Articolo de "La Stampa"


COMUNICATO STAMPA

RdB Vigili del Fuoco di Varese

 "Malpensa aperta a tutti i costi, costi quel che costi", è la verità che ancora una volta emerge e che questa O.S. va denunciando da tempo, mai ripresa da certa stampa.

 Perché di Malpensa si deve parlare il meno possibile, al punto che addirittura si tende a non informare i soccorritori in caso di velivoli in difficoltà; gli esposti inviati alla Procura della repubblica competente sono emblematici.

 Abbiamo atteso le edizioni dei quotidiani per verificare l’ovvio scaricabarile. Puntualmente i presumibili colpevoli hanno aperto un’inchiesta. Chi scrive era in servizio la notte del 24 Dicembre ed ha udito via radio l’affanno dell’ENAC per assicurare l’operatività dello scalo.

 Un affanno che ha significato anche il caos negli spazi aerei con velivoli in attesa che rischiavano di terminare il carburante. Raccomandiamo alla Magistratura l’acquisizione delle registrazioni radio, con preghiera di non lapidare il funzionario dell’Ufficio Controllo Traffico in servizio, colpevole solo di fare il proprio dovere ed applicando le direttive impartitegli.

 Ancora una volta si rivela esistere un tacito accordo per imporre alla comunità un aeroporto inutile, mal organizzato, mal gestito e con tutti e due gli occhi chiusi sui diritti di chi viaggia, non ultimo quello della sicurezza.

 Di questo aeroporto si continuerà a parlare fino a quando verrà gestito come ora, con un’accurato marketing supportato da roboanti campagne promozionali della società di gestione, in combutta evidente ma clandestina con i dirigenti di vari enti di Statali, il tutto nel feudo Alitalia. E con troppi addetti della carta stampata sui libri paga della SEA.

 Ed ancora una volta pagherà pantalone, lo stesso che ha sborsato settemila miliardi per la costruzione di Malpensa 2000.

 MALPENSA, 28/12/00

 Per il coordinamento Provinciale

RdB VARESE

Ferdinando MATTEI


Varese 18 Settembre 2000

Spett. Comandante provinciale

Vigili del Fuoco

VARESE

Sede

e.p.c.

RdB Protezione Civile

Coordinamento provinciale

VARESE

Sede

 

Oggetto: RAPPORTO INFORMATIVO

Con la presente si sottopongono alla valutazione del Comando alcune informazioni relative alla gestione dei carichi radioattivi presso l’aeroporto di Malpensa.

A titolo esemplare si fa riferimento all’iter seguito nei magazzini aeroportuali merci da un trasporto, regolarmente segnalato al Comando e da questi al distaccamento aeroportuale (FAX Ispettorato Lombardia prot. 07594 del 14/08/2000 e prot. 8809 del 23/08/2000), [Allegati 1 e 2] di cobalto60 della considerevole attività di 222 TBq di cui si allegano copie della "Ship declaration for dangerous goods" [Allegato 3].

 

A riguardo si forniscono le seguenti notizie:

 Il trasporto, ponderante 4300 Kg., non è stato regolarmente inserito nell’apposita struttura adibita a deposito per merci radioattive. Lo stesso è stato abbandonato sotto la tettoia dei magazzini merci SEA per alcuni giorni, causa il documentato differimento del trasporto.

Il carico è stato trasportato presso i magazzini SEA dall’handler ALHA. A quest’ultimo veniva richiesta la consegna della merce "a terra" al fine di ricoverarla nella sopraccitata "cella radioattivi". Tale richiesta non è stata soddisfatta per indisponibilità di attrezzatura idonea (forchetta) all’aggancio e sollevamento del collo. Pertanto questo trasporto non risulta negli archivi SEA merci, in quanto la stessa non ha provveduto alla registrazione non avendolo preso in carico.

Da colloquio informale con il personale SEA che interviene in caso di pre-emergenza, si è potuto apprendere che lo stesso mette in atto le procedure previste "quando lo strumento suona". Nessuna lettura o registrazione di dati specifici, relativi ai valori strumentali espressi nell’immediato, è prevista se non la convocazione di ulteriori professionalità. Del caso portato ad esempio non è stato informato il distaccamento VV.F.

 

Da un controllo in loco si è potuto constatare quanto di seguito:

 La struttura ove vengono depositati i carichi radioattivi dispone di un’entrata principale e di una di emergenza. Quella principale, accessibile dall’interno dei magazzini merci SEA, presenta dimensioni insufficienti all’ingresso di mezzi di sollevamento e trasporto a disposizione dei dipendenti per la movimentazione di colli particolarmente pesanti o ingombranti. Quella di emergenza, accessibile dall’esterno dei magazzini, è anch’essa di dimensioni inadeguate all’utilizzo delle attrezzature precitate e spesso ingombra di altre attrezzature.

l’inadeguatezza della struttura dovrebbe essere ben nota alla dirigenza SEA, come risulta dagli allegati documenti (segnalazione SEA indirizzata a R. LUONI del 21/08/2000 a firma di diversi dipendenti). [Allegato 4 ]

L’arrivo presso l’aeroporto di Malpensa di carichi radioattivi particolarmente ponderosi od ingombranti, comunque con caratteristiche fisiche tali da non poter essere riposti celermente nella struttura idonea con le attrezzature disponibili, non è infrequente. Si allega comunicazione del Sig. Villa Marco al Sig. BACCHIN Maurizio. [Allegato 5 ]

 

Fonti SEA riferiscono e documentano quanto di seguito:

L’introduzione nella cella radioattivi di carichi particolarmente ponderosi od ingombranti, quando effettuata, viene compiuta con mezzi di fortuna e con tempi che potrebbero prevedere inopportuni irraggiamenti del personale data la distanza ravvicinata e senza che gli stessi siano provvisti di apparecchiature dosimetriche. [Allegato 6 ]

Il personale degli handlers SEA, ALHA ed MLE non sembra essere adeguatamente formato ed informato, riguardo alle corrette procedure di maneggio di carichi radioattivi o non applica diligentemente le stesse. [Allegato 7 ]

La validità dei corsi di maneggio dei colli radioattivi è stata contestata da una parte del personale dipendente SEA che si è rifiutata di firmare il registro di partecipazione. [Allegato 8 ]

In conseguenza all’incidente nucleare del volo TUNIS-AIR 756 avvenuto in data 10/02/1997, evento del quale persistono tuttora elementi non trasparenti e nel quale pare essersi verificato un episodio di contaminazione, il personale che maneggia radioattivi è stato deprivato della classificazione di lavoratore potenzialmente esposto. La determinazione è dell’esperto qualificato ingaggiato da SEA il quale ha provveduto al monitoraggio dosimetrico periodico non riscontrando, nella condizione operativa normale, nessuna esposizione significativa. Tuttavia si rileva che tale parere contrasta con la realtà dei fatti, il precitato incidente ne è testimonianza. Non è difatti possibile controllare la corretta applicazione delle procedure negli aeroporti di origine e chi opera in quelli di destinazione è a rischio. La società di gestione aeroportuale non dota, in conseguenza alle determinazioni del precitato esperto qualificato, tutto il personale di dosimetri personali. [Allegato 9]

 

 

Riguardo la normativa di regolamentazione relativa, Ord. N. 50 del 03/12/1999 "Procedure di maneggio delle merci radioattive" a firma del Direttore di Aeroporto si osserva che la stessa prescrive al punto 3.1 che "in nessun caso la merce radioattiva può essere lasciata incustodita".

Trattandosi la predetta di disposizione dell’Autorità in materia di sicurezza si prefigura, nello specifico dell’episodio citato, una violazione dell’art. n . 650 C.P.

Contestualmente viene rinnovata la richiesta di completa informazione del distaccamento aeroportuale, già da tempo inoltrata al Comando dallo scrivente per via sindacale, relativa all’individuazione preventiva dei velivoli che effettuano trasporti radioattivi di considerevole attività o con TI classe 2 e 3. L’informazione è ottenibile dalla DCA, la quale dovrebbe essere sempre informata e documentata, o tramite "load message" dai vettori che effettuano i trasporti. [Allegato 10]

Lo scrivente fa salvo il diritto di proporre le problematiche esposte nella presente all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria, per tramite sindacale, ravvisando inadempienze ai sensi del Dlgs. N. 626/94. In allegato n. 14 pagine di documentazione.

 

Distinti saluti

 

CSQ. MATTEI Ferdinando MALPENSA 18/09/2000


Risposte alle domande scritte inoltrate nei mesi precedenti

 

 

18 Luglio 2000

Cs 21 -01

Comunicato stampa

VIGILI DEL FUOCO

 

QUALE SICUREZZA PER I PASSEGGERI DI MALPENSA?

DOPO CHE IL GIORNO 11 LUGLIO 2000 ALLE ORE 20.55, UN MD 80 DELLA COMPAGNIA ALITALIA HA STRISCIATO SULLA PISTA DI ATTERRAGGIO PER UN GUASTO AI CARRELLI, SENZA CHE L’EQUIPAGGIO DI CONDOTTA RICHIEDESSE LO STATO DI EMERGENZA E SENZA CHE LA DIREZIONE DI AEROPORTO ALLERTASSE PREVENTIVAMENTE IL SERVIZIO DI SOCCORSO ANTINCENDIO, LA RAPPRESENTANZA SINDACALE DI BASE RDB PROTEZIONE CIVILE HA PRESENTATO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BUSTO ARSIZIO UN ESPOSTO PER VALUTARE SE LE PROCEDURE DI SICUREZZA SIANO STATE RISPETTATE.

 

LA COMPAGNIA DI BANDIERA E’ LA STESSA CHE IMPUTA AI VIGILI DEL FUOCO LA DIFFUSIONE DI NOTIZIE FALSE CHE NE DANNEGGIANO L’IMMAGINE, LA STESSA CHE DICHIARA TELEVISIVAMENTE LA PRESENZA DI UN SOLO KG. DI URANIO IMPOVERITO INVECE DEI CIRCA 450 KG. PRESENTI A BORDO DEI PROPRI BOEING 747, INFATTI QUESTO EPISODIO DIMOSTRA CHE E’ PIU’ ATTENTA ALLA PROPRIA IMMAGINE CHE NON ALLA SICUREZZA DEI SUOI CLIENTI.

 

SITUAZIONI COME QUESTA, DOVE AFFIORANO EVIDENTI SILENZI ANCHE DI ALTRI ENTI DELLO STATO E NON, CI FANNO RITENERE CHE TUTTO IL SISTEMA AEROPORTUALE DEVE ESSERE MESSO IN DISCUSSIONE, A TUTELA DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEL PASSEGGERO, DEL CITTADINO E DEL TERRITORIO, I CUI INTERESSI NON DEVONO ESSERE ULTERIORMENTE ASSERVITI ALLA LOGICA DEL PROFITTO.

 

p. Il Coordinamento di Varese

Ferdinando Mattei


Raccomandata AR

Malpensa 12/07/20000

Alla cortese attenzione del Comandante provinciale Vigili del Fuoco

VARESE

e.p.c.

alla Segreteria Nazionale RdB Roma

 

La scrivente O.S. ha avuto notizia che personale VV.F. del distaccamento aeroportuale di Malpensa turno A sarebbe intervenuto concorrendo al fermo o all’arresto di individui che si trovavano illegalmente nel sedime aeroportuale. A riguardo sembra che il Comando provinciale sia a conoscenza del fatto informato dal qualificato autore gesto.

L’impiego di personale del Corpo in operazioni di P.G. deve essere limitato strettamente ai reati di competenza e non, come in questo caso, ad operazioni di ordine pubblico che travalicano i compiti d’istituto e che vedono oltretutto impreparati ed inermi i dipendenti qual’ora dovessero trovarsi di fronte ad individui armati o comunque potenzialmente pericolosi.

Pertanto invitiamo la S.V. a fornirci tutte le informazioni in Suo possesso concernenti questo increscioso episodio, oltre che le indicazioni di quali misure siano state prese a riguardo. Riteniamo opportuno anche che il personale dipendente debba essere prontamente portato a conoscenza di quali siano i propri limiti nell’espletamento del servizio, al fine di evitare che gli stessi corrano inutilmente dei pericoli e che si possano sentire in qualche modo subalterni ad altri enti operanti in ambito aeroportuale.

 

Si attende una risposta nei termini di Legge e si pongono distinti saluti.

 

Per il coordinamento nazionale RdB