Veneto

 4/12/2000:

 A Tutto il personale

 

In occasione della manifestazione indetta a Roma il 23 marzo 2001 dalla nostra Organizzazione Sindacale di categoria per evidenziare il malessere generalizzato dei Vigili del Fuoco, una delegazione del personale del Comando di Venezia parteciperà consegnando al Direttore Generale Prefetto Berardino un elmo (di nuovo tipo utilizzato dalla squadra speciale per interventi chimici di Venezia) avuto per questo scopo dal "Comitato Spontaneo" dei Vigili del Fuoco di Venezia.

 

Con questa donazione il personale di Venezia vuol sottolineare con forza che i vigili del fuoco sono stanchi di aspettare un’Amministrazione capace solo di promettere. L’Amministrazione è consapevole e responsabile delle carenze di personale operativo, di mezzi e d’equipaggiamento. Se il Ministro dell’Interno non è capace di dare ai propri lavoratori strumenti per la loro sicurezza e un inquadramento economico decoroso ai propri dipendenti (non solo all’area dirigenziale), sia almeno capace di dichiarare il proprio fallimento.

 

Se non sono capaci ad equipaggiarci……………

……..il casco glielo regaliamo Noi !!!!

 per il Coordinamento Provinciale RdB di Venezia

Claudio Berton

 


 

Data: mercoledì 14 marzo 2001 Oggetto: Comunicato di Belluno 

 

Continuano a stupirci con comportamenti speciali

Incoerenza, servilismo e complicità

 

Lavoratori, in questi ultimi giorni quanto successo in Veneto ha evidenziato ancora una volta il comportamento antisindacale fortemente voluto dalla santa alleanza (Cgil, Cisl e Uil), con la complicità dell’Amministrazione, nei confronti della scrivente organizzazione sindacale.

Convocati al tavolo unico delle trattative, il giorno 6 marzo c.a., per la discussione sul "piano organizzativo per la campagna contro gli incendi boschivi", i rappresentanti delle sigle confederali hanno preteso che la riunione venisse svolta in due distinti momenti, con la motivazione di riconfermare le scelte adottate a livello nazionale di tenere tavoli di contrattazione separati fra le OO.SS. confederali e le altre O.S.

 

Quanto sopra mette in risalto due cose fondamentali: la mancanza completa del rispetto delle regole sindacali (tavolo unico per le OO.SS. maggiormente rappresentative, quindi anche la RdB peraltro questa volta firmataria del CCNL), ma soprattutto incoerenza totale poiché è sotto gli occhi di tutti la diversità d’intenti nelle politiche delle segreterie della triplice (comparto sicurezza o agenzia? Poliziotti o disaster manager?).

Il tutto guarnito con gli atti di servilismo per la vista del Direttore generale il giorno successivo, culminato con la pubblicazione sulla stampa locale di un articolo, a nome del rappresentante regionale della Cgil, nel quale lo stesso chiede almeno il pagamento regolare dei servizi effettuati al di fuori dell’orario ordinario di servizio (magari in ginocchio).

 

Cari colleghi questo serve a farci capire il tipo di sindacato svolto dai tre fratellini, (in realtà dai famosi animaletti rosa), e il binario sul quale ci hanno sistemato, dapprima avvallando e successivamente (a scoppio ritardato) cercando di correggere il loro famoso "dipartimento della difesa civile".

Se è ancora vero che l’uomo partecipa al proprio destino scendi in piazza il 23 marzo con noi e fai sentire forte la tua protesta nei confronti di chi dirige e di quanti sono complici della distruzione del Corpo nazionale.

 

p. il Coordinamento regionale Veneto

Francesco Chiappetta

 


Il Gazzettino On Line 1999 - Informazioni sul sito

Lunedì, 4 Dicembre 2000

LETTERA
I vigili del fuoco a Ciampi «Chiediamo attenzione»
Belluno

Sono da sempre uno dei corpi dello Stato più amati dalla gente, ma si sentono trascurati. E, comunque, non vedono riconosciuti l'impegno e la fatica del loro lavoro.

Per questo oggi, festa della loro patrona (Santa Barbara) i vigili del fuoco di tutta Italia hanno indirizzato una lettera al presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, per chiedere che vengano loro riconosciuti alcuni diritti fondamentali. Tra, questi, anche le rappresentanze sindacali di base dei vigili del fuoco di Belluno.

Ma cosa chiedono in concreto i «pompieri»? Prima di tutto che si coprano i vuoti di organico. Quattordicimila i vigili del fuoco mancanti. Un vuoto coperto solo dall'impegno di coloro che comunque garantiscono la copertura dei turni.

Ma anche il riconoscimento delle patologie dovute e malattie professionali, che pure non vengono riconosciute. A cominciare da chi è stato esposto all'amianto. E che dire dell'età pensionabile, che è stata addirittura elevata non essendo stata riconosciuta la qualifica di «lavoro usurante».

Ma ci sono problemi ancora più specifici. Come ad esempio quello dei trasferimenti. Ci sono vigili del fuoco che, una volta ottenuta una specializzazione, vengono trasferiti lontano dalle famiglie. E, poi, il problema degli stipendi, che sarebbero al di sotto della media dei colleghi dell'Unione Europea.