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Leggi la relazione presentata sul lavoro dei Vigili del Fuoco e le pericolosità connesse

Roma 17/07/2000

Prot 39 T01

Al Sottosegretario del Ministero del Lavoro

On. Paolo Guerrini

Oggetto: Richiesta di incontro per l’esame del dossier redatto dalla RdB Protezione civile sull’attività particolarmente usurante svolta dai Vigili del fuoco.

La presente per informarla che la scrivente organizzazione sindacale con una nota prot. n° 655-t01 inviata al Ministro del lavoro On. Cesare Salvi in data 27 settembre 1999 chiedeva un incontro per discutere sui rischi professionali della categoria dei Vigili del Fuoco.

Il 23 febbraio 2000 veniva consegnato al Sottosegretario Claudio Caron del Ministero del Lavoro un dossier nel quale si specificava in modo dettagliato la particolarità delle attività che i vigili del fuoco svolgono quotidianamente le quali, si possono definire senza ombra di dubbio particolarmente usuranti.

Riteniamo che sia necessario fare il punto della situazione in merito agli argomenti trattati nel dossier e soprattutto per conoscere l’orientamento di codesto Ministero sulle questioni da noi poste .

Per quanto sopra e per la delicatezza dell’argomento, siamo a chiederle un incontro prima dell’emanazione di un provvedimento finale che regolamenterà tutte le relative attività particolarmente usuranti.

Si rimane in attesa di un cortese ed urgente cenno di riscontro.

 

p. Il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari


Roma 2/12/99

Comunicato 166

Attività particolarmente usuranti

Il governo vorrebbe escludere i vigili del fuoco

Lavoratori,

mentre procede imperterrito sui progetti di ulteriori tagli alle pensioni da realizzare ben prima della scadenza concordata con Cgil, Cisl e Uil, il governo sta valutando anche le limitazioni con cui valutare le attività particolarmente usuranti svolte dalle categorie.Il riconoscimento di categoria che svolge attività particolarmente usuranti il governo vorrebbe limitarla ad un numero ristrettissimo di settori che riguardano pochi lavoratori con il pretesto che ci sono pochi soldi disponibili e quindi la cernita dev'essere più accurata. E' già stato pubblicato un provvedimento che limita i parametri di riferimento dell'usura e i criteri di applicazione preludono ad ulteriori restrizioni.Per la nostra categoria invece la questione è molto importante perché la normativa prevede la possibilità di ridurre di ventiquattro mesi l'età pensionabile con il versamento di una parte dei contributi a carico dello Stato. Se i vigili del fuoco vengono esclusi dal riconoscimento di categoria che svolge attività particolarmente usuranti e se il governo continua con la sua politica di prolungamento dell'età pensionabile, non solo rischiamo di avere soccorritori di 65 anni di età, ma i giovani, i nostri figli, potranno dimenticare di essere assunti dal momento che i padri non possono andare in pensione.Come organizzazione sindacale abbiamo elaborato un'ampia documentazione sulla ricaduta dei rischi e dell'usura dei vigili del fuoco. In un recente incontro con il Sottosegretario al Ministero del Lavoro Caron sull'argomento ci siamo impegnati a preparare un dossier elaborato proprio sulla nostra condizione di categoria che svolge attività particolarmente usuranti. Il Sottosegretario si è dimostrato disponibile a dialogare con noi e a valutare la documentazione da noi raccolta, però si è detto scettico sulla possibilità di riconoscere che la nostra categoria svolga attività particolarmente usurante, e il suo scetticismo era dettato soprattutto dal fatto che, secondo lui, il nostro assoggettamento alle attività usuranti non ha continuità.In questi giorni dovrebbe essere resa pubblica una proposta del governo sull'individuazione delle categorie che svolgono attività usuranti e particolarmente usuranti, sulla quale si potrebbero avviare le trattative tra le parti interessate: associazioni dei lavoratori da una parte e datori di lavoro, pubblici o privati, dall'altra. Il nostro obiettivo più urgente in questo momento è di ottenere l'avvio di un tavolo di trattativa che vede da una parte la rappresentanza dei lavoratori più ampia possibile e dall'altra il governo attraverso il Ministero della Funzione Pubblica per trovare un possibile accordo nel termine stabilito dalle norme vigenti.Per la nostra organizzazione sindacale si pone il problema di essere più rappresentativa possibile. Rappresentatività che passa per il numero delle deleghe sindacali che i lavoratori rilasciano a nostro favore. Questo dato oggi ci serve anche per dare seguito all'atto interruttivo che abbiamo spedito nei mesi scorsi e che rischia di essere vano se non otteniamo il riconoscimento di categoria che svolge attività particolarmente usuranti.Su questa materia è necessario che l'intera categoria si faccia rispettare perché se ci negano il riconoscimento di categoria che svolge attività particolarmente usuranti oltre a non ottenere la riduzione dell'età pensionabile con i contributi dello Stato dovremo ammettere di aver subito un altro affronto per il fatto che l'importanza del nostro lavoro viene sminuita e squalificata.

 

Il Coordinamento nazionale


Cn 410-tOl Roma, 13 aprile 1999

Lavori usuranti:

attenzione alle fregature.

Lavoratori,

circola in categoria una nota della Cgil datata 1.04.99 in cui si plaude un fantomatico decreto che ha recepito le istanze della categoria riguardo al riconoscimento dei lavori particolarmente usuranti.

Dalla serie "non e mai troppo tardi", la RdB è lieta di sapere che anche questo sindacato governativo si é schierato con i lavoratori nel rivendicare tale riconoscimento, non si può però non ricordare che, sempre la Cgil con Cisl e Uil, ha concordando con l'amministrazione l'applicazione ai vigili del fuoco del decreto legislativo n. 165 del 30.4.1997, che ha innalzato gli anni di servizio a 35 anni di contribuzione. Anzi ha invece osteggiato quelle iniziative indirizzate a rimuovere il decreto come quella del ricorso intrapresa dalla RdB nel 1997. Il ricorso è stato fatto per ottenere l'annullamento proprio del decreto n. 165 e quindi la proroga della legislazione precedente che consentiva ai vigili del fuoco di andare in pensione con 30 anni di servizio maturati, anche nei casi di ricongiunzione con il lavoro prestato prima di essere assunti nel Corpo Nazionale; e per la riapertura della trattativa tesa a riconoscere alla categoria lo svolgimento di lavoro particolarmente usurante previsto dalla legge n. 335 del 1995. A tale proposito si informa che il ricorso promosso dalla RdB ancora non è stata fissata 1'udienza. Nello stesso tempo la RdB ha invitato i lavoratori a prendere l'iniziativa di inviare agli enti interessati. l'atto interruttivo, per ottenere il beneficio previsto per le attività usuranti attuato con il decreto legislativo n. 374 dell' 11.8.1993 art. 3 comma 1 lettera f.

Evidentemente tutte queste iniziative, che suscitano notevole successo tra i lavoratori, hanno indotto la Cgil a rivedere la sua posizione e a schierarsi favorevolmente con la categoria che ha posto la richiesta di essere inserita nei lavori "PARTICOLARMENTE USURANTI", quindi con la RdB.

Altrimenti. se ciò non fosse veritiero, servirebbe solo a confondere e frastornare i lavoratori, infatti non risulta agli atti l'esistenza di alcun decreto "che ha recepito le istanze dei vigili del fuoco". Quindi restando in attesa dell'informativa da parte della Cgil che ci rappresenterà i benefici previsti da una cosa che non c'è, la RdB invita i lavoratori a continuare nella compilazione dell'atto interruttivo e ad inviarlo tramite il comando di appartenenza agli enti in indirizzo, perché come abbiamo già detto, più atti vengono inviati maggiori sono le possibilità di ottenere la riapertura delle trattative per il riconoscimento anche per i vigili del fuoco, di lavoro particolarmente usurante. La copia del modulo con il timbro che porta la data di ricevuta da parte del comando provinciale, va consegnata alla struttura locale della RdB oppure fatta pervenire al coordinamento nazionale al fax n064870247.

 

 

 

Pensiamo al nostro futuro:

continuiamo a compilare il modulo.


Cn 406-t01 Roma, 12 marzo 1999

Lavori Usuranti

La RdB invita a prendere l?iniziativa.

Lavoratori,

come tutti sapete, ai vigili del fuoco non è mai stata riconosciuta l?attività di lavoro particolarmente usurante. I benefici previsti prima della riforma pensionistica erano dovuti dal fatto che eravamo collocati nelle cosiddette " categorie speciali". Ciò permetteva di andare in pensione con 30 anni di servizio.

Col decreto legislativo 30 aprile del 1997 n° 165, gli anni di servizio sono stati innalzati di cinque anni anche a queste categorie; per cui i vigili del fuoco adesso potranno andare in pensione quando raggiungono i 35 anni di contribuzione ai quali deve corrispondere anche l?età anagrafica.

La riforma Dini legge dell?8 agosto 1995 n°335 appoggiata, è bene ricordarlo, da Cgil, Cisl e Uil nel suo contenuto oltre che prolungare gli anni di lavoro e l?età per raggiungere la pensione ha anche previsto una revisione dell?elenco dei lavori considerati particolarmente usuranti.

Tutto ciò non ha niente a che vedere con il riconoscimento di lavoro particolarmente usurante, che è tuttora invece riconosciuto ad altre categorie: quali i ballerini che vanno in pensione a 45 anni di età, ai minatori, i palombari ed altri particolari settori in cui si svolgono lavori di tipo gravoso in special modo in quelle particolari realtà lavorative dove non si possono prevedere i rischi ed applicare le attuali norme previste dalla legge 626.

Visto che i Vigili del Fuoco rientrano nei parametri delle attività svolte riconosciute dal decreto legislativo 374 del 1993, la RdB ritiene che il lavoro del Corpo nazionale entra a pieno titolo in questo elenco di attività anche perché nella gran parte degli interventi vengono meno i parametri di prevenzione agli infortuni individuali nonché nei confronti delle malattie professionali.

Per cui l?attività del vigile del fuoco non è solo atipica, ma anche particolarmente usurante e quindi non si comprende l?ostinazione del governo e dei sui complici a non riconoscere il beneficio concesso ad altre categorie alle quali viene riconosciuto l?abbuono due mesi ogni anno lavorativo.

La RdB invita tutti i lavoratori a promuovere una forte iniziativa a livello individuale col fine che anche questo diritto non passi "in sordina" cioè nel dimenticatoio. Si tratta di compilare l?atto interruttivo allegato a questo comunicato e di inviarlo tramite il proprio ufficio di appartenenza agli enti in indirizzo affinché tengano in considerazione l?attività svolta dai lavoratori del Corpo nazionale.

E? evidente che più atti vengono inviati maggiori sono le possibilità di ottenere la riapertura delle trattative dove far valere le nostre legittime ragioni.

Tutti, nessuno escluso, sono interessati e non solo i prossimi alla pensione, ma in particolare i più giovani i quali saranno, in parte lo sono già, i più tartassati dalla riforma pensionistica.

Di fondamentale importanza è la volontà e la determinazione di ogni singolo di riprendere in prima persona le "redini" della situazione imponendo al governo e all?amministrazione il rispetto dei propri diritti.

Pensiamo al nostro futuro.

Compiliamo il modulo

Ulteriori informazioni le trovi a questa pagina: http://www.rdbcub.it/usuranti.htm