritti di tutti. Dopo aver trattenuto con particolari motivazioni i C.R. di nuova assegnazione destinati ad altri comandi con il risultato di bloccare quelli in attesa di rientrare, il Comandante delle scuole ha ritenuto opportuno indire ed autorizzare solo per alcuni eletti un corso di salvamento a nuoto. La dimostrazione di tutto questo sta nel fatto che non tutti gli aventi diritto a partecipare al corso hanno avuto l’invito a presentarsi il giorno20/11/2000 data fissata per l’inizio dello stesso. Infatti alcuni di questi (non pochi rispetto ai 6 chiamati) non sono stati convocati perché istruttori nel corso da vigili permanente e pertanto inutilizzabili al momento. Tutto questo ci fa pensare che il corso non era indetto per tutti, bensì solamente per alcuni e che probabilmente ottenere il brevetto di salvamento a nuoto potrebbe facilitare la permanenza presso le Scuole come è accaduto per i C.R.

Forse non sarà proprio così ma, sicuramente c’è qualcosa sotto,anche perché come è possibile far partire un corso per 6 persone quando con gli stessi costi o di poco superiori lo si poteva fare per 20! E perché una persona è costretta a non partecipare ad un corso quando, la carenza del personale istruttore è problema dell’amministrazione? Lasciamo a voi ulteriori interrogativi.

Con l’occasione vogliamo ricordare a tutti i lavoratori quale importanza abbiano i corsi di formazione proprio alla luce dei nuovi passaggi di qualifica che verranno stabiliti dal contratto integrativo e come possa essere importante per ognuno di noi effettuarne uno.Pertanto ci rivolgiamo a tutti coloro che intendono far valere i propri diritti e non rimanere succubi di un potere clandestino

ADERISCI ALLA R.D.B. L’UNICO SINDACATO INDIPENDENTE.

IL COORDINAMENTO

REGIONALE LAZIO

 


Roma 30 Novembre 2000

cs n.27

Comunicato stampa

 

Santa Barbara altro che festa!

Per i vigili del fuoco una giornata di protesta!

 

I lavoratori dei vigili del fuoco chiedono al Presidente della Repubblica meno elogi e pretendono aumenti economici dignitosi e garanzie che riconoscano la loro attività particolarmente usurante

 

Nei giorni scorsi la RdB protezione civile del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha scritto al Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi che il prossimo 4 dicembre, celebrazione della festività di Santa Barbara patrona dei vigili del fuoco, si recherà alle Scuole Centrali Antincendi di Capannelle per testimoniare la gratitudine del paese per il contributo che il Corpo nazionale assicura in tutte le situazioni di emergenza.

Nella lettera aperta al Presidente la RdB evidenzia le gravi condizioni dei lavoratori dei vigili del fuoco, ai quali non viene riconosciuta una retribuzione adeguata come ai colleghi europei.

Sono costretti ad operare in condizioni particolarmente disagiate, per mancanza di personale o ad assistere a trasferimenti clientelari contrari ad ogni norma sulla trasparenza.

Da parte del governo non c'è una benché minima attenzione nella risoluzione di problematiche legate al riconoscimento di lavoro particolarmente usurante, agli infortuni e alle morti sul lavoro e a quelle causate da patologie non riconosciute come professionali.

Il Decreto Legislativo 300/99 relega i vigili del fuoco a manovali della protezione civile come ampiamente dimostrato nelle ultime calamità che si sono abbattute nel paese.

Per questi motivi

la RdB protezione civile ha indetto in occasione della festività di Santa Barbara una giornata di protesta in tutti i comandi provinciali dove verranno consegnate ai Prefetti lettere per il Presidente della Repubblica nelle quali si denuncia questa insostenibile e drammatica condizione dei lavoratori del Corpo Nazionale.

p/il coordinamento nazionale

Sergio Massinelli

 


Roma, 17 novembre 2000

Comunicato stampa

 

Vigili del Fuoco

 

La RdB Protezione Civile scrive al Presidente della Repubblica

Di seguito si riporta il testo integrale della lettera, inviata in data odierna al Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi, che il prossimo 4 dicembre in occasione della celebrazione della festività di Santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco, si recherà alle Scuole Centrali Antincendi di Capannelle per testimoniare la gratitudine del Paese per il contributo che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco assicura in tutte le situazioni di emergenza.

 

Il Corpo Nazionale che dovrebbe essere l'asse portante della protezione civile e quindi dipendere direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri è lasciato nel caos più completo.

Ai riconoscimenti e alle ricompense, i lavoratori dei vigili del fuoco preferiscono segni tangibili che gratifichino, sia normativamente che economicamente, l'attività "particolarmente usurante" di protezione civile che svolgono quotidianamente.

 

Al Presidente della Repubblica

Azeglio Ciampi

Ill.mo Presidente ,

 

la scrivente organizzazione sindacale è stata informata dal Direttore Generale dei Servizi Antincendio Pref. Berardino che il 4 dicembre p.v. lei presenzierà la celebrazione della festività di Santa Barbara presso le Scuole Centrali Antincendio.

Fa onore al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ricevere la sua visita e con questo atto lei dimostra una particolare sensibilità nei confronti dei Vigili del Fuoco che quotidianamente tutelano l’incolumità dei cittadini di tutto il territorio nazionale.

Come rappresentanti dei lavoratori del Corpo nazionale ci sentiamo in dovere di esporle le nostre preoccupazioni sul modo in cui vengono "trattati" queste donne e uomini ai quali lei viene ad esprimere la gratitudine del Paese per il servizio che svolgono.

Se da una parte i lavoratori del Corpo nazionale ricevono un grande consenso dalla popolazione, dall’altra hanno sempre ricevuto "schiaffi" sia dai precedenti Governi sia da questo attuale poiché le istituzioni, delle quali lei rappresenta la massima espressione, non hanno a tutt’oggi preso nella dovuta considerazione le vere necessità del servizio svolto dal Corpo nazionale.

Sta di fatto Signor Presidente che per soddisfare le richieste di soccorso ordinarie della popolazione e fronteggiare le numerose calamità naturali che si abbattono sul territorio nazionale, con una preoccupante costanza, sono in sott’organico di almeno 14.000 unità.

Nonostante i Vigili del Fuoco operino in condizioni di estrema pericolosità, fuori da ogni norma antinfortunistica, ogni anno ci sono tantissime vittime del "dovere" e altrettante morti causate da patologie non riconosciute come malattie professionali. Inoltre ci sono moltissimi casi di infortuni sugli interventi con la conseguenza che molti di questi lavoratori rimangono invalidi e per avere il riconoscimento dovuto passano addirittura anni.

Dobbiamo anche sottolinearle che le aspettative di vita dei vigili del fuoco dopo il collocamento in quiescenza sono molto ridotte rispetto alle medie nazionali. Mentre sono in aumento i casi di patologie dovute a esposizione all’amianto, a stress psicofisico, a disfunzioni cardiovascolari ed altro ancora, a questi lavoratori è stata elevata l’età pensionabile e non gli è stata riconosciuta la condizione di categoria che svolge attività particolarmente usurante.

Non solo Signor Presidente! Mentre in altre amministrazioni pubbliche, compreso l'Esercito, si cerca di limitare la mobilità a livello regionale, i lavoratori del Corpo nazionale, e in particolare gli operativi con brevetti di specialisti, subiscono spostamenti assurdi per effetto dei passaggi di qualifica. Tra costoro è legittima la speranza di rientrare nelle città di provenienza o almeno di essere avvicinati al proprio nucleo familiare, diritto sancito da precise norme, ma passano degli anni prima che questo si avveri.

A tutto quanto sopra descritto aggiungiamo che i Vigili del Fuoco italiani percepiscono uno stipendio inferiore a tutti quelli degli altri Stati dell’Unione Europea e tale disparità è un ulteriore "schiaffo" alla dignità di questi lavoratori che dedicano la loro vita alla tutela dell’incolumità di tutti i cittadini del territorio nazionale. Ma l'aspetto più dolente riguarda il fatto che non gli è consentito di reclamare un trattamento economico migliore attraverso il libero esercizio del diritto di sciopero nel rispetto delle leggi che lo regolano.

Per ultimo evidenziamo l'incoerente collocazione istituzionale del Corpo nella riforma dell'organizzazione di governo. Infatti la massima competenza sulla protezione civile viene affidata ad una Agenzia, mentre in realtà l'unico organismo di intervento reale e concreto è sempre e solo il Corpo nazionale, come si può accertare anche negli ultimi drammatici eventi, tutto il resto è pura immagine di propaganda.

In conclusione Signor Presidente i Vigili del Fuoco non amano le luci della ribalta, ma pretendono di essere considerati per quello che fanno.

p. Il Coordinamento Nazionale

Lucio Molinari


Roma 18 nov. 2000

Convocazione

Roma 29 novembre 2000 ore 9,15 via Appia nuova n. 96

 

Come riportato nel comunicato della Federazione del Pubblico impiego indirizzato alle strutture, di alcune settimane fa, anche noi come categoria abbiamo registrato un grande successo politico con la manifestazione del 13 ottobre scorso. Non possiamo dire la stessa cosa dello sciopero in quanto come è noto ce lo hanno boicottato, ma è anche altrettanto nota la reazione che c’è stata immediatamente, il giorno stesso della manifestazione, con la vivace e sonora iniziativa davanti al Ministero dell’Interno, che ha prodotto l’incontro del 16 ottobre con il Sottosegretario e che ha costretto l’amministrazione ad ammettere per iscritto di avere sbagliato. Segno evidente che, quando c’è determinazione da parte dei lavoratori, "la lotta paga".

 

Questo è stato possibile grazie all’impegno organizzativo di tutta la RdB protezione civile, dai coordinamenti provinciali al consiglio nazionale. Qualche "buco" sul quale dovremo ragionare per valutarne i motivi, c’è stato, ma nel complesso abbiamo veramente espresso un grande livello di impegno e di partecipazione che non si verificava da tempo e che ha portato in piazza molti volti nuovi.

 

La totale riuscita dell'iniziativa se è stato un punto di partenza notevole per la riorganizzazione dell'attività del Pubblico Impiego alla luce delle decisioni congressuali lo è stato anche per la nostra categoria che ha contribuito anche fisicamente all’iniziativa successiva del 14 novembre con l’occupazione dell’ARAN, che ha avuto come effetto immediato la sospensione delle trattative fra l’Agenzia e CGIL CISL UIL in ordine all’attribuzione dei distacchi e dei permessi sindacali, oltrechè l’impegno a modificare le modalità di rilevazione della rappresentatività sindacale nel pubblico impiego. Non solo, l’iniziativa ha evidenziato che la RdB non ci sta al preaccordo fatto fra confederali e governo che prevede un misero aumento economico nei rinnovi contrattuali del secondo biennio di 36.000 lire.

 

Adesso c’è la necessità sia per quanto riguarda il rinnovo contrattuale, sia per tutti i punti che di seguito elenchiamo e che saranno all’ordine del giorno nella riunione del Consiglio nazionale del 29 novembre di dare seguito a nuove iniziative tenendo ben presente che per l’anno prossimo, a novembre 2001 è previsto il rinnovo delle RSU, con tutti gli annessi e connessi che comporta questo importante appuntamento riguardo alla rappresentatività.

 

 

Ordine del giorno:

  • la finanziaria sulle risorse per il secondo biennio contrattuale e la RIA;
  • contratto integrativo, stato della situazione, la nostra proposta;
  • diritto di sciopero, legge 83/2000, servizi minimi essenziali;
  • decreto legislativo 300/99, collocazione del corpo nazionale in riferimento anche alle ultime calamità;
  • legge 246/2000, detta potenziamento del corpo nazionale, contenuti e scadenze;
  • lavoro particolarmente usurante, stato della situazione;
  • ONA, opera nazionale assistenza, la situazione alla luce dei recenti fatti accaduti in seno al consiglio di amministrazione;
  • mobilità del personale, concorsi e corsi;
  • Tavolo tecnico, mobilità in deroga a quella ordinaria;
  • Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nuova circolare dell’amministrazione;
  • specialisti, la proposta della RdB per i naviganti;
  • iniziative di lotta;
  • stato dell’arte dell’organizzazione, campagna adesioni, competenze territoriali, economiche ed altro.

Come si può notare gli argomenti sono tanti, ma riguardano un unico aspetto che è quello legato alle nostre pessime condizioni di lavoro con ripercussioni negative sul tenore di vita, quindi…Tattica – Strategia – Abnegazione - Forza.

 

Rispetto al penultimo punto all’ordine del giorno dovremo discutere come promuovere la giornata di lotta prevista per il 4 dicembre in tutte le sedi provinciali (vedi comunicato stampa della lettera al Presidente della Repubblica). Quindi fino da adesso i componenti del consiglio nazionale comincino ad attrezzarsi con le strutture provinciali di loro competenza per la piena riuscita dell’iniziativa.

 

A margine della riunione verranno distribuiti i TURNARI 2001 ed un CADEAU per tutte le strutture, quindi si confida nella presenza di tutti i componenti il consiglio nazionale e vista la corposità degli argomenti, nella massima puntualità.

Il coordinamento nazionale


Inizia il primo corso degli idonei al concorso a 184 posti La scuole richiedono 56 "istruttori"

Poi dicono che non c'è clientelismo nella mobilità

Lavoratori,

il 9 novembre la RdB assieme alle altre organizzazioni sindacali è stata convocata dal servizio tecnico centrale della direzione generale per essere informata dell'avvio del primo corso (13 novembre) degli idonei al concorso a 184 posti. Alla riunione era presente anche il comandante delle scuole centrali il quale ha relazionato sullo stato della situazione logistico- organizzativa per l'avvio del corso in previsione anche dell'inizio del corso per 1250 AVVA previsto per l'11 dicembre p.v..

Riguardo l'accoglimento dei corsisti, in particolare per la sede di Montelibretti dove gli allievi saranno ospitati per lezioni didattiche della durata di alcune settimane, sono emerse forti lacune sulla situazione logistica; basta dire per esempio che non ci sono servizi igienici idonei e che per la mensa gli allievi dovranno recarsi a Castelnuovo di Porto con tutte le difficoltà annesse e connesse.

Nella stessa riunione l'amministrazione ci ha informato che ha richiesto 56 istruttori professionali per le scuole fra i quali: istruttori impianti, istruttori punti fissi, istruttori nuoto, ed altri. In merito la RdB ha rilevato che nel Corpo nazionale non esiste questo tipo di istruttori professionali e che dietro queste presunte esigenze si nasconde una manovra clientelare per fare restare o fare rientrare alle scuole personale che per i passaggi di qualifica si trova attualmente in altre sedi.

A conferma di questo c'è la dichiarazione del comandante delle scuole Ing. Pacini, che nel corso della riunione ha dichiarato pubblicamente che intende scegliere personalmente i nominativi degli "eletti".

RdB ha sottolineato la contraddizione della richiesta visto che l'ing. Mazzini (dirigente del servizio tecnico centrale) ha confermato che l'organico è completo al 98% per tutto il territorio nazionale.

Dati alla mano non c'è carenza di personale alle SCA, anzi la presunta emergenza di organico è di gran lunga inferiore a quella dei comandi provinciali, in particolare di quelli che in questo momento sono impegnati nelle 24 ore a causa delle varie calamità.

Per queste ragioni la RdB ha richiesto con forza il rientro di tutto il personale fuori sede visto che tutti i comandi sono in emergenza. E' chiaro che l'amministrazione ha perso il controllo, e una parte determinante di questo peggioramento della situazione sono stati i precedenti e numerosi rischiaramenti effettuati per volontà politica piuttosto che per vere esigenze di personale.

Una gestione di questo tipo è indecente e i problemi che la RdB aveva denunciato emergono ora nella loro totale gravità. Rappresentiamo l'unica organizzazione sindacale che continua a opporsi a questo stato di cose, pertanto diamo indicazione a tutte le strutture provinciali, a tutti i lavoratori che hanno subito la mobilità selvaggia a causa di questi passaggi di qualifica e a quelli che la dovranno subire, di attivarsi presso i propri dirigenti affinché questi, a loro volta, si adoperino con l'amministrazione per fare rientrare coloro che sono stati assegnati in altre sedi e per non fare partire quelli che devono essere ancora assegnati.

La RdB rimane a disposizione dei lavoratori intenzionati a promuovere forti iniziative contro l'amministrazione anche in vista del nuovo sistema di passaggi di qualifica previsto dal contratto nazionale che deve essere ancora discusso.

Organizzati con la RdB l'unico sindacato

che agisce per i diritti dei lavoratori

p. Il Coordinamento nazionale

Sergio Massinelli


Roma 27 Sett. 2000

 Prot. n. 47-a 04

Al Direttore Generale

Pref. Francesco Berardino

All’Ispettore Generale Capo

Ing. Alberto D’Errico

 

Oggetto: Attività Vigilpro, commissione istituita con DDMM n.649/99 e n.1036/2000.

Questa organizzazione sindacale è venuta a conoscenza di una riunione tenutasi il 12 c. m. presso l'aula magna dell'Istituto Superiore Antincendio da parte di una fantomatica Commissione VIGILPRO, che a quanto pare è stata istituita con DD.MM. n.649/99 e n.1036/2000.

La RdB nel rilevare che non è stata mai informata ne dei decreti, ne dell'istituzione della commissione come prevede la normativa e come dovrebbe essere per mantenere corrette relazioni sindacali, chiede urgentemente di conoscere gli scopi e le attività deputate a tale commissione.

Si chiede inoltre di conoscere con urgenza i criteri adottati nell'individuazione sia dei componenti la commissione, sia dei referenti componenti la segreteria di collegamento regionale.

La scrivente RdB sottolinea come, in diverse altre occasioni a seguito di costituzione di commissioni o gruppi di lavoro, per una strana coincidenza la RdB non è stata mai informata.

Si resta in attesa di urgente sollecito riscontro.

 

p.il Coordinamento nazionale

Sergio Massinelli

 


Roma 27/07/2000

cn 27a04 

Incontro con il Ministro

Lavoratori,

giovedì 20 luglio una delegazione della RdB ha avuto l'atteso incontro con il ministro dell'Interno Bianco che in apertura di riunione si è detto dispiaciuto per non aver potuto incontrare prima la nostra organizzazione sindacale. Ha detto di ritenere questo primo incontro l'inizio di una collaborazione lunga e concreta, ed ha comunicato di avere nominato con delega per il Corpo nazionale, il sottosegretario Schietroma.

La RdB ha rimarcato che la normalizzazione dei rapporti sindacali era un atto dovuto, in quanto la nostra organizzazione è maggiormente rappresentativa, sia in categoria, sia nel settore del Pubblico Impiego.

Si è inoltre compiaciuta che finalmente, dopo tante richieste, si è giunti alla nomina di un sottosegretario con delega per il Corpo nazionale, insistendo sulla necessità di confrontarsi su argomenti fondamentali per il futuro del Corpo nazionale, e in particolare sull’applicazione del DL 300/99 e sulla legge di potenziamento del Corpo nazionale.

Abbiamo rilevato che la legge sul potenziamento approvata al Senato contiene alcuni elementi molto negativi: incrementa il precariato, discrimina le donne nel momento dell’assunzione e soprattutto, con la rafferma degli ausiliari, porta il Corpo nazionale verso una militarizzazione e favorirebbe nuove forme di clientelismo.

Si è manifestato al Ministro la gravità del suo mancato sostegno alla nostra proposta di assunzione a tempo indeterminato dei discontinui che esprimono una professionalità qualificata. Sempre in merito alle questioni legate all’applicazione della legge di potenziamento, abbiamo chiesto che sia istituito un tavolo di contrattazione.

Di seguito si è chiesto di conoscere la posizione del Ministro circa la riforma del suo dicastero, con particolare riferimento alla collocazione del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, rimarcando la nostra posizione che prevede una collocazione del Corpo nazionale al di fuori del Ministero dell’Interno, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Si è chiesta l’immediata apertura della trattativa sul contratto integrativo e insistito affinché intervenga presso il Ministero della Funzione Pubblica e quindi all'Aran per l'apertura delle trattative riguardanti la parte economica del secondo biennio del contratto, e al Ministero del Lavoro per il riconoscimento di categoria che svolge attività di lavoro particolarmente usurante.

Il Ministro ha sottolineato l'importanza che secondo lui ha avuto l'approvazione della legge sul Potenziamento e riguardo alla nostra richiesta di individuare dei criteri sulla rafferma, si è reso disponibile ad aprire un tavolo di contrattazione sull'applicazione di alcuni punti della legge. Sull’applicazione del DL 300/99, ha riferito l'intenzione di collocare il Corpo nazionale in uno dei quattro dipartimenti previsti, escludendo nello stesso tempo l'istituzione del cosiddetto comparto sicurezza.

Per quanto riguarda l'iter contrattuale, si è reso disponibile ad accelerarne i tempi, sulla contrattazione integrativa ci sarà a breve un primo incontro consultivo con l'amministrazione. Sul riconoscimento del lavoro particolarmente usurante si è dimostrato personalmente favorevole, al riguardo ci farà sapere più dettagliatamente la sua posizione, dopo un approfondimento di carattere tecnico.

La RdB ha preso atto del fatto che su alcune questioni c’è una concreta volontà del Ministro di accogliere le richieste presentate, rimane però determinata a mettere in campo tutte le forme di lotta possibili, per dare ai lavoratori e al paese una corretta riforma del Corpo nazionale, un reale potenziamento, un riconoscimento economico e professionale specifico alla categoria.

p. Il Coordinamento nazionale

Sergio Massinelli

 

 


Roma 22 Luglio 2000

Cs 22-a04-s05

Comunicato stampa

VIGILI DEL FUOCO

 Il Ministro dell'Interno incontra la RdB

 

Ieri, 20 luglio alle ore 18,30 presso il Viminale si è tenuto l'atteso incontro con il Ministro dell'Interno Enzo Bianco.

Il Ministro, prima di entrare nel merito della riunione, che è stata franca e cordiale, si è detto dispiaciuto per non avere incontrato prima la RdB ed ha auspicato l'inizio di una attiva e proficua collaborazione. Il Ministro ha anche annunciato che nella stessa giornata era stata affidata al Sottosegretario Schietroma la delega al Corpo nazionale VV.F., cosa che avrebbe consentito una interlocuzione politica continua sulle problematiche del corpo nazionale.

 La RdB prendendo atto con soddisfazione, della dichiarazione ha ritenuto riaperte le relazioni politiche senza le quali non sarebbe stato possibile affrontare con la necessaria serenità il confronto su argomenti fondamentali per il futuro del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, quali la legge sul potenziamento approvata al Senato il 19 luglio u.s. e la collocazione alla luce del decreto legislativo 300/99 sulla riforma dei Ministeri. Questioni sulle quali pure le posizioni sono rimaste diverse.

Sul potenziamento la RdB ha riaffermato le forti preoccupazioni nella parte della legge riguardanti la rafferma per il 35% dei vigili ausiliari di leva che in prima applicazione sarà del 70%, ciò di fatto tende a militarizzare il Corpo e preclude l'accesso alle donne, mentre non è stato presa in considerazione la nostra decennale richiesta di immissione in ruolo dei vigili discontinui che avrebbe alleviato in breve tempo la cronica carenza di personale.

Riguardo alla collocazione del Corpo nazionale, che il Ministro vede inserito in uno dei quattro dipartimenti del Ministero dell'Interno, la RdB ha fatto notare che in nessuno di questi dipartimenti sanciti dal d.lgs 300/99 è previsto il Corpo nazionale dei vigili del fuoco che, invece, essendo il perno della protezione civile, dovrebbe essere collocato alla diretta dipendenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri anziché del Ministero dell'Interno.

Forte è stata comunque la soddisfazione nell'apprendere che da parte del Ministro non c'è alcuna intenzione di formare il cosiddetto comparto sicurezza tanto caldeggiato da CISL e UIL quanto osteggiato dalla RdB.

Pur apprezzando la disponibilità del Ministro ad intervenire sugli altri argomenti che la RdB ha posto al centro della riunione, quali il riconoscimento ai fini pensionistici dell'attività particolarmente usurante della categoria, l'immediata apertura della trattativa integrativa, l'apertura della trattativa sulla parte economica del secondo biennio del contratto, conferma lo SCIOPERO DEL 25 LUGLIO, non avendo l'incontro soddisfatto la richiesta principale riguardante la collocazione del Corpo nazionale VV.F. nell'ambito del D.lgs. 300/99.

p/il coordinamento nazionale

Sergio Massinelli


Data: giovedì 13 luglio 2000  Oggetto: INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

 Si invia il testo della interrogazione parlamentare presentata alla camera il giono 7 luglio e al senato il 6 luglio, le interrogazioni fanno riferimento agli interventi dei vigili del fuoco in operazioni di ordine pubblico.

 Si precisa inoltre che sull'argomento è intervenuta anche la struttura di Firenze facendo analogo intervento presso il Sindaco con INTERROGAZIONE URGENTE fatta presentare da rappresentanti di RC e FI consiglieri comunali il 6 luglio scorso.

Interrogazione parlamentare:

al Ministro dell’Interno

al Presidente del Consiglio dei Ministri

 

Per sapere:- premesso che:

 

- in data 19 giugno 2000 il Comando vigili del fuoco di Firenze riceveva via fax la nota n.3527/00/a1/15 proveniente dal Comune di Firenze a firma del Comandante del Corpo di polizia municipale dott. Seniga avente per oggetto: immobile occupato abusivamente di proprietà comunale posto nella via Villamagna denominato "Mulino Guasti";

 

- il contenuto della nota riguardava la richiesta di intervento da parte dei vigili del fuoco, in qualità di polizia giudiziaria, per l’apertura del cancello principale in quanto rafforzato da materiale come biciclette, tappeti ecc… e chiuso dall’interno;

 

- la nota proseguiva informando che l’immobile era già stato occupato in precedenza e sgomberato in data 12 c.m. e il concentramento delle forze di polizia per l’esecuzione del nuovo sgombero era fissato alle ore 14,00 del pomeriggio in località p.zza Francia e in allegato c'era il decreto preventivo d’urgenza dell’A.G;

 

- l’allegato decreto di sequestro preventivo di urgenza – art. 321 cpp – datato 11 aprile 2000 n.6055/2000 RGNR mod.21 emesso dal Pubblico Ministero dott. Tommaso Coletta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze delegava per l’esecuzione U.P.G. la polizia municipale di Firenze;

 

- l’allegato era accompagnato da una nota esecutiva anch’essa datata 11 aprile 2000 firmata dal dottor Tommaso Coletta in qualità di Sostituto Procuratore della Repubblica e indirizzata alla polizia municipale di Firenze;

 

- la nota esecutiva dava atto a procedere alla polizia municipale di Firenze al sequestro preventivo di urgenza e alla identificazione ex art. 349 cpp delle persone già denunciate e quelle che avessero abusivamente occupato l’immobile successivamente;

 

- in data 19 giugno 2000 il Comando provinciale dei vigili del fuoco di Firenze alle ore 13,39 riceveva via fax una nota con protocollo in arrivo n. 1487 dalla Questura di Firenze a firma del dirigente della Digos dottor Benedetti;

 

- la nota richiedeva di mettere a disposizione personale e mezzo dotato di arnesi necessari dei vigili del fuoco per l’effettuazione di un sequestro preventivo di immobile da effettuarsi il giorno 21 giugno 2000, con concentramento previsto in piazza Baldinucci alle ore 7,00;

 

- la nota faceva riferimento ad una precorsa intesa telefonica con personale del Comando provinciale dei vigili del fuoco;

 

- il giorno 19 giugno 2000 alle ore 13,51 una squadra di vigili del fuoco della sede centrale di Firenze composta da 5 unità e con automezzo APS 100 targato VF 20110, veniva inviata all’appuntamento in piazza Francia per le operazioni del caso, la squadra rientrava alle ore 19,15 dello stesso giorno;

 

- il giorno 21 giugno 2000 alle ore 6,43 una squadra dei vigili del fuoco della sede centrale di Firenze composta da 5 unità e con automezzo APS targato VF 20110, veniva inviata in piazza Baldinucci per mettersi a disposizione degli agenti della Digos, ad operazione effettuata la squadra rientrava alle ore 8,45;

 

- i vigili del fuoco del Comando provinciale di Grosseto nei giorni scorsi sono stati ripresi dalle TV mentre partecipavano attivamente, al servizio della polizia di Stato, alle operazioni per sottrarre la figlia ai propri genitori, finendo per essere coinvolti nel coro di critiche che ha avvolto l’intero caso;

 

- sono sempre più frequenti passaggi televisivi in cui si vedono i vigili del fuoco impegnati al servizio di reparti militari e/o di polizia in operazioni di ordine pubblico, come abbattimento di porte per irruzioni in appartamenti di malavitosi, sgomberi, ricerca ordigni esplosivi, manifestazioni di protesta politiche e sindacali ecc.;

 

- la legislazione vigente stabilisce che i dipendenti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono a tutti gli effetti dipendenti civili dello Stato e in quanto tali sono agenti o di ufficiali di polizia giudiziaria esclusivamente nell'esercizio delle loro funzioni così come definite dalla legge -:

 

- se ritiene lecito ed opportuno distogliere intere squadre di vigili del fuoco dal servizio di soccorso urgente alla popolazione per impiegarle al servizio delle Questure, della Polizia Municipale o di altri organismi preposti ad attività per niente compatibili o affini alle competenze istituzionali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;

 

- se ritiene che questo genere di interventi siano da considerarsi tra quelli di protezione civile o di soccorso tecnico urgente;

 

- se reputa legittimo che la polizia municipale del comune di Firenze si avvalga di personale appartenente al Corpo nazionale dei vigili del fuoco per svolgere operazioni di polizia giudiziaria affidate alla stessa polizia municipale;

 

- se i comandanti dei vigili del fuoco di Firenze e di Grosseto sono stati messi a conoscenza dai rispettivi tecnici incaricati dei particolari tipi di intervento cui erano chiamati a svolgere i vigili del fuoco;

 

- se intendono adottare opportuni provvedimenti nei confronti dei responsabili che hanno disposto l'utilizzo di personale e mezzi dei vigili del fuoco per operazioni non di loro competenza distogliendo intere squadre dall'attività istituzionale di protezione civile ivi compreso il soccorso tecnico urgente alla popolazione.

 


Roma 11 Luglio 2000

cs n 19

Comunicato stampa

Vigili del Fuoco

La RdB denuncia il grave stato di abbandono da parte del governo nei confronti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco chiamato sempre più spesso ad assolvere compiti di manovalanza e di ordine pubblico

Gli incendi boschivi di questi giorni, come profeticamente aveva annunciato la RdB, ancora una volta hanno messo in ginocchio tutto il sistema di soccorso evidenziando le solite e gravi carenze soprattutto dovute ai vari conflitti di competenza oltre che alla penuria di uomini e mezzi.

Carenze aggravate dal DL.vo 300/99 che, invece di semplificare le operazioni di soccorso, ha aumentato il caos in quanto si sono ritrovati ad operare da una parte il corpo forestale che dipende dall’Agenzia per l’Ambiente, dall’altra parte le regioni sotto la direzione dell’Agenzia di Protezione civile e, dall’altra ancora, i volontari delle più svariate organizzazioni, il corpo nazionale, il quale dipende dal Ministero dell’Interno per l’attività di soccorso urgente ma per le attività di protezione civile dall’Agenzia di Protezione civile.

A parte che il Ministro Bianco ci dovrebbe spiegare la differenza fra soccorso urgente e soccorso di protezione civile, il punto è che in questo marasma, dove alla fine chi ci rimette è la popolazione, i vigili del fuoco sono chiamati ad assolvere interventi che li distolgono dai loro compiti, infatti sempre più spesso sono impegnati con il beneplacito dell’amministrazione e di sindacati compiacenti in operazioni che travalicano pericolosamente le competenze e i compiti del corpo nazionale.

La RdB si riferisce ai sempre più frequenti interventi che vedono i vigili del fuoco impegnati al servizio di reparti militari e/o di polizia in operazioni di ordine pubblico, come abbattimento di porte per irruzioni in appartamenti di malavitosi, sgomberi, ricerca ordigni esplosivi, manifestazioni di protesta politiche e sindacali ecc.

Per queste ragioni nei giorni scorsi la RdB ha fatto presentare da più Deputati e Senatori interrogazioni al Presidente del Consiglio e al Ministro dove oltre a ripetere che i dipendenti del corpo dei vigili del fuoco sono a tutti gli effetti dipendenti civili dello Stato e perché tali sono agenti o ufficiali di polizia giudiziaria esclusivamente nell'esercizio delle loro funzioni così come definite dalla legge. E se si ritiene lecito e opportuno distogliere intere squadre di vigili del fuoco dal servizio di soccorso urgente alla popolazione per impiegarle al servizio delle Questure, della Polizia Municipale o d’altri organismi preposti ad attività per niente compatibili o affini alle competenze istituzionali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Se intendono adottare opportuni provvedimenti nei confronti dei responsabili che hanno disposto l'utilizzo di personale e mezzi dei vigili del fuoco per operazioni non di loro competenza distogliendo intere squadre dall'attività istituzionale di protezione civile ivi compreso il soccorso tecnico urgente alla popolazione.

La RdB, nel ribadire che non si può fare una distinzione fra intervento di soccorso urgente e intervento di protezione civile, avanza la richiesta di riistituire il dipartimento della protezione civile alla diretta dipendenza della Presidenza del consiglio dei Ministri con all’interno del corpo nazionale dei vigili del fuoco che ne è l’essenza. Anche per queste ragioni la RdB si appresta a promuovere giornate di lotta.

p. il coordinamento nazionale

Massinelli Sergio

 


Roma 06 Luglio 2000

Cs.18

Comunicato stampa

Vigili del Fuoco

Vigili del fuoco allo sbando

 

La protesta legittima dei piloti del nucleo di Ciampino, sulla inadeguatezza numerica, organizzativa e addestrativa dei piloti e degli specialisti è un esempio di responsabilità poiché con tale gesto intendono esprimere che, se accadono certi tragici eventi come quello del 19/06/2000 in cui sono morti quattro vigili del fuoco e un volontario, qualcuno è responsabile. Inoltre chiedono una maggiore attenzione da parte del governo e dell’amministrazione verso un settore quale quello degli elicotteristi che non può essere lasciato allo sbando senza predisporre la giusta e specifica struttura organizzativa per prestare un efficiente servizio alla popolazione.

La RdB ribadisce la denuncia dello stato in cui ormai da anni si trova il settore aereo del Corpo e le croniche mancanze di organico, di mezzi aerei, di organizzazione del servizio e non ultima la condizione di lavoro in termini di sicurezza del volo.

In quanto alle polemiche sollevate dall’amministrazione attraverso gli organi di stampa nei confronti degli elicotteristi, non hanno alcun senso perché questa in data 26 giugno 2000 con una nota della RdB prot. n° 31 a04, era già stata messa al corrente dello stato d’animo dei piloti che esprimevano, con una decisione unanime, una " pausa di riflessione" per tutto il personale elicotterista con la temporanea sospensione dell’attività di volo e l’eventuale invio a visita medica straordinaria presso le strutture degli istituti di medicina legale dell’aeronautica Militare.

Se gli elicotteristi dei vigili del fuoco sono in queste drammatiche condizioni i vigili operativi di terra non stanno meglio. Lo dimostra che basta un incendio di pineta, seppur di una certa entità, a mandare in tilt l’organizzazione di soccorso dei vigili del fuoco di Roma. Questo vale anche per il resto del paese nelle cui sedi provinciali dei vigili del fuoco la RdB denuncia da anni una drammatica carenza di organico e la manza di norme chiare e specifiche sulla gestione delle emergenze per evitare inutili conflitti di competenza con altre istituzioni.

Questa situazione non verrà certo a migliorare con l’approvazione con il tanto decantato "Potenziamento del Corpo nazionale" approvato ieri alla Camera né con il tentativo di militarizzazione messo in atto dal governo che vede il Corpo nazionale utilizzato sempre più spesso in operazioni che non gli competono come quelle di ordine pubblico.

La RdB ribadisce con forza che il Corpo nazionale è l’asse portante della protezione civile e per questo chiede di essere inserito nel dipartimento di protezione civile alla diretta dipendenza della Presidenza del Consiglio.

Altrimenti poi, per il soccorso alla popolazione succede quello che succede.

p. Il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari

 


Roma 23 Giugno 2000

cn n.23

Il Consiglio nazionale RdB rilancia l’iniziativa

 

Il 22 giugno 2000 si è riunito per la prima volta, dopo la sua elezione al Congresso, il Consiglio nazionale RdB nella nuova composizione.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono stati molteplici ad iniziare da alcune considerazioni sulla grave disgrazia dove sono morti quattro vigili del fuoco e un volontario della protezione civile, verificatasi tre giorni prima, sull’apatia dimostrata dalla maggior parte della categoria anche in questa occasione, sulla forte tendenza al fatalismo e sulla discutibilità con cui sono state organizzate e gestite le esequie. Tutto questo provoca una profonda amarezza in coloro che continuano a credere, nonostante tutto, nella possibilità di riscatto dei lavoratori verso le condizioni di lavoro sempre più precarie e approssimative sia sul piano normativo che su quello del trattamento economico. Un’amarezza che ha stimolato i componenti del Consiglio nazionale a rilanciare l’intervento sindacale in categoria con nuove iniziative e proposte di lotta.

Il dibattito è poi entrato nel merito delle valutazioni sui lavori congressuali dell’organizzazione nel suo complesso e sulla nuova fase politica che si prospetta in collegamento con gli evidenti segnali di ripresa economica e sulle conseguenza che questa porta.

Gli effetti di questa ripresa economica li dovremmo vedere subito sul rinnovo dei contratti per il secondo biennio, cioè per il 2000/2001. Gli stanziamenti previsti dal governo sono del tutto insufficienti a coprire il tasso di inflazione in salita e non è accettabile la mediazione al ribasso che governo e confederazioni Cgil, Cisl e Uil si stanno apprestando a concertare nel documento di programmazione economica e finanziaria in corso di definizione. Non accettiamo mediazioni e questo significa che le richieste contrattuali che la RdB propone devono tenere conto del tasso di inflazione reale e della necessità di incrementare le retribuzioni con cifre che complessivamente dovranno aggirarsi intorno alle 500.000 mila lire mensili.

La mediazione non è accettabile perché sappiamo tutti che il governo ha già deciso di favorire alcune categorie forti con aumenti che arrivano fino a 1.500.000 lire mensili nel caso dei medici e con cifre vicine ai professori. Inoltre non possiamo accettare che il contratto del secondo biennio sia utilizzato per incrementare esclusivamente la parte di retribuzione che viene gestita a livello di contrattazione integrativa perché i meccanismi introdotti dall’ultimo contratto sono fortemente discriminatori e tendono a creare ulteriori divisioni tra i lavoratori. Anzi, il Consiglio nazionale ha sottolineato la necessità di chiedere l’avvio immediato delle trattative per il contratto integrativo che comprende la rimessa in discussione dell’ordinamento professionale e del sistema dei passaggi di qualifica o, come si dice ora, di collocazione nelle posizioni retributive.

Il Consiglio nazionale ha espresso preoccupazione e rabbia per il metodo con cui si sta procedendo all’approvazione della legge sul potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che con l’introduzione della rafferma per un anno di un terzo degli ausiliari di leva a metà stipendio fa fare un altro salto verso la precarietà e l’approssimazione delle condizioni di lavoro a tutta la categoria oltre che incrementare la diffusione del clientelismo e della corruzione a danno dei lavoratori onesti.

Per quanto riguarda il decreto legislativo 300/99 sulla riorganizzazione dell’amministrazione di governo, il Consiglio nazionale ha stigmatizzato il comportamento di totale chiusura del Ministro dell’Interno che fino ad oggi non ha saputo dare notizie e informazioni corrette a nessuna organizzazione sindacale di categoria e neanche ha espresso pubblicamente come intende procedere sulla ricollocazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nell’ambito della riforma che prevede anche la costituzione di un’Agenzia di protezione civile da cui il Corpo nazionale dei vigili del fuoco dovrebbe dipendere funzionalmente per quanto riguarda l’attività di protezione civile. Il Ministro dell’Interno non ha ancora risposto alla richiesta della RdB di chiarire come si distingue l’attività di protezione civile da quella del soccorso tecnico urgente alla luce della legge 225/92 sull’istituzione del servizio nazionale di protezione civile la quale attribuisce al Corpo nazionale dei vigili del fuoco la qualità di componente fondamentale della protezione civile.

Il Consiglio nazionale inoltre ha espresso seria preoccupazione per quella lunga serie di eventi che se considerati nel loro insieme conducono ad una ipotesi di Corpo nazionale al servizio di ogni altra amministrazione pubblica e privata con una funzione di manovalanza. Funzione che potrà essere imposta ai lavoratori se riescono a realizzare il disegno perverso del cosiddetto "comparto sicurezza" che comporta praticamente il ripristino di un ordine militaresco, fortemente gerarchizzato, dove o si eseguono gli ordini dei superiori oppure si viene puniti disciplinarmente. Cioè si verrebbe anche a creare una situazione ben peggiore di quella attuale sulla mobilità dovuta ai passaggi di qualifica che fino ad oggi è stata gestita con modi a dir poco schifosi dall’amministrazione.

Nel corso del dibattito è emersa con forza la necessità di riprendere l’iniziativa anche sulla rivendicazione del riconoscimento di categoria che svolge attività particolarmente usuranti dal momento che con il cambio di governo, a seguito del quale è stato sostituito il sottosegretario al Ministero del Lavoro, e della totale inerzia della nostra amministrazione, la situazione si è pressoché bloccata.

Oggetto di discussione è stato anche il recente incontro con la Cgil. Nel merito sono stati valutati gli effetti positivi e negativi sulla eventuale prosecuzione del dialogo. Tra preoccupazioni e diffidenze, che hanno ricadute anche a livello locale, ha prevalso la tendenza ad agire apertamente e in piena libertà, senza essere condizionati né subalterni, tantomeno a chi sputa sentenze e semina zizzania per paura di perdere consensi tra i lavoratori.

Il dibattito è proseguito sul progetto di riassetto dell’organizzazione interna alla RdB dopo il Congresso e la costituzione della RdB Pubblico Impiego. Il Consiglio nazionale ha approvato la proposta del Coordinamento nazionale che procederà a dare attuazione al riassetto organizzativo nel corso dell’estate per riprendere l’attività a pieno regime da settembre. In questo contesto il Consiglio nazionale ha espresso la necessità di incrementare il numero degli iscritti alla RdB dato che sono l’elemento determinante della rappresentatività e della agibilità del sindacato. Infatti un numero più alto di iscritti significa maggior peso nelle trattative, maggiore agibilità sindacale con permessi e distacchi e maggiori risorse economiche. Fanno piacere e sono ben accolte le manifestazioni di simpatia, però l’attività sindacale si realizza con fatti concreti e il numero degli iscritti è un fatto concreto.

Ovviamente il Consiglio nazionale non poteva esimersi dal definire un programma di lotta con l’obiettivo di affrontare la situazione controversa che abbiamo di fronte. Pertanto ha deciso di proclamare una prima azione di sciopero nazionale sui contratti, II biennio e contratto integrativo, e sulle altre questioni aperte; ha deciso di rafforzare lo sciopero con uno stato di agitazione diffuso e articolato sul territorio. Ha deciso di dare vita ad un fondo per il finanziamento dello sciopero della vigilanza. In questo modo cercheremo di convincere i colleghi ad astenersi in massa dai servizi di vigilanza senza subire perdite economiche. Ha deciso di promuovere azioni e iniziative a sostegno di una corretta informazione sulle funzioni e l’attività del Corpo nazionale.

Il Coordinamento nazionale

 


Roma 22 Giugno 2000

C n n° 22

RdB - CGIL: dialogo possibile?

Martedì scorso si sono incontrate una delegazione nazionale della RdB e una della Cgil, presso un locale del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Roma, per valutare se ci sono possibili spazi di dialogo sia sulle questioni di rilievo nazionale che su quelle a carattere locale.

Si è trattato di un primo incontro dove le delegazioni si sono scambiati i rispettivi punti di vista sulle questioni generali che riguardano l'attualità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

La delegazione RdB a caldo ha valutato positivamente la disponibilità della Cgil a confrontarsi senza alcuna pregiudiziale, tenuto anche conto dei vincoli che gli pone la politica unitaria con Cisl e Uil. Ovviamente, per quanto riguarda la RdB, la valutazione definitiva sarà decisa dal Consiglio nazionale che si riunirà tra pochi giorni e sarà il primo dopo il nostro congresso di marzo, anche se la disponibilità al confronto della Cgil sembra andare nel senso da noi auspicato nel recente comunicato del 7 giugno u.s.

Non sappiamo quali sono state le valutazioni della Cgil sull'incontro visto che oltre alle questioni considerate discutibili sono emerse posizioni differenti su come si pone un'organizzazione sindacale rispetto alle responsabilità sulle inefficienze del servizio in rapporto alla inviolabilità dei diritti dei lavoratori e sulla degenerazione del senso di solidarietà e unità sindacale tra lavoratori prodotto dall'attuale sistema dei passaggi di qualifica, dal ripristino dei servizi di vigilanza e dalla prospettata introduzione della rafferma di un anno a metà stipendio per un terzo degli ausiliari di leva.

Per ultimo, cosa che preoccupa tutte e due le organizzazioni sindacali, l'ulteriore degenerazione del tessuto sindacale che può produrre una cattiva applicazione del contratto nazionale integrativo.

Come è stato già detto il Consiglio nazionale discuterà e valuterà i diversi aspetti della questione, comunque questo incontro, se avrà seguito, potrebbe essere un punto di rilancio dell'intervento sindacale in categoria e potrebbe giovare molto a tutti i lavoratori. Certamente le strutture RdB nazionali e locali che hanno maturato un forte senso di identità non hanno nessuna remora a confrontarsi con la Cgil o con gli altri soggetti sindacali presenti in categoria.

p. Il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari

 


 

Interrogazione parlamentare fatta presentare dalla RdB al Senato della Repubblica nella seduta 863 del 20 giugno.

E alla Camera dei deputati nella seduta del 20 giugno come riportato dall’allegato B ai resoconti.

 

L’interrogazione fatta al Ministro Bianco riguarda l’utilizzo di personale vigili del fuoco alla sfilata del 4 giugno 2000 relativa alla festa della repubblica dove i vigili del fuoco dipendenti civili dello stato sono sfilati assieme ai militari delle forze armate (esercito, marina, aeronautica) e di polizia (carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza, ecc.).

 

 

 

Al Ministro dell’Interno.

 

 

Per sapere – premesso che:

alla sfilata del 4 giugno 2000, in occasione della festa della repubblica, sono stati schierati tredici automezzi dei vigili del fuoco con circa trenta unità lavorative;

….le organizzazioni sindacali di categoria denunciano da tempo fortissime carenze di organico, di automezzi e di attrezzature -:

se il personale e gli automezzi impiegati per la sfilata siano stati sottratti al servizio di soccorso tecnico urgente;

se per assolvere all’impegno della sfilata il personale sia stato obbligato ad un sovraccarico di lavoro oltre quello ordinario, straordinario e di turnazione;

se le eventuali ore di lavoro straordinario notturno e festivo prestate dal personale verranno retribuite regolarmente, oppure attingendo a fondi speciali che non siano risorse del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

 


Roma,16 giugno 2000

 Prot. n.28-a04

 

Al Direttore Generale

Pref. Francesco Berardino

 

Oggetto: mensa obbligatoria; applicazione D.Leg.vo 26 maggio 1997, n° 155.

Richiesta di incontro

 La scrivente organizzazione sindacale è fortemente contraria al fatto che su questa materia di notevole importanza, non sia stata avviata una vera contrattazione e che l’informazione sull’intenzione di sperimentare questo nuovo metodo di forniture di pasti sia stata data alla scrivente a ridosso dell’imminente promulgazione di una circolare.

Entrando nel merito la RdB è contraria all’applicazione del nuovo sistema di fornitura alimentare definita " a legame refrigerato" perché si vuole ancora una volta cambiare in peggio il modo di fornire i pasti al personale del Corpo nazionale.

Ricordando che l’introduzione delle ditte esterne, addette al confezionamento dei pasti nei comandi, è risultata, nella maggior parte dei casi, un fallimento totale sia per quanto riguarda la qualità dei pasti (vedi tutti i casi di intossicazione verificatisi in diverse sedi con gestioni esterne non ultimo il caso che è avvenuto pochi giorni fa alle S.C.A) sia per il funzionamento stesso delle mense poiché la particolarità del lavoro svolto dei vigili del fuoco non può avere quella metodicità nel frequentare la mensa come avviene in quelle aziendali.

Si sottolinea che in molte sedi dei vigili del fuoco ristrutturate e in quelle di nuova costruzione nell’arco degli ultimi anni sono state spese ingenti somme di denaro per adeguare i locali delle cucine e delle mense senza peraltro riscontrare un apprezzabile miglioramento della qualità del servizio in generale.

Ciò premesso, riteniamo che la sperimentazione prospettata su cinque Comandi per tutto il territorio sia insufficiente per avere un campione rappresentativo valido affinché vi sia una garanzia che le ditte concorrenti all’appalto, possano raggiungere anche le sedi di distaccamento locate in zone disagiate.

A questa primaria condizione se ne deve aggiungere un’altra e cioè che tale tipo di confezionamento dei pasti sia valido alle esigenze alimentari e nutritive del personale, quindi corrispondente alle nuove tabelle dietetiche redatte dal Servizio Sanitario del Corpo nazionale le quali peraltro non

 

risultano contenere schemi nutrizionali per personale posto a regime dietetico e se i pasti a legame refrigerato possono essere predisposti a questa necessità.

Va inoltre detto che questo nuovo sistema di forniture pasti implica una ulteriore spesa per le attrezzature idonee alla conservazione e al riscaldamento dei pasti per quegli uffici periferici che ne sono totalmente sprovvisti e naturalmente attrezzature per le sedi provviste in modo parziale.

In ultima analisi, questo nuovo progetto non tiene conto di eventuali forniture alimentari in casi di calamità. Per cui risulta essere pretestuosa la prospettiva di risparmio economico e anche di personale che in moltissimi casi, deve per forza di cose avviare al momento le procedure di preparazione dei pasti.

L’adeguamento obbligatorio dei locali adibiti a mensa e cucina come previsto dalla legge n° 155/97 è quanto mai necessario per garantire la massima tutela igienica alimentare al personale e soprattutto riteniamo urgente fare una più approfondita analisi sui costi di questa operazione per valutarne la funzionalità rispetto alle esigenze operative del corpo nazionale.

Questa ulteriore necessità di approfondimento è utile per valutare la possibilità di utilizzare le strutture esistenti e renderle funzionali alle esigenze del personale con apposite assunzioni, di addetti alla ristorazione, attraverso gli uffici di collocamento e bandi di concorso come peraltro è avvenuto per altre figure, che attraverso corsi di formazione potrebbero confezionare i pasti in modo più adeguato alle esigenze nutrizionali e dietetiche specifiche per il corpo nazionale dei vigili del fuoco. In questo modo non si utilizzerebbe più il personale operativo che comunque viene distolto dal soccorso. Addirittura si assiste ad imposizioni inaudite come sta avvenendo al comando di Ascoli Piceno dove il dirigente con ordine del giorno ha disposto un corso di igiene per prodotti alimentari ad 83 vigili del fuoco, in forma obbligatoria e per di più fuori dall’orario di lavoro.

Pertanto, si chiede un incontro e si rimane in attesa di un cortese cenno di riscontro.

p/il coordinamento nazionale

Lucio Molinari


C n n° 21

14 giugno 2000

La RdB incontra il nuovo Direttore Generale

Il giorno stesso del suo insediamento il nuovo Direttore Generale del Servizio Antincendio Pref. Francesco Berardino ha incontrato tutte le organizzazioni sindacali di categoria per avere un quadro più completo della situazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Dal breve incontro tenutosi il 12 giugno 2000 la delegazione RdB ha avuto la sensazione di avere di fronte un Dirigente Generale che ha trasmesso una certa consapevolezza sulle difficili problematiche che affliggono da anni il Corpo nazionale ed a volerle risolvere con un costante e proficuo dialogo con le organizzazioni sindacali.

Come primo punto la RdB ha fatto notare al nuovo Direttore Generale che il Ministro Bianco non ha mai voluto chiarire su come sarà collocato il Corpo nazionale in seno al Decreto Legislativo 300 del 30 luglio 1999 e nemmeno specificato quale è la differenza fra un intervento di protezione civile con uno di soccorso tecnico urgente e che a tutt’oggi regna una confusione sui ruoli e compiti a cui è chiamato a svolgere istituzionalmente il Corpo nazionale.

Inoltre la RdB ha sottolineato che questa mancanza di chiarezza è alimentata dal Ministro il quale, non avendo ancora nominato un Sottosegretario, chiude ogni spazio di dialogo politico sindacale ad alcune organizzazioni sindacali e ne privilegia altre rallentando ogni possibile sviluppo di confronto democratico. A questa totale assenza di punto di riferimento politico, abbiamo ribadito che la mancata nomina dell’Ispettore Generale Capo, il quale solo ai primi di luglio sarà nel pieno delle sue funzioni, non ha fatto altro che scompaginare ulteriormente la gestione tecnica degli uffici centrali e periferici.

Anche se la discussione è stata breve, abbiamo comunque messo a conoscenza il Direttore sulle gravi condizioni di salubrità e di igiene di alcuni uffici periferici e soprattutto sulla carenza di dispositivi di sicurezza del personale impegnato nei soccorsi e soprattutto dell’iniziativa della RdB sul riconoscimento di categoria che svolge una attività particolarmente usurante

Per ultimo ma non per questo meno importante, è stato posto all’attenzione del Direttore la grave situazione della gestione del personale, degli uffici centrali e periferici dei vigili del fuoco. In particolare abbiamo posto l’accento sulla mobilità in generale ma soprattutto per quella che riguarda gli specialisti i quali ancora ad oggi, sono fuori dalla sede del nucleo di appartenenza.

L’atteggiamento disponibile del nuovo Direttore Generale e la sua convinzione a raggiungere entro breve tempo dei risultati positivi può essere letto come un buon inizio e la RdB, avendogli evidenziato una serie di punti fondamentali i quali, se non da subito chiariti, peggiorerebbero notevolmente la grave situazione della categoria.

Ora dalle buone intenzioni espresse attendiamo i fatti.

p. Il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari

 


07-06-2000

Cn.20

Una condizione inaccettabile

Lavoratori,

la situazione politica e sindacale risulta essere di difficile lettura perché la confusione è fatta ad arte da chi vuole guadagnare spazi e poltrone sembra prevalere a discapito di chi invece vorrebbe vedere risolte le annose questioni che interessano la nostra categoria.

Nonostante sia passato molto tempo e versati fiumi di parole non è chiaro ancora quale sarà la collocazione del Corpo nazionale in base alla riforma dell’organizzazione di governo prevista dal Decreto legislativo del 30 luglio 1999 n° 300. L’unico dato certo è che molti lavoratori disinformati come sopra detto ad arte, si allontanano sempre di più dall’interessarsi delle proprie condizioni di lavoro e sulla futura collocazione del Corpo nazionale e non consapevoli delle devastanti conseguenze che subiremo se non vengono prese decisioni serie

Purtroppo questo disinteresse generale è funzionale a coloro i quali stanno lavorando nelle sale del palazzo all’insaputa di tutti con il risultato che alla fine risulterà già tutto deciso. La RdB si è prodigata a informare i lavoratori sulle intenzioni del governo di frantumare ancora di più il ruolo del Corpo nazionale ancora prima che uscisse il decreto sul riordino dei ministeri nel quale si ipotizzava di mantenerlo al servizio del Ministero dell’Interno e nello stesso tempo anche a disposizione delll’Agenzia della protezione civile.

Ma non solo. La RdB ha richiesto con insistenza a tutti i ministri che hanno coperto questa carica di responsabili del ministero dell’interno dei chiarimenti su come intendevano risolvere la questione , ma nessuno è stato capace di darci una risposta. Anche l’attuale ministro Bianco che sembra essere abile a tenersi la poltrona nonostante tutte quelle che combina si è dimostrato fino ad ora incapace di spiegarci quale è la differenza fra un intervento di soccorso urgente e uno di protezione civile; non è stato in grado di illuminarci su come intende risolvere il problema. Intanto aumenta la confusione.

Un altro punto è l’applicazione del contratto nazionale dopo la lenta e svilente conclusione di questa tornata contrattuale in cui è stato rinnovato il contratto per la parte economica 1998/1999 e per la parte normativa 1998/2001. Ogni commento sarebbe superfluo sugli aumenti che abbiamo avuto ma una riflessone va fatta sul contratto integrativo nazionale le cui trattative devono ancora iniziare. Tutto è ancora in alto mare e l’amministrazione non ha prodotto nemmeno una riga su come intende agire visto che ci si gioca una parte consistente di aumenti con le progressioni economiche finanziate dal fondo unico di amministrazione. La RdB sta elaborando una proposta per il contratto integrativo ed a giorni comunicheremo all’amministrazione la richiesta di apertura delle trattative. Per ultimo, ma non per questo meno importante, è l’apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale parte economica del biennio 2000/2001 la cui piattaforma rivendicativa è stata presentata dalla RdB all’Aran ancora il 31 dicembre 1999.

Ancora fermo il progetto di legge sul potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, attualmente in discussione nella I Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati, che non potenzia affatto il Corpo. Infatti, prevede solo un incremento di organico complessivo di 715 unità mediante concorsi pubblici e l’aumento esponenziale del numero dei vigili del fuoco volontari. Vi sono altri punti, ma l’elemento centrale della legge è la sostituzione della maggior parte dei distaccamenti permanenti con quelli dei volontari. Infatti se per ridurre la spesa pubblica non possono tagliare i vigili del fuoco, li trasformano in volontari per pagarli la metà.

Questi sono gli aspetti più importanti sui quali la categoria deve prestare la massima attenzione e non sono certamente gli unici. Ma sono invece quelli che determinano il futuro e soprattutto quale sarà il ruolo del Corpo nazionale. La RdB continuerà l’attività di informazione ai lavoratori sin qui svolta intensificandola con assemblee su tutto il territorio affinché vi si a una presa di coscienza più realistica possibile. Su questi argomenti la RdB è disponibile a confrontarsi seriamente con le altre organizzazioni sindacali che abbiano ancora interesse a risolvere i veri problemi dei lavoratori del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

p. Il Coordinamento nazionale Lucio Molinari

 


C.s. n° 15

02/06/2000

Comunicato stampa

Ancora interrogazioni parlamentari al Ministro Bianco (licenziamolo)

In riferimento alle problematiche sollevate dalla RdB protezione civile del Corpo nazionale vigili del fuoco, riguardanti il comportamento del Ministero dell’Interno sull’utilizzo dei vigili del fuoco in determinati interventi tipo disinfestazioni e monitoraggi ambientali, altri Senatori hanno presentato interrogazioni parlamentari.

Come riportato dalla 839a e 840a seduta al Senato del 24 maggio i Senatori Manfredi e Rizzi hanno presentato interrogazione parlamentare al Ministro Bianco.

Non si capisce questo genio della politica che oltre a tenere un comportamento antisindacale e discriminatorio (continua a tenere incontri segreti con i sindacati di comodo), non riesce o non vuole dare risposte alla RdB e rimane incollato su una poltrona di un Ministero di così vitale importanza.

Sta di fatto che l’onorevole Bianco non ha ancora chiarito la collocazione del Corpo nazionale dei vigili del fuoco in funzione del D.Lvo 300/99 tanto è che secondo lui i vigili del fuoco non sono la protezione civile.

D’altronde cosa c’è da aspettarsi da chi è stato definito " un fenomeno politico, una storia grottesca e pericolosa del baraccone italiano". Però resta lì, nessuno lo smuove.

Intanto i lavoratori dei vigili del fuoco si devono arrabattare tutti i giorni per sopperire alla mancanza di indirizzi e competenze che hanno una ricaduta in negativo sulla garanzia del soccorso alla popolazione.

Il Ministro Bianco andrebbe immediatamente licenziato per giusta causa.

 

p. Il coordinamento nazionale

Sergio Massinelli

 


Oggetto: Graduatoria mobilità Cr e Cs

 Data: venerdì 2 giugno 2000 10.45

 La movimentazione non è dato sapere con certezza quando avverrà, su questo si rimanda a quanto riportato nei comunicati precedenti e cioè che per i Capo Reparto  i trasferimenti dovrebbero avvenire prima delle ferie estive quelle dei Capo squadra dopo il concorso con qualifica decorrenza 1/1/2000 in pratica, forse in autunno. Si ribadisce quanto affermato e cioè che con queste notizie frammentarie, senza certezze, date con il contagocce dall'amministrazione in combutta con i sindacati concertativi servono solo a speculare sui lavoratori, che lontano dalle loro famiglie attendono giorni, mesi, anni che giunga la notizia per il loro trasferimento, rendendoli succubi del clientelismo e schiavi della situazione. 

Ma quando si renderanno conto di quanto e come sono presi in giro!?

 In merito a questo si informa anche che le graduatorie non sono riferite agli specialisti, queste le devono, dicono loro, ancora approntare. E sempre sul fatto speculativo si informa che l'amministrazione tanto per tenere i lavoratori appesi al l'AMO ci ha comunicato in questi giorni che: " i bandi dei concorsi per CR e CS decorrenza 1 gennaio 2000 sono in via di registrazione; gli stessi saranno diramati a tutti i comandi provinciali insieme alle rispettive circolari non appena saranno definiti i posti disponibili per ogni singola sede di servizio, a seguito delle procedure di mobilità in corso."

Il coordinamento nazionale

NON ABBOCCATE ALL'AMO ADERITE E FATE ADERIRE ALLA R.d.B.

leggi qui le graduatorie mobilità capo reparto

leggi qui le graduatorie mobilità capo squadra

 


Roma, 24 maggio. 00

C.s. n° 14

Comunicato stampa

Presentate dalla RdB interrogazioni parlamentari al Ministro Bianco

 

Visto che l’onorevole Bianco, non rispecchia il cognome che porta e si ostina a non rispondere alla rinnovata richiesta di incontro la RdB protezione civile del Corpo nazionale dei vigili del fuoco gli ha presentato alcune interrogazioni parlamentari.

Come risulta all’allegato B ai resoconti degli Atti Parlamentari della seduta del 23 maggio della Camera dei Deputati, e dalla 838a seduta del 23 maggio al Senato, l’onorevole Cento e il Senatore Russo Spena hanno presentato interrogazioni oltre che al Ministro dell’Interno anche ai Ministri della Sanità e dell’Ambiente su episodi che hanno visto l’impiego di lavoratori dei vigili del fuoco.

In particolare si fa riferimento a notizie riportate dagli organi di stampa, e riguardanti fatti accaduti sul territorio nazionale e più specificatamente a Bologna e Firenze, dove per rimuovere nidi di api, vespe, calabroni, sono stati fatti intervenire impropriamente i vigili del fuoco. Così come è accaduto a Siracusa dove, sempre i vigili del fuoco, sono stati distolti dai compiti di istituto per un monitoraggio ambientale risultato in pratica una ricerca olfattiva di PUZZO NAUSEABONDO.

Vedremo se dopo queste interrogazioni il ministro troverà il tempo di rispondere e spiegare cosa c’entrano i vigili del fuoco con le api e i calabroni che, come apparso su articoli del Corriere della Sera e della Nazione sono chiamati in prima fila a svolgere questi tipi di intervento.

Non solo, dovrà spiegare a deputati e senatori il progetto riguardante la questione ancora aperta dell’Agenzia della protezione civile e sulla collocazione istituzionale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Una problema quello della riforma legata al Decreto leg.vo 300/99 che invece di essere discussa con tutte le organizzazioni sindacali, e non solo con quelle che assecondano l’onorevole Bianco, si sta segretamente mettendo a punto nelle stanze del Ministero dell’Interno.

La RdB è curiosa di sapere con quali "toni" il Ministro risponderà alle interrogazioni parlamentari su contenuti che tendono a chiarire la differenza, se esiste, fra la protezione civile e i vigili del fuoco che prestano il servizio di soccorso tecnico urgente.

Questioni che non riguardano solo i lavoratori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ma tutti i cittadini.

p. Il Coordinamento nazionale

Sergio Massinelli

 

leggi i testi delle interrogazioni: Siracusa , Vespe


Roma 23/05/2000

Cn n19 a05 

S. A. F.: non lavoriamo solo per la gloria

Mobilità e corsi: ??????

Assunzioni: ????????

Lavoratori,

è proprio il caso di dirlo di non farsi delle illusioni. L’amministrazione, quando si parla della nuova struttura organizzativa del SAF, non vuole sentire nominare la parola "specializzazioni". Infatti nella riunione di oggi quando, la RdB ha proposto all’amministrazione di considerare gli operatori SAF alla stregua degli altri specialisti ha fatto finta di non sentire. Ha tenuto a precisare che non si tratta di specializzazioni per nessuno, ma di semplice acquisizione a più livelli di tecniche per migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori.

Nonostante questo però l’amministrazione pretende l’applicazione rigida delle metodologie SAF, a cui tutti i vigili devono, nel tempo, raggiungere un livello formativo nella suddetta specialità tale da assicurare un servizio decente in caso di necessità.

Nulla da dire sull’intenzione di aumentare la conoscenza di certe metodiche di autotutela e di soccorso SAF ma questa nuova attività, a cui tutto il personale deve accedere e non solo ai livelli di base, non è come andare a fare la vigilanza. E’ sicuramente molto rischiosa e guarda un po’ senza remunerazione specifica, visto che tanto personale sarà verricellato o sottoposto a lavoro in sospensione anche in ambiti industriali e civili.

Per chi vuole accedere ai livelli più alti di specializzazione, è istituita una griglia di valutazione sull’idoneità sanitaria, tant’è che sul libretto sanitario di rischio sono previste nuove tabelle sanitarie.

Quindi l’amministrazione con la nuova circolare ritiene che quei comandi in cui attualmente prestano servizio dei SAF non in linea con i criteri dovranno riqualificarsi attraverso corsi di standardizzazione in linea con i criteri "moderni" previsti con esame e verifica dei discenti.

Questi sono i punti neri di una bozza di circolare discussa oggi dalla RdB con l’amministrazione e che non da nessuna garanzia per un minimo riconoscimento economico ma aumenta ancora di più il carico di lavoro e i rischi di infortunio dei lavoratori del Corpo nazionale .

Ma non solo. In base al nuovo contratto tutto il personale che non fa parte del settore aereo navigante, non è considerato specialista. E questo ha una ricaduta sui lavoratori, perché l’amministrazione, come è già successo, lo utilizzerà come specialista quando gli serve e poi, come nel caso delle ultime mobilità, se ne frega della sua specificità.

La RdB ha chiesto una maggiore informazione da parte dell’amministrazione con le sedi periferiche per quanto attiene le esperienze dei vari comandi, l’evoluzione dei materiali, e modalità addestrative che consentano il mantenimento degli elevati standard di sicurezza degli operatori.

La RdB ha sostenuto che se l’amministrazione vuole dare un servizio ai cittadini non deve lesinare sui costi ed inoltre gli operatori devono avere un riscontro economico degno dell’attività che svolge.

A margine della riunione abbiamo chiesto informazioni sulla mobilità, sui corsi a Cr e CS e sui tempi di assunzione del concorso a 184 posti. Per quanto riguarda la mobilità quella dei CR che doveva avvenire prima delle ferie estive al momento non è dato sapere la data in quanto sono ancora in elaborazione i dati delle domande. Quella dei CS dovrebbe avvenire successivamente e probabilmente, se tutto va bene, ad ottobre dopo il concorso e conseguente corso decorrenza 1/1/2000.

Per le assunzioni, queste avverranno con ogni probabilità ad ottobre se le strutture saranno pronte per la recettività. E’ prevista una assunzione di circa seicento unità. Dopo c’è il buio completo nel senso che l’amministrazione non è per ora in grado di affermare se ci sono fondi sufficienti per assumere altri idonei.

Tutti chiedono soldi e noi ?

p. Il Coordinamento nazionale Lucio Molinari


Roma 9 Maggio 2000

Cn. 17

La RdB rinnova la richiesta d’incontro al Ministro Bianco

 

Si riporta per esteso il testo della lettera.

 

Al Ministro dell’Interno

On. Enzo Bianco

 

Oggetto: Protezione civile e Vigili del Fuoco.

 

On. Ministro,

passata la crisi di governo, torniamo a rinnovare la nostra richiesta d’incontro, con lei personalmente, come ha già fatto con altri sindacati, poiché è ancora tutta aperta la questione dell’Agenzia della protezione civile e della collocazione istituzionale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Lo sappiamo che nelle stanze del Ministero dell’Interno si sta segretamente mettendo a punto un progetto in tal senso, ma è proprio per questo che la RdB l’accusa di non essere democratico, di non rispettare la tanto dichiarata trasparenza e imparzialità della Pubblica Amministrazione. Lei sa bene che il progetto di riforma dovrebbe essere discusso con tutte le organizzazioni sindacali e non solo con quelle che l’assecondano, e sa anche che non è mai stata convocata la Conferenza prevista dal vigente CCNL del comparto aziende dove l’Amministrazione dovrebbe esporre in anticipo ogni progetto di riforma o di modificazione del rapporto e delle condizioni di lavoro.

Cogliamo l’occasione per sottoporre alla sua attenzione un articolo comparso sul quotidiano "Corriere della Sera" di venerdì 5 maggio 2000, a pagina 15, dal titolo "A Bologna e Firenze centro invaso dalle api" dove risulta in maniera evidente che i vigili del fuoco sono chiamati in prima fila in questo tipo di interventi. Le chiediamo: cosa c’entrano i vigili del fuoco con le api e i calabroni visto che non sono la protezione civile? Questo genere di interventi lei li annovera tra quelli di soccorso tecnico urgente o tra quelli di protezione civile?

Faremo in modo di farle arrivare queste domande anche in sede parlamentare, sotto forma di interrogazione o di interpellanza, anche per sapere se lei è al corrente del fatto che i vigili del fuoco fanno migliaia di interventi di questo genere senza avere la minima formazione e informazione e in molti casi senza neanche gli strumenti e gli indumenti necessari e che in alcuni casi gli strumenti (veleni compresi) e gli indumenti sono stati acquistati utilizzando fondi sottratti da altri capitoli di spesa.

Nel predisporre la sua riforma tenga presente anche questi elementi e il fatto che api, calabroni, acqua, fuoco, incidenti stradali, crolli, disastri in genere e terremoti, non tengono in alcuna considerazione gli agenti e gli ufficiali di polizia giudiziaria. Le diciamo questo perché pensiamo che tutta la manfrina sulla polizia giudiziaria, sulla disciplina e sul comparto sia gestita ad arte per confondere coloro che nel frattempo vengono mandati allo sbaraglio, vengono usati come manovali in ogni circostanza, come nel caso dell’articolo citato che le alleghiamo riprodotto in un nostro comunicato.

Mentre decide la data per ricevere una nostra delegazione, auspichiamo che si degni di rispondere alle domande poste anche perché le consideriamo questioni concrete e importanti e non futili polemiche.

Distinti saluti

Roma 8 maggio ’00

p. Il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari

 


C.s. n° 6

Roma 29 Marzo 2000

Comunicato stampa

Il ministro Bianco sempre più latitante

Vigili del fuoco senza i soldi del

contratto scioperano il 30 marzo

 

Il Ministro dell’Interno, oltre a non volere incontrare la delegazione della RdB che gli ha posto una serie di interrogazioni riguardo le problematiche che affliggono il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha dato indicazioni sbagliate alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che stanno ritardando la chiusura del contratto di categoria.

Già l’adeguamento salariale previsto dal contratto è molto scarso, e questo ulteriore ritardo penalizza una categoria di lavoratori che, pur svolgendo dignitosamente il proprio lavoro, subisce ritardi nel pagamento delle competenze accessorie che vanno oltre i sei mesi.

L’atteggiamento del Ministro Bianco è inoltre antidemocratico perché non rispetta le più elementari regole delle relazioni sindacali e tenta di mettere il bavaglio ad una organizzazione rappresentativa come la RdB.

Con questo comportamento dimostra di non essere in grado di rispondere alle nostre interrogazioni circa la nuova organizzazione di governo con particolare riferimento al ruolo dell’Agenzia di Protezione civile e sulla dipendenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Con lo sciopero di domani giorno 30 marzo ’00 la RdB continuerà su tutto il territorio nazionale, l’iniziativa di fare emergere il vero volto di questo Ministro e inviterà i cittadini a non votare nelle prossime elezioni regionali per l’organizzazione politica del Ministro Bianco.

 

A partire da domani la RdB programmerà ulteriori iniziative di lotta

contro il Ministro Bianco che coinvolgeranno i lavoratori di tutte

le sedi di lavoro del territorio nazionale.

p. il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari

clicca qui per un'altro documento sul ministro Bianco


Oggetto: I: PROTESTA CONTRO IL MINISTRO BASSANINI

Data: venerdì 24 marzo 2000 16.41

ATTENZIONE ATTENZIONE:

Si invita tutti i lavoratori dei vigili del fuoco, le strutture RdB vvf, le RSU vvf in indirizzo ad inviare protesta al Ministro Bassanini e di solidarizzare con i lavoratori del comparto stato della RdB in sciopero della fame da 4 giorni davanti al Ministero della funzione pubblica. Il MINISTRO a tolto la rappresentatività alla RdB statali, leggere il comunicato di seguito riportato ed inviare la protesta all'indirizzo e-mail riportato alla fine del comunicato.

GIU' LE MANI DALLA DEMOCRAZIA NEI POSTI DI LAVORO !!!!!!!!!!!!!!!!!!

TUTTE LE FEDERAZIONI, TUTTE LE STRUTTURE RdB-STATALI, TUTTI I LAVORATORI CHE CREDONO NELLA NECESSITA' DELL'ESISTENZA DI VOCI ALTERNATIVE DEVONO IMPEGNARSI A SOSTENERE LA FONDAMENTALE INIZIATIVA CONTRO L'ATTACCO DEL GOVERNO SULLA RAPPRESENTATIVITA' NEL COMPARTO MINISTERI, RIMETTENDO AL CENTRO DEL DIBATTITO LA QUESTIONE DELLA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO AI LAVORATORI NON ISCRITTI E SIMPATIZZANTI CHIEDIAMO QUINDI OGGI UN ATTO DI FIDUCIA, ISCRIZIONI IN MASSA ALLA RdB OGGI DIMOSTREREBBERO, SE CE NE FOSSE ANCORA BISOGNO, LA VITALITA' DELLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE. ALLE STRUTTURE, OLTRE ALLO SVILUPPO DI UNA CAMPAGNA DI ADESIONE MASSICCIA, SIA NEI POSTI DI LAVORO DOVE SIAMO PRESENTI CHE ANDANDO NEI POSTI DI LAVORO DOVE ANCORA NON ESISTONO STRUTTURE, CHIEDIAMO LA MASSIMA MOBILITAZIONE E ALLA FANTASIA NELLE INIZIATIVE DI PROTESTA LOCALI A SOSTEGNO DELLA MOBILITAZIONE NAZIONALE. SONO AUSPICATE INIZIATIVE DI MASSA, FIRME SOTTO PETIZIONI, COINVOLGIMENTO DELLE RSU E DEI SINGOLI DELEGATI, PROTESTE AI FAX E ALLE E-MAIL DELLA FUNZIONE PUBBLICA:

FAX MINISTRO 06 68997433 - 06 68997210 - 06 68997242

E-MAIL MINISTRO: fbassanini@pcm.g-net.it   bassanini@palazzochigi.it

 

E' UNA BATTAGLIA PER LA DEMOCRAZIA CHE DOBBIAMO VINCERE


Roma 17/03/2000

Mobilità:

per casi particolari: un ritorno al...... passato ! specialisti: la volta buona?

Passaggi di qualifica: quando, quando, quando...

 

In data 14.03.00 la RdB ha avuto un incontro con l’amministrazione riguardo l’eventuale accordo di mobilità in deroga agli ordinari criteri attualmente vigenti che furono, è bene ricordarlo, sottoscritti da tutte le organizzazioni sindacali tranne la nostra. Questa novità a detta dello stesso direttore generale è dovuta all’esigenza di soddisfare alle richieste che si sono accumulate in presenza sia dei passaggi di qualifica sia delle assegnazioni dei vigili permanenti. Questa deroga quindi è riferita a particolari, eccezionali e gravissime situazioni in cui si trova il personale o i propri familiari. Da non confondere però con i casi riconosciuti dalla legge 104/92 i cui criteri di applicazione rimangono gli stessi.

Entrando nel merito della riunione riguardante l’accordo sulla mobilità di tutto il personale in deroga ai criteri ordinari, il direttore ci ha prospettato l’idea di istituire un apposito tavolo tecnico composto da rappresentanti dell’amministrazione e dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

La RdB ha rilevato che in pratica si vuole riesumare la vecchia commissione casi particolari che è stata negli anni passati oggetto di gravi forme discriminatorie e fonte di clientelismo e che pertanto è contraria all’istituzione di questa commissione tecnica.

E’ stato sottolineato ancora una volta dalla RdB che il personale in certi casi è costretto a usare questi mezzi perché non c’è mai stato un aumento dell’organico tale da permettere a tutti di rimanere nella propria sede di appartenenza. E soprattutto con l’istituzione di questo "tavolo" non si risolverà niente, anzi, sarà ulteriore fonte discriminante e di confusione.

Infatti è innegabile lo stretto legame con la mobilità ordinaria conseguente ai passaggi di qualifica e di quella straordinaria dovuta alle ordinanze per emergenze e giubilei vari, nonché la già citata mobilità dell’invio in missione a costo zero.

L’amministrazione ha preso atto delle nostre osservazioni ripromettendo di tenere una ulteriore riunione in cui verranno rappresentate le decisioni prese. Indipendentemente da quello che ci verrà proposto, resta il fatto che non è certo con il tavolo tecnico che verranno risolte le problematiche del pendolarismo.

La RdB come ripromesso nel comunicato n.5 del 18 febbraio ha consegnato al direttore la documentazione comprovante i casi da noi definiti di mobilità clientelare, cioè quei casi di personale che in virtù dei passaggi di qualifica anziché recarsi nella sede assegnata grazie ai "Santi in Paradiso" non si sono mai mossi o sono subito rientrati nella sede di appartenenza con la cosiddetta missione a costo zero. Messo di fronte alla realtà dei fatti il direttore non ha saputo dare concrete giustificazioni se non quella che lui non ha firmato niente in merito???? La RdB resta in attesa di nuove segnalazioni da parte dei lavoratori atte a smascherare ulteriori ingiustizie.

Riguardo alla mobilità la RdB ha chiesto a che punto fosse quella per gli specialisti visto che doveva essere stata già avviata. L’amministrazione ha riferito che questa avrà luogo nei prossimi giorni e riguarderà specificatamente tutti gli specialisti qualificati ricompresi fino alla decorrenza 1.01.98.

La RdB chiesto anche notizie sul bando dei concorsi a CS e CR decorrenza 1.01.2000. Ebbene ancora non è dato sapere quando questi saranno ufficialmente banditi, di certo è che il Ministro il 27 febbraio ha inviato una nota alla Corte dei Conti per accelerare i tempi i quali, ci è parso di capire, non saranno brevi come qualche buon tempone va dicendo in giro.

 

Anche per questi motivi che il Ministro si rifiuta di affrontare

sciopera con la RdB il 30 marzo 2000.

p. il Coordinamento Sergio Massinelli


Comunicato stampa

 La RdB protesta contro il comportamento

antidemocratico del Ministro Bianco

 Questa mattina un gruppo di rappresentanti della RdB Protezione Civile ha distribuito un volantino di protesta davanti al Ministero dell'Interno come primo atto di denuncia contro il comportamento antidemocratico del Ministro Bianco che, in perfetta continuità con chi l'ha preceduto, coltiva una gestione personalistica del Ministero dell'Interno e della Pubblica Amministrazione.

Infatti il testo del volantino afferma che il Ministro Bianco, come aveva già fatto la Iervolino, ha deciso di fregarsene delle leggi sulla rappresentanza sindacale e dello Statuto dei lavoratori ed ha deciso di stabilire rapporti privilegiati solo con le organizzazioni sindacali che gli fanno comodo.

Denuncia inoltre che il Ministro Bianco non ha alcuna voglia di conoscere le istanze di tutte le rappresentanze dei lavoratori perché ha già assunto le sue decisioni e deve solo trovare il modo di imporle; tant'è che rifiuta di convocare la RdB e di rispondere alle interrogazioni che questa ha posto sulla ambiguità della nuova organizzazione di governo circa l'Agenzia di Protezione Civile e la dipendenza del Corpo nazionale vigili del fuoco.

Il volantinaggio è stata solo una prima iniziativa della campagna di informazione avviata dalla RdB per smascherare il vero volto del Ministro Bianco attraverso una lunga serie di iniziative legali e di lotta sindacale, ma anche di denuncia politica su tutto il territorio nazionale per invitare i cittadini a non votare nelle prossime elezioni regionali per l'organizzazione politica del Ministro Bianco e i suoi alleati.

 

p. Il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari

clicca qui per un'altro documento sul ministro Bianco


Cs02-a04

Roma 01/03/2000

Comunicato Stampa

Al Ministero dell’Interno Cambia il suonatore

ma la musica è sempre la stessa

L’onorevole Bianco dimostra di non essere affatto democratico

 Il Ministro si ostina a non ricevere la RdB protezione civile che fino dai primi giorni del suo insediamento ha chiesto un incontro per sapere le sue intenzioni sul futuro del Corpo Nazionale alla luce del decreto legge 300/99 sul riordino dei ministeri.

Contrariamente al senso del cognome che ispira al pulito, alla trasparenza, alla chiarezza l’onorevole Bianco tiene un comportamento discriminatorio, illegittimo, antidemocratico e di parte, riceve solo i rappresentanti di CGIL CISL UIL disattendendo la legge sulla rappresentanza sindacale e della titolarità della RdB come organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa.

Con questo atteggiamento il Ministro non si assume le responsabilità che gli competono per affrontare le problematiche che affliggono i vigili del fuoco a partire dalla stessa riforma che colloca i lavoratori del Corpo nazionale a semplici manovali della Protezione Civile. Alla cronica carenza di organico; al caos che avviene con la mobilità e i trasferimenti dovuti a passaggi di qualifica che generano forti disfunzioni nell’organizzazione del soccorso. Al clientelismo nelle preselezioni dei concorsi e dei corsi di formazione e alla scadente fornitura di equipaggiamento di protezione individuale, ecc. ecc..

Il Ministro contribuisce a smantellare quel poco di buono che resta del Corpo Nazionale e dimostra nei fatti di disinteressarsi completamente dei lavoratori del Corpo che non sono in grado di dare un servizio efficace ed efficiente ai cittadini i quali, di conseguenza, si ritrovano ad avere un servizio sociale sempre più scadente ed approssimativo.

 

Se questa è la politica del "democratico" Bianco i lavoratori e i cittadini tutti sapranno ben ricompensarlo ricordandosi di lui alle prossime elezioni.

Per smascherare chi predica bene e razzola male la RdB ricorrerà ad iniziative molto incisive. Iniziative che verranno decise al 3° congresso nazionale della Rappresentanza Sindacale di Base protezione civile che si terrà a Montecatini Terme il 9 e 10 marzo 2000.

p. Il Coordinamento nazionale

Sergio Massinelli


Roma 18/02/2000

Com. n.5/2000

Stato di confusione totale !

Concorsi e Contratto nel limbo; Mobilità specialisti? …forse;

Corpo nazionale senza Ispettore Generale Capo;

Il 16 febbraio la RdB si è incontrata con il Direttore Generale per segnalare il marasma che regna in categoria riguardo alle gravi situazioni esistenti in molti comandi inerenti i rapporti con i dirigenti, nonché i disagi causati dalla amministrazione con i provvedimenti in materia di mobilità, sui concorsi a Cr e Cs decorrenza 2000 .

In premessa è emerso che a distanza di mesi dal momento in cui è stato messo in quiescenza l’ing. Fiadini, il Corpo nazionale è ancora senza l’Ispettore Generale Capo. La mancanza di questa figura non fa che alimentare ulteriormente il caos in categoria. Il contratto nazionale è ancora all’esame della Corte dei Conti, per cui se tutto va bene nella migliore delle ipotesi i "benefici" economici previsti si potranno vedere forse ad aprile. Sempre sul contratto l’amministrazione è propensa a mettere in pagamento al momento della stipula anche l’indennità operativa, cioè quella nuova indennità che confluendo nel fondo unico di amministrazione doveva invece essere ridistribuita dopo la contrattazione integrativa. Per gli arretrati previsti dalle decorrenze economiche si dovrà ancora aspettare.

Riguardo al contratto integrativo per ora non se ne parla affatto: primo perché il contratto è alla Corte dei Conti; secondo per la sua complessità di elaborazione. In attesa di chiarire gli aspetti del contratto integrativo l’amministrazione ha costituito un gruppo di lavoro per dare attuazione al nuovo sistema classificatorio del personale, per il suo inquadramento e per assicurare i trattamenti economici tabellari ed accessori. Su questa commissione composta esclusivamente da prefetti e ingegneri la RdB esprime forti perplessità in quanto non vorremmo che l’attività di questo "gruppo" venga poi finanziata con i soldi del fondo unico che sono i nostri soldi e di cui fra l’altro ancora non è dato sapere a quanto ammonta.

Anche i concorsi per capo reparto e capo squadra decorrenza gennaio 2000 non è dato sapere quando verranno banditi in quanto la Corte dei Conti li deve ancora ratificare come doveva avere già fatto più di un mese fa. Quindi tutte le chiacchiere messe in giro dai "soliti ignoti" e a cui molti lavoratori vanno dietro come l’asino che rincorre la carota, risultano per quello che sono, solo chiacchiere!

Uno spiraglio si apre per gli specialisti che a causa dei passaggi di qualifica si trovano in sedi prive di nucleo, abbiamo avuto assicurazione che nei prossimi giorni gli specialisti con decorrenza di qualifica fino al 1999 rientreranno TUTTI nelle sedi di appartenenza, staremo a vedere.

 

Sempre sulle assegnazioni e trasferimenti la RdB ha segnalato che a quei lavoratori che per passaggio di profilo sono stati prima assegnati ad Aosta e poi trasferiti a Torino, deve essere corrisposta la indennità di missione, trattandosi a tutti gli effetti di un trasferimento di ufficio. Su questo il direttore ha dato disposizione all’ufficio del personale per dare seguito alla evidenza.

Per la questione sollevata dalla RdB sulla mobilità abbiamo avuto conferma di quanto affermato nel precedente comunicato e cioè che la situazione è talmente caotica che è sfuggita ad ogni regola. Alle problematiche sorte con le ordinanze del governo tramite l’ex sottosegretario relative alle emergenze in Umbria, Marche, Campania, Palermo, se ne sono aggiunte altre. Infatti, per alcune sedi come Roma, Bari e la Sardegna, pur non avendo il vincolo di una ordinanza, sono previste in virtù delle pressioni esercitate dalle RSU e dalle OO.SS. provinciali, disposizioni per il rientro del personale che per motivi legati ai passaggi di qualifica era stato assegnato ad altre sedi. Questa assegnazione temporanea dovrà avvenire entro breve tempo, e riguarda solo una parte di lavoratori, come la prenderanno quelli esclusi?

Ma la cosa peggiore è la cosiddetta mobilità clientelare visto che personale figura ufficialmente assegnato in sedi dove però non è mai giunto invece si trova in missione a costo zero nei comandi di appartenenza come si è verificato alle S.C.A e in altri comandi in barba a tutti gli altri colleghi magari avanti in graduatoria. Il direttore ha risposto di non essere a conoscenza di questi strani movimenti e di segnalarli dettagliatamente.

 

Per cui tutti i lavoratori (iscritti e non) che si ritengono discriminati ce lo segnalino in quanto la RdB è intenzionata a dare l’assistenza sindacale e se necessario quella legale per combattere ogni ingiustizia.

Ribellati al clientelismo fai valere i tuoi diritti Organizzati con la RdB

p/il coordinamento nazionale

Sergio Massinelli


Roma sabato 12 febbraio 2000

Lettera Circolare campagna contro gli incendi boschivi anno 2000

In data 8 febbraio l?amministrazione ha emanato la circolare inerente il Piano tecnico organizzativo per il concorso del CNVVF nella lotta contro gli incendi boschivi per l?anno 2000. Rispetto all?anno 1999 non cambia assolutamente niente eccetto che viene specificato che: "Qualora si rendesse necessaria l?attuazione durante la stagione invernale, l?impegno dovra essere limitato a un massimo del 50% delle risorse rese disponibili. Lo stanziamento tiene conto della legge n.226 del 13.7.99 che e lo stesso di quello della campagna 1999 di conseguenza anche le ore straordinarie, il numero dei giorni (54) e il numero dei vigili discontinui richiamati resta inalterato sia sul totale che per Regione. VI RAMMENTO CHE LA MATERIA VA CONTRATTATA A LIVELLO REGIONALE SOTTO L?ASPETTO DELL?ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO PER DEFINIRE IL NUMERO DELLE SQUADRE CHE DOVRANNO ESSERE GARANTITE DA OGNI COMANDO E I CRITERI E LE MODALITA? DI RIPARTIZIONE DEL MONTE ORE. E CHE L?IMPIEGO DEL PERSONALE E? SU BASE VOLONTARIA E NON SI DEVONO SUPERARE LE 12 ORE DI LAVORO, E QUESTE NON DEVONO ESSERE EFFETTUATE NEI TURNI ANTECEDENTI E SUCCESSIVI A QUELLI DI SERVIZIO.

LE PRESTAZIONI STRAORDINARIE AGGIUNTIVE NON DEVONO SUPERARE IL LIMITE MASSIMO DI 48 ORE MENSILI (mi viene da ridere, ci sono stati casi gli scorsi anni di personale che sommando tutte le ore straordinarie rese fuori dall?orario ordinario straordinario e di turnazione con quelle dei turni di servizio, e arrivato a fare piu di 84 ore settimanali) robe da terzo mondo. Commenti a parte ma non proprio, vi ricordo che gli ispettorati entro 10 giorni (e rido di nuovo) dalla ricezione della circolare dovranno inviare i verbali di accordo ed il periodo di apertura delle basi stagionali, nonche il numero delle squadre costituite presso ogni comando, la distribuzione dei discontinui e delle ore straordinarie. VIVA L?ITALIA Anche per gli elicotteristi rimane tutto invariato rispetto al 1999.

Ancora una volta si ricorre a lavoro straordinario per ovviare ad una emergenza che si continua a chiamare emergenza quando in concreto non lo e visto che tutti gli anni e la stessa musica, e che si ricorre ad assumere a tempo determinato personale che dovrebbe prima di tutto essere assunto mi riferisco ai discontinui e per sopperire al personale permanente. Ma gli incendi boschivi non sono di  pertinenza del Ministero dell?ambiente? Come vedi siamo manovali ad uso e consuno proprio, vedrai con l?Agenzia quando partira sara ancora piu godereccio per chi e masochista. Dalle mie parti si usa dire "fare da potta e da culo"

Spero che non me ne vogliate ma questa e la realta.

Sergio Massinelli