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Qui le notizie di questi ultimi mesi che riguardano il contratto integrativo VVF


Data: giovedì 7 dicembre 2000  Oggetto: Invio documento bozza contratto integrativo 

Carissimi colleghi, vi inviamo il documento relativo alla bozza del contratto integrativo. Vi esortiamo a diffonderla in categoria e discuterla con i colleghi per i necessari suggerimenti e modifiche.

Il Coordinamento nazionale 

Bozza di Piattaforma del contratto integrativo

Carissimi colleghi,

vi inviamo alla vostra attenzione la bozza sul contratto integrativo. I contenuti sono stati ampiamente discussi da parte del Coordinamento di settore riunitosi il 29 novembre 2000 il quale ha approvato l'impianto generale con l'impegno di discuterla in categoria con i colleghi per apportare le legittime modifiche che devono essere inviate al Coordinamento nazionale tramite posta elettronica o fax i cui indirizzi o numeri sono riportati nel riquadro in fondo alla pagina.

Per quanto riguarda i richiami agli articoli del contratto allegati, si informa che per recuperarli basta andare sul nostro sito e scaricare il file del contratto.

Nella bozza vengono trattati i punti previsti del contratto integrativo da discutere nella contrattazione decentrata nazionale. Le argomentazioni qui sotto riportate sono da discutere per arrivare ad una sintesi di proposta da presentare ai lavoratori nelle assemblee regionali o provinciali.

E’ bene ricordare che la firma posta dalla RdB sul contratto nazionale di categoria è stata subordinata dagli accordi stipulati da Cgil, Cisl e Uil con l’Aran nei quali veniva sancito che le organizzazioni sindacale non firmatarie del contratto di comparto non avrebbero partecipato alla contrattazione integrativa nazionale.

Questo vincolo ci ha imposto di accettare un contratto al ribasso, tuttavia nella contrattazione decentrata abbiamo dei margini per far valere nei confronti dell’amministrazione le proposte che oggi decideremo e valuteremo opportune per noi.

In linea generale l’importanza del contratto integrativo sta proprio nel fatto che si dovranno decidere alcuni aspetti della retribuzione individuale non contrattati a livello di comparto.

E’ evidente che i risultati di una positiva contrattazione, dipendono dal grado di coinvolgimento che riusciremo a dare alla categoria su un problema come il contratto integrativo il quale si presenta complesso nella dinamica della contrattazione per i contenuti che in esso vi sono racchiusi.

La durata del contratto integrativo è quadriennale come stabilito nell’art. 5 comma 1. La parte che riguarda l’individuazione delle risorse sono annuali.

Per una maggior comprensione da parte di tutti e per una conoscenza approfondita delle materie che riguardano il contratto integrativo, si riportano in allegato alcuni articoli del contratto riguardanti la parte del contratto integrativo firmato all’Aran il 24 maggio 2000.

 

La situazione attuale della trattativa

Fino ad oggi, abbiano sostenuto due incontri con l’amministrazione sul contratto integrativo nei quali abbiamo richiesto la rendicontazione del biennio 1998-2000 e la spesa di previsione per il 2000-2001. Però i dati forniti dall’amministrazione nella riunione del 4 settembre 2000 non ci hanno consentito di fare una stima generale perché non sono stati forniti in modo completo per fare un ragionamento certo su quanti soldi il fondo avrà a disposizione per pagare tutto quello che è previsto nel contratto integrativo.

Come RdB abbiamo da sempre espresso le nostre perplessità sia sulla istituzione del fondo e su come dovrà essere utilizzato poiché era evidente che tutti gli aumenti dell’accessorio che saranno stabiliti nella contrattazione decentrata nazionale, dipenderanno dalla consistenza del fondo che può variare di anno in anno.

 

Le finalità del fondo sono descritte nell’art. 48 in allegato.

La prima considerazione che bisogna fare e che riteniamo necessaria è di pretendere una distinzione all’interno del fondo dei soldi che provengono dai servizi di pagamento: vigilanza, prevenzione e sulla 626. Questo per garantire un minimo di stabilità nei pagamenti dei servizi e soprattutto per evitare che attraverso dei meccanismi contabili studiati ad arte i soldi vadano a compensare squilibri causati da una mala gestione dei soldi. Con i soldi del fondo sono previste le corresponsioni di tulle le voci previste nell’art. 48 definite voci fisse e che si possono riassumere in: indennità operativa, indennità specialisti e indennità notturna e festiva e altre voci.

 

Materie di contrattazione integrativa

le materie oggetto di contrattazione integrativa disciplinate in base all’art. 22 in allegato del nuovo contratto impongono una prima riflessione particolare visto che delinea l’essenza e l’importanza della contrattazione integrativa in particolare al punto in cui dice < regola i sistemi di incentivazione del personale sulla base degli obiettivi e programmi di incremento della produttività e di miglioramento della qualità del servizio > .

Con questa affermazione si nota il cambio epocale del rapporto di lavoro all’interno delle amministrazioni pubbliche nelle quali si passa da un rapporto di lavoro pubblico ad uno di tipo privatistico allo scopo di permettere al loro interno organizzativo maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro e nella retribuzione.

Ma l’aspetto più delicato del comma 1 sta proprio nella introduzione dei sistemi e metodologie di valutazione <definisce i criteri generali delle metodologie di valutazione basate su indici e standard valutativi > . Definire metodi di valutazione nel nostro lavoro è una impresa ardua soprattutto perché la parcellizzazione delle mansioni è estremizzata al massimo. E poi è inimmaginabile capire come e chi dovrà valutare e in base a quali criteri. A nostro pare i sistemi di valutazione dovrebbero essere rivolti verso uno sviluppo formativo professionale del personale piuttosto che rivolti a stabilire una retribuzione.

Ammesso che l’amministrazione riesca a costruire una griglia valutativa per raggiungere gli scopi prefissati nel contratto, sui quali noi presteremo un’attenzione particolare, essa andrà a determinare i criteri di ripartizione delle risorse del Fondo di amministrazione in cui è previsto anche il pagamento delle progressioni economiche.

La formazione

Col nuovo impianto contrattuale la formazione diventa uno dei punti fondamentali che contribuiranno a determinare non solo una parte della retribuzione accessoria, sancirà coloro che, dopo aver partecipato a dei corsi di formazione e l’impegno profuso, dovranno essere ammessi ai passaggi di qualifica.

Per cui la formazione deve contenere specifici corsi che aumentino il bagaglio di conoscenze attinenti alla qualifica che uno svolge. Questo aspetto è fondamentale perché è fuori discussione che un lavoratore debba essere posto nella condizione di sviluppare la conoscenza dei processi evolutivi della propria professione. Ma non può essere obbligato ad andare oltre la propria volontà se decide di svolgere solo e quelle determinate funzioni che la sua qualifica prevede. E’ altrettanto giusto specificare che ognuno deve essere libero di poter ampliare le proprie conoscenze anche in altri settori, ma questo non può essere considerato come un valore determinante per modificare la propria posizione economica all’interno delle fasce.

La nostra proposta consiste nel fatto che tutto il personale deve avere le stesse opportunità nel poter effettuare un percorso formativo. A questo è necessario aggiungere che ci deve essere un pacchetto di corsi basici i quali devono garantire a tutti la possibilità di progressione nella carriera. Su questo è assolutamente prioritario fare una scrematura dei corsi individuando quelli di base che per noi possono essere così suddivisi:

Personale operativo

Tecniche di intervento. In questa voce possono essere inclusi corsi di statica delle costruzioni, corsi SAF o altri corsi che riteniamo validi.

Chimica e sostanze pericolose;

Norme e tutela della incolumità personale;

Nuoto per tutti inteso come livello di tutela soggettiva.

Personale Amministrativo

Elementi di diritto e pratica amministrativa;

Informatica specifica alle gestione di programmi inerenti alla propria funzione o altri;

I corsi svolti precedentemente dall’entrata in vigore di questo contratto non possono essere tenuti in considerazione visto che non sono stati eseguiti in base alle pari opportunità.

Passaggi di qualifica

Noi pensiamo sia ragionevole proporre che il nuovo sistema dei nuovi passaggi di qualifica devono espletarsi a livello provinciale o regionale. Deve essere privilegiata l'anzianità di servizio.

Tutti i passaggi di qualifica devono essere a carico dell’amministrazione. Cosi anche per gli avanzamenti del personale amministrativo per i profili di nuova istituzione devono pesare sul bilancio dell’amministrazione e non dal fondo di amministrazione.

Una situazione non più inaccettabile sono le conseguenze di questi passaggi di qualifica nei confronti degli specialisti: sommozzatori e padroni di barca in particolare.

 

Progressione economiche per fasce

Per progressione economica per fasce si intende raggiungere quel livello economico all’interno della propria area. Anche per questa parte del contratto devono ritenersi validi i criteri dell’anzianità, il percorso formativo e il carico di lavoro inteso come anni di operatività .

Si propone di creare una griglia basata sull’anzianità di far corrispondere ad una specifica progressione economica.

 

Integrazione indennità operativa

L’integrazione dell’indennità operativa uguale per tutti.

 

Mense e Buoni Pasto

Nella discussione sul contratto integrativo noi inseriamo anche gli argomenti delle mense e dei buoni pasto per il personale amministrativo in particolare e soprattutto discutere la nuova propensione dell'amministrazione nel voler applicare il confezionamento pasti a sistema refrigerato che come RdB abbiamo vigorosamente contestato.

Considerato l'importanza degli argomenti, vi preghiamo di inviarci le vostre osservazioni in tempo ragionevole.

Il Coordinamento nazionale

13/12/2000: