R.d.B. protezione civile f

Rappresentanze Sindacali di Base

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BRAVI

SCIOPERO DELLA FAME SUPERA LE 100 ADESIONI

ALLA PRIMA DI TRE GIORNATE DI SCIOPERO DELLA FAME INDETTO A LIVELLO NAZIONALE DALLA RDB A SEGUITO DELLE ULTIME NOVITA’ CHE RIGUARDANO IL CONTRATTO DI LAVORO, PENSO ORMAI SIA SUPERFLUO RICORDARE AI LAVORATORI CHE IL CONTRATTO E’ SCADUTO IL 31 DICEMBRE 1997 , CHE ORMAI SOLO IL NOSTRO CONTRATTO NON HA VISTO UN EPILOGO "POSITIVO" E CHE A TUTT’ORA ABBIAMO PERSO PIU’ DI 3.000.000 DI LIRE DA AGGIUNGERE ALL’INFLAZIONE DI TUTTI QUESTI ANNI .

I LAVORATORI DEI VIGILI DEL FUOCO STANNO ADERENDO IN MASSA IN TUTTA ITALIA A QUESTA INIZIATIVA DELLO SCIOPERO, NELLA NOSTRA REGIONE ABBIAMO RAGGIUNTO LE 156 ADESIONI, SPERIAMO CHE POSSANO DARE I SUOI FRUTTI SE NON BASTA SEGUIRA’ UN ALTRO AD OLTRANZA PER DIMOSTRARE ALL’AMMINISTRAZIONE CHE NON SIAMO DEI ZIMBELLI DA TRATTARE A LORO PIACIMENTO COME CREDONO, UNICI PROFESSIONISTI DEL SOCCORSO POSSIAMO VANTARE ANNI DI ESPERIENZA, IL CORPO NAZIONALE E’ L’UNICO CHE PUO’ VANTARE UN NUMERO DI QUALIFICATI ELEVATO (INGEGNERI, ARCHITETTI, PERITI, GEOMETRI)

LA LEGGE 300/99 DELEGA AD ALTRI ENTI E I PREFETTI AL COORDINAMENTO NELL’ATTIVITA’ DI SOCCORSO PER LE CALAMITA’ ALLA POPOLAZIONE ESCLUDENDO IL C.N.V.F. I PREFETTI HANNO PRECISATO ALLA REGIONE CHE SPETTA A LORO LE DECISIONI E’ EVIDENTE CHE LA LEGGE HA CREATO CONFUSIONE CHE SI RIVELERA’ DANNOSA ALLA POPOLAZIONE IL GIORNO IN CUI VI SARA’ LA NECESSITA’ DI SOCCORRERLA IN MODO EFFICENTE.

NOI VOGLIAMO CHE LA NOSTRA IDENTITA’ SIA RISPETTATA COME IL NOSTRO LAVORO AL SERVIZIO DEL SOCCORSO AI CITTADINI E DI CONSEGUENZA ANCHE IL SALARIO DEVE ESSERE ADEGUATO AL RISCHIO (28 COLLEGHI SONO MORTI NEL1999) MOSTRIAMO ALL’AMMINISTRAZIONE CHE IL CORAGGIO DEI VIGILI DEL FUOCO NON C’E’ SOLTANTO NEGLI INTERVENTI E CHE SIAMO STANCHI DI ESSERE PRESI IN GIRO, IL NOSTRO LAVORO MERITA ASSOLUTAMENTE PIU’ ATTENZIONE.

TRIESTE 64 ADESIONI

UDINE 25 ADESIONI

GORIZIA 49 ADESIONI

PORDENONE 18 ADESIONI

TRIESTE 11/04/2000

PER IL COORD. REGIONALE RDB
MASSIMILIANO GREGORI

 


Trieste 10 aprile 2000

Caro Signor Ministro Bianco

Sono un vigile del fuoco, recentemente ho visto dai comunicati sindacali le diatribe con l’RdB (rappresentanza di base dei vigili del fuoco) dovute al fatto che Lei non vuole ricevere i rappresentanti dei lavoratori, evidenziando così un trattamento diverso riservato ad alcuni lavoratori del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Mi sono iscritto a quest’associazione di lavoratori, l’RdB, per due motivi; primo perché i rappresentanti sindacali sono tutti operativi (quelli che giornalmente fanno servizio di soccorso alla popolazione 24 ore su 24) e secondo perché cercano di portare avanti i diritti dei lavoratori e dei cittadini ad avere un servizio di soccorso tecnico urgente, erogato da personale preparato professionalmente, cosa che oggi, con l’avvento della legge 300/99, viene demandato ad enti, che sicuramente non possono vantare l’esperienza tramandata di giorno in giorno da Vigile in Vigile per la gestione del soccorso (non va dimenticato che il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco vanta, come nessun altro, un numero di qualificati molto elevato di Ingegneri, Architetti, Periti, Geometri).

Ricordo Lei, quando nelle interviste ai telegiornali s’impegnava in Sicilia per una crescita democratica e civile del paese. Ho sempre ammirato persone come Falcone e Borsellino, ho pianto il giorno della loro morte perché vedevo una sconfitta dello Stato, ho sempre seguito con attenzione le vicende del sud d’Italia perché credo, guardando il "nord-est" da dove provengo, che solo con l’impegno di tutti i politici e dei cittadini si possano raggiungere dei livelli di benessere che andranno a beneficio di tutta la Nazione.

Io, come i miei colleghi, metto a repentaglio ogni giorno la mia vita per soccorrere la popolazione (quest’anno 28 miei colleghi in tutta Italia sono morti) eseguiamo più di 700.000 interventi l’anno, siamo in pochi e a causa della cronica carenza d’organico siamo costretti a ridurre il personale sulle partenze (squadre di soccorso) per far fronte a tutte le chiamate che ci giungono dai cittadini, questo con un notevole aumento di rischio infortuni per il personale e per la popolazione che s’attende, non solamente un soccorso, ma molto più importante, un soccorso qualificato. Le nostre soddisfazioni le viviamo ogni giorno sugli interventi dove riusciamo a salvare delle vite umane (il bene più prezioso che esiste al mondo, la vita) oppure limitando danni alle imprese e all’ambiente.

Oggi i miei rappresentanti sindacali mi chiedono di mettere ulteriormente a repentaglio la mia vita proclamando uno sciopero della fame, dopo un’attenta riflessione decido per il si, poiché le motivazioni sono molto serie, anche se preferirei che il Governo si comportasse civilmente, rispettando le leggi da Lui formulate e non applicate, (non si può pretendere rispetto dai cittadini se non vi è in primo luogo del rispetto verso i cittadini) decido che devo fare qualcosa per la mia famiglia, perché il contratto di lavoro dei Vigili del fuoco è scaduto il 31 dicembre 1997 e ad oggi non ho visto né la "vacanza" contrattuale né un misero "aumento" salariale, ho visto solamente uscire in quantità sempre maggiori denaro per il continuo aumento del costo della vita.

Immagino che la Sua famiglia non abbia di questi problemi, però c’è qualcosa che tutte le famiglie Italiane devono temere ed è il continuo ridimensionamento, del servizio di soccorso dato dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Già oggi qualcuno incomincia a lamentarsi ed ogni qualvolta è possibile cerchiamo di spiegare (a cittadini e giornalisti che arrivano sull’intervento) quali sono le motivazioni, e le conseguenze di una legge 300/99 dove si prevede ……. il caos.

A noi, Vigili del fuoco, ci viene tolta la possibilità di continuare a svolgere il nostro servizio con certi criteri, ma non solo, ci viene impedito di poter costruire, migliorare e far crescere un servizio tanto importante. Ci stanno portando allo sfacelo, vediamo sempre di più le nostre squadre d’intervento formate da: ausiliari in servizio alternativo di leva, vigili discontinui che sono assunti per periodi di 20 giorni non potendo farsi così un esperienza, nostri colleghi che per vedere un misero aumento in busta paga diventano Capi squadra ed "emigrano" in altre regioni, allontanandosi dalle famiglie e abbassando il livello professionale del C.N.V.F. dovuto alla poca conoscenza del territorio. Mi rendo conto che Lei è stato messo "in corsa" in questo Governo che cambia continuamente, ma chi assume questi incarichi è consapevole dell’importanza che veste per lo Stato e dovrebbe trattare tutti i cittadini in uguale modo. Quando mi sarà data la possibilità d’andare alle urne voterò secondo coscienza, come sempre, mettendo al primo posto l’educazione e "il rapporto tra il dire e il fare" del candidato. Per questi motivi aderisco allo sciopero della fame sperando che vi sia una coscienza e una educazione in chi preposto a fare il bene del paese e dei suoi cittadini.

Cordialmente
un Vigile del fuoco di Trieste