Piemonte

30/6/2000:


SCIOPERO

IL 26 APRILE 01’

( Turno B)

DALLE ORE 14.00 ALLE 18.00

COLLEGA SE SEI CONTENTO:

DI FAR PARTE DELLA DIFESA CIVILE

DI ESSERE MANOVALE DELLA PROT. CIVILE

DI NON AVERE AVUTO IL LAVORO USURANTE

DELL’ORGANICO

DELLE PENSIONI

DEL VESTIARIO

DEGLI AUTOMEZZI

COLLEGA SE SEI FELICE PER:

LO STIPENDIO DA FAME

I PASSAGGI DI QUALIFICA

LA MOBILITA’ SELVAGGIA

I RITARDI SUL PAGAMENTO DEGLI STRAORDINARI E DELLE EMERGENZE

SE SEI SODDISFATTO DELLE TUE CONDIZIONI, NON SCIOPERARE.

SE INVECE RITIENI CHE SI DEBBA CAMBIARE,

E VUOI DIMOSTRARE DI NON ESSERE D’ACCORDO CON LO SFASCIO

IN CUI SI VUOLE TRASCINARE IL CORPO NAZIONALE

SCIOPERA CON LA RDB


MODALITA’ SCIOPERO

IN RELAZIONE ALLA LEGGE N° 146 /90 E LEGGE N° 83/2000 SULLA REGOLAMENTAZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI; PER TUTTI I SERVIZI NON RICOMPRESI IN QUELLI ESSENZIALI NON E’ PREVISTA NESSUNA LIMITAZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO.

RIENTRANO PERCIO’ NEI SERVIZI DA NON PRESTARE DURANTE LO SCIOPERO:

IL SERVIZIO DI APERTURA PORTE NON DI SOCCORSO.

IL SERVIZIO DI VIGILANZA A PAGAMENTO FUORI DALL’ORARIO ORDINARIO E STRAORDINARIO.

IL SERVIZIO DI FORMAZIONE A PAGAMENTO PRESTATO AI SENSI DELLA LEGGE 626.

IL SERVIZIO DI ASSISTENZA AL RIFORNIMENTO DI AEROMOBILI CON VIAGGIATORI A BORDO.

IL SERVIZIO PRESSO LE SEDI DISTACCATE ALL’INTERNO AEROPORTI.

 

INOLTRE SONO SOSPESE LE ATTIVITA’:

DI PREVENZIONE INCENDI.

DI FORMAZIONE. E ADDESTRAMENTO.

DI MANUTENZIONE E MOVIMENTAZIONE AUTOMEZZI.

DI OPERATORE TELEFONICO NON DI SOCCORSO.

DI CONFEZIONAMENTO DEI PASTI, CHE DEVONO COMUNQUE ESSERE GARANTITI DAL COMANDO.

 

E’ PREVISTO DALLE LEGGI SOPRA CITATE CHE IL DIRIGENTE FORNISCA L’ELENCO DEL PERSONALE ESONERATO DALLO SCIOPERO, CIOE’ L’ELENCO DEL PERSONALE CHE DEVE GARANTIRE I MINIMI ESSENZIALI.

SCIOPERA CON LA RDB


Torino 28/01/2001

REGOLAMENTO VOLONTARI
NON PRESTATE FEDE AI BUGIARDI

LAVORATORI,

ECCOCI DI NUOVO DI FRONTE DELL’ENNESIMA TOPPATA, E ORA SI CERCA DI CORRERE AI RIPARI, CHI DICE CHE E’ COLPA D’ALTRI, CHI DICE CHE NON C’ERA, CHI DICE CHE ANCHE CHI NON C’ERA HA PARTECIPATO, CHI AFFERMA DI POTER MODIFICARE TUTTO, E ADESSO SENZA AVER CHIESTO E DETTO NULLA A NESSUNO CHIEDONO AI LAVORATORI DI SCIOPERARE.

SCIOPERO CHE NON SERVE PIU’ A NULLA GRAZIE A LORO CHE HANNO PRIMA VOLUTO LA LEGGE 146 E SUCC. PER REGOLAMENTARE GLI SCIOPERI, E POI GRAZIE AGLI ACCORDI CON LA COMMISSIONE DI GARANZIA DA LORO SOTTOSCRITTI.

PER FUGARE OGNI DUBBIO SULLE RESPONSABILITA’ PUBBLICHIAMO DUE DOCUMENTI, CHE SECONDO NOI LA DICONO LUNGA E SMENTISCONO LE TROPPE CHIACCHIERE E GIUSTIFICAZIONI DEI SOLITI IGNOTI.

IL PRIMO DOCUMENTO SULL’INCONTRO A ROMA PRESSO LA SEDE CISL, TRA ASSOCIAZIONE E SINDACATO CONFEDERALE E’ STATO PRESO COSI’, COME QUALCHE COLLEGA L’AVEVA DIPINTO QUANDO SI TROVAVA IN BACHECA, E CERTAMENTE QUALCUNO DI VOI LO RICORDERA’.

IL SECONDO E’ UN COMUNICATO DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE VOLONTARI AI PROPRI ISCRITTI PER COMUNICARE LE PROPRIE CONSIDERAZIONI SUL REGOLAMENTO.

LEGGENDO LE NOTE NON SI PUO’ CHE CONSIDERARE:

 

CHI OGGI ORGANIZZA SCIOPERI E BLOCCHI, ORGANIZZAVA GLI INCONTRI CON L’ASSOCIAZIONE PROPRIO A CASA SUA QUESTO OVVIAMENTE DA ANNI, CONSIDERANDO LA DATA DEL DOCUMENTO, ALTRO CHE PESTE E CORNA CONTRO L’ASSOCIAZIONE.

 

CHI OGGI ORGANIZZA LA PROTESTA, HA SENZA DUBBIO PARTECIPATO ALLE RIUNIONI SUL REGOLAMENTO DEI VOLONTARI, TENTANDO D’APPORTARE DELLA MODIFICHE CONDIVISIBILI, PERO’ NONOSTANTE LO SFOGGIO DI MUSCOLI, SENZA NESSUN RISULTATO.

 

MA SE IN QUELLA SEDE NON SONO RIUSCITI A MODIFICARE IL REGOLAMENTO CHE ERA IN DISCUSSIONE E QUINDI MODIFICABILE, COME PENSANO DI POTER CAMBIARE UN DPR?

 

CHIUNQUE DI VOI POSSIEDA UN BRICIOLO DI SALE IN ZUCCA SARA’ IN GRADO DI TIRARE LE CONCLUSIONI, E PENSARE COME SIA POSSIBILE DARE FIDUCIA A GENTE DI QUESTO CALIBRO, CHE PERALTRO IN QUESTO MOMENTO ORGANIZZANO COSE CHE DOVEVANO METTERE IN ATTO PRIMA, QUANDO ERA POSSIBILE DETERMINARE CAMBIAMENTI, VISTO CHE ERANO PRESENTI ALLA NASCITA DEL REGOLAMENTO.

OGGI CHIEDONO AI LAVORATORI A CUI NON HANNO MAI DETTO NIENTE, DI SCIOPERARE E BLOCCARE I CORSI PER CS VOLONTARI, MA I MOTIVI LO SAPPIAMO BENE SONO SOLO D’OPPORTUNITA’ E CONVENIENZA PERSONALE; VISTA LA GUERRA IN ATTO TRA RESPONSABILE REGIONALE CISL E COMANDANTE DI TORINO E LE SPACCATURE INTERNE DELLA CISL CHE HANNO PORTATO ALLA COSTITUZIONE DI UN COMITATO DI DISSIDENTI, CONTRO LA GESTIONE AD PERSONAM DEL SINDACATO.

 

SCIOPERARE CON COSTORO SIGNIFICA DARE UNA MANO A DELLE PERSONE CHE CON L’ASSOCIAZIONE SONO SEMPRE STATE PAPPA E CICCIA, ADERIRE A LORO INIZIATIVE SIGNIFICA DIRE VA BENE

AL REGOLAMENTO, COSI’ COME LO HANNO VOLUTO.

 

TORINO LI 19/01/01 RDB REGIONALE PIEMONTE

 

 

 


REGOLAMENTO PER VOLONTARI

REGOLAMENTO VOLONTARI
NON PRESTATE FEDE AI BUGIARDI

LAVORATORI,

ECCOCI DI NUOVO DI FRONTE DELL’ENNESIMA TOPPATA, E ORA SI CERCA DI CORRERE AI RIPARI, CHI DICE CHE E’ COLPA D’ALTRI, CHI DICE CHE NON C’ERA, CHI DICE CHE ANCHE CHI NON C’ERA HA PARTECIPATO, CHI AFFERMA DI POTER MODIFICARE TUTTO, E ADESSO SENZA AVER CHIESTO E DETTO NULLA A NESSUNO CHIEDONO AI LAVORATORI DI SCIOPERARE.

SCIOPERO CHE NON SERVE PIU’ A NULLA GRAZIE A LORO CHE HANNO PRIMA VOLUTO LA LEGGE 146 E SUCC. PER REGOLAMENTARE GLI SCIOPERI, E POI GRAZIE AGLI ACCORDI CON LA COMMISSIONE DI GARANZIA DA LORO SOTTOSCRITTI.

PER FUGARE OGNI DUBBIO SULLE RESPONSABILITA’ PUBBLICHIAMO DUE DOCUMENTI, CHE SECONDO NOI LA DICONO LUNGA E SMENTISCONO LE TROPPE CHIACCHIERE E GIUSTIFICAZIONI DEI SOLITI IGNOTI.

IL PRIMO DOCUMENTO SULL’INCONTRO A ROMA PRESSO LA SEDE CISL, TRA ASSOCIAZIONE E SINDACATO CONFEDERALE E’ STATO PRESO COSI’, COME QUALCHE COLLEGA L’AVEVA DIPINTO QUANDO SI TROVAVA IN BACHECA, E CERTAMENTE QUALCUNO DI VOI LO RICORDERA’.

IL SECONDO E’ UN COMUNICATO DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE VOLONTARI AI PROPRI ISCRITTI PER COMUNICARE LE PROPRIE CONSIDERAZIONI SUL REGOLAMENTO.

LEGGENDO LE NOTE NON SI PUO’ CHE CONSIDERARE:

 

CHI OGGI ORGANIZZA SCIOPERI E BLOCCHI, ORGANIZZAVA GLI INCONTRI CON L’ASSOCIAZIONE PROPRIO A CASA SUA QUESTO OVVIAMENTE DA ANNI, CONSIDERANDO LA DATA DEL DOCUMENTO, ALTRO CHE PESTE E CORNA CONTRO L’ASSOCIAZIONE.

 

CHI OGGI ORGANIZZA LA PROTESTA, HA SENZA DUBBIO PARTECIPATO ALLE RIUNIONI SUL REGOLAMENTO DEI VOLONTARI, TENTANDO D’APPORTARE DELLA MODIFICHE CONDIVISIBILI, PERO’ NONOSTANTE LO SFOGGIO DI MUSCOLI, SENZA NESSUN RISULTATO.

 

MA SE IN QUELLA SEDE NON SONO RIUSCITI A MODIFICARE IL REGOLAMENTO CHE ERA IN DISCUSSIONE E QUINDI MODIFICABILE, COME PENSANO DI POTER CAMBIARE UN DPR?

 

CHIUNQUE DI VOI POSSIEDA UN BRICIOLO DI SALE IN ZUCCA SARA’ IN GRADO DI TIRARE LE CONCLUSIONI, E PENSARE COME SIA POSSIBILE DARE FIDUCIA A GENTE DI QUESTO CALIBRO, CHE PERALTRO IN QUESTO MOMENTO ORGANIZZANO COSE CHE DOVEVANO METTERE IN ATTO PRIMA, QUANDO ERA POSSIBILE DETERMINARE CAMBIAMENTI, VISTO CHE ERANO PRESENTI ALLA NASCITA DEL REGOLAMENTO.

OGGI CHIEDONO AI LAVORATORI A CUI NON HANNO MAI DETTO NIENTE, DI SCIOPERARE E BLOCCARE I CORSI PER CS VOLONTARI, MA I MOTIVI LO SAPPIAMO BENE SONO SOLO D’OPPORTUNITA’ E CONVENIENZA PERSONALE; VISTA LA GUERRA IN ATTO TRA RESPONSABILE REGIONALE CISL E COMANDANTE DI TORINO E LE SPACCATURE INTERNE DELLA CISL CHE HANNO PORTATO ALLA COSTITUZIONE DI UN COMITATO DI DISSIDENTI, CONTRO LA GESTIONE AD PERSONAM DEL SINDACATO.

 

SCIOPERARE CON COSTORO SIGNIFICA DARE UNA MANO A DELLE PERSONE CHE CON L’ASSOCIAZIONE SONO SEMPRE STATE PAPPA E CICCIA, ADERIRE A LORO INIZIATIVE SIGNIFICA DIRE VA BENE

AL REGOLAMENTO, COSI’ COME LO HANNO VOLUTO.

 

TORINO LI 19/01/01 RDB REGIONALE PIEMONTE

 

 

 


REGOLAMENTO PER VOLONTARI
"Atapirati" e senza limiti d’ipocrisia e falsità

Colleghi ,

pensavamo che ci fossero limiti alla decenza, ma abbiamo scoperto che un sedicente e pseudo - sindacalista CISL, si aggira tra i colleghi affermando che la RdB sarebbe d’accordo con quanto in otto anni è stato concordato e voluto da Amministrazione, Sindacato Confederale e Associazione Volontari.

Un atteggiamento RIPUGNANTE, FALSO E INDECENTE come coloro che gli prestano fede, ben conoscendo la verità.

Pescati in fallo, l’alternativa è, confondere le acque, tirando in ballo anche chi non ha mai avuto a che fare con gli incontri romani sul regolamento, tanto i colleghi "si bevono tutto e di più".

Non possiamo in queste condizione aderire ad iniziative, che confonderebbero le idee ai colleghi, in cui i veri colpevoli tentano di sfuggire alle loro responsabilità; meritano solo la consegna di un grosso TAPIRO.

Cari colleghi proprio di fronte alla clamorosa gaffe, vengono fuori la persone oneste e quelle che pescano nel torbido, inutile adesso gridare allo scandalo quando per anni si è concertato tutto quanto era possibile per fregare i lavoratori.

Un"tentativo di sindacalista" che a fronte di una situazione come questa meglio farebbe a stare zitto, ne guadagneremmo tutti anche il Suo sindacato; perché abbiamo visto notte tempo chi ha promosso, organizzato e svolto incontri con rappresentanti dell’Associazione Volontari, sgattaiolando all’una di notte dagli uffici del Comando e non certo la RdB.

Opposizione? Dove e quando?

Non ci stupiremmo se alle prossime elezioni vedremo Associazione Volontari e Sindacato Confederale come l’altra volta "a braccetto", in un nuovo comitato per l’Ulivo o di qualche altro fiorellino o arbusto governativo.

Vedremo nel prossimo contratto se il RUOLO LOGISTICO previsto per i volontari non più idonei, sarà applicato anche ai permanenti o se il sistema delle graduatorie in ruolo per i volontari sarà applicato ai permanenti, oppure se ancora una volta Roma farà il contrario di quello che vuole il personale nei Comandi.

Quindi colleghi se vi piace essere presi in giro e volete appoggiare i nuovi regolamenti continuate a rimanere con i sindacati pro-volontariato, se invece ritenete di dover cambiare qualcosa, la Rdb tenta da anni un cambiamento e lo può realizzare solo con voi.

 

NON PARTECIPATE QUINDI AD ASSEMBLEE CHE NON SERVONO A NULLA, SE NON A LEGITTIMARE COLORO CHE HANNO VOLUTO IL REGOLAMENTO.

Coord. RdB To

TORINO 10 GENNAIO 2000


Data: sabato 30 dicembre 2000  Oggetto: Comunicato AL PERSONALE DI NOVARA

     Colleghi, ci pare il momento di fare un piccolo bilancio di un anno in cui a Novara sono successe molte cose certamente non piacevoli, purtroppo nell'indifferenza di molti, ed in alcuni casi con il piacere di alcuni. Bisogna constatare che a fronte di una battaglia che molti di Voi ritengono "personale" perché abilmente manipolati, o perché e molto più facile essere d'accordo, in realtà forse nessuno ha valutato i motivi e le richieste che la RdB ha portato avanti; è più comodo, infatti, ascoltare qualche arrogante personaggio che si è nominato vostro protettore, si corrono certamente meno rischi. E' facile per un dirigente far credere che "poverino" lo maltrattano, ma è ancora più facile per il personale dargli ragione ed anche molto più comodo, e se dovesse cambiare dirigente come faranno coloro che si sono venduti anche l'anima, per sfruttare comodità personali? E' opinione diffusa e pilotata, che la RdB abbia voluto personalizzare le questioni ma non ci pare che le problematiche siano personali di qualcuno di Noi, oppure secondo voi chiedere il rispetto delle Leggi di questo Stato è un fatto personale? E sì perché lo smaltimento delle sostanze tossiche, il rispetto del voto del personale per le RSU, il rispetto delle norme di sicurezza sono leggi promulgate dal Parlamento Italiano non scelte personali dei rappresentanti della RdB di Novara. ( e di questi giorni, altri due colleghi dopo quelli di Genova sono stati colpiti da mesiotelioma pleurico da amianto) Sono temi per cui la RdB giornalmente e da vent'anni combatte al fine di far valere i diritti di tutti, cari colleghi in altri comandi queste battaglie sono portate avanti da personale che non si schiera con l'amministrazione ma ritiene che il dirigente e un certo tipo di funzionari facciano i loro interessi e non certo quelli del personale, quindi vi sia il giusto rapporto di confronto e se il caso di scontro. Non vogliamo certo pensare che Novara sia diversa da altri Comandi, anche se certe situazioni ci lasciano perplessi di fronte ad atteggiamenti incomprensibili, come quelli relativi alla soddisfazione di alcuni a fronte dei bassi tentativi, di procurare provvedimenti disciplinari a colleghi con cui si divide il posto di lavoro. Lasciateci affermare che, ignobili sono i tentativi di sanzione ma altrettanto ignobile sarebbe un atteggiamento di soddisfazione da parte del personale, che verrebbe meno a principi morali e di solidarietà, che sono alla base del vivere civile in una comunità; ho dovremmo ridere della grave malattia della collega amministrativa che da mesi soffre non certo perché l'ambiente novarese sia idilliaco. Queste righe vogliono essere una sollecitazione al vostro spirito ed intelligenza, sopiti da un ambiente e una situazione che trova riscontro in pochi comandi dove dirigenti e funzionari gretti, strafottenti e privi di qualsiasi autorevolezza, usano l'autorità e la prepotenza per dimostrare la loro incapacità, infatti, in altro comando con personale compatto in difesa dei propri diritti, lo stesso dirigente ha fatto le valigie. Un'incapacità venuta fuori appena la RdB ha fatto dei rilievi o ha chiesto delle giustificazioni, infatti, sono stati presi dalla frenesia della difesa, affermando le loro ragioni sui giornali e smentendole il giorno dopo disponendo la chiusura di mezza sede di servizio, vi sembra che costoro possano essere persone a cui prestare fede? Certo è difficile in un ambiente dove purtroppo anche i rappresentanti sindacali, vendono la loro dignità per un posto al caldo, credere al sindacato però riteniamo che valgano i principi e non gli uomini. Nell'augurarvi buone feste vi chiediamo di rispettare la vostra dignità di lavoratori schierandovi dalla vostra parte cioè dalla parte del Sindacato RdB.

il coordinamento RDB di Novara


 CGIL CISL UIL RdB

 

Vigili del Fuoco del PIEMONTE

COMUNICATO STAMPA

 

Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL ed RdB, dei lavoratori Vigili del Fuoco del Piemonte, hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria, con l’intenzione di arrivare ad una prima giornata di sciopero, della durata di 4 ore, inizialmente prevista per il 4 dicembre in concomitanza con la ricorrenza della festa patronale di S.Barbara, Protettrice dei VVF.

I Vigili del Fuoco vogliono richiamare l’attenzione delle autorità politiche e dei cittadini sui gravi problemi dei Vigili del Fuoco del Piemonte:

La continua diminuzione degli organici, provoca condizioni di scarsa sicurezza per i VVF e per chi deve essere soccorso. La maggior parte dei distaccamenti VVF del Piemonte riesce a garantire solo una squadra composta normalmente da non più di 4 vigili. Spesso sono necessari lunghi tempi di percorrenza, per far giungere un’autopompa dove richiesto.

Nonostante l’intenzione dell’Amministrazione di aprire nuove sedi distaccate, a causa della mancanza di personale da assegnare (per esempio l’apertura del distaccamento di Chieri, previsto dagli anni ’80) rischiamo di chiudere quelle già aperte.

L’esiguità delle piante organiche del personale amministrativo in taluni Comandi provoca ritardi, anche di anni, nel pagamento dei fornitori e degli stipendi ai VVF.

Il parco automezzi è insufficiente e non sempre adeguato agli standard che l’odierna tecnologia può fornire. La recente alluvione ha messo in evidenza ancor più tale problema: mancano i mezzi anfibi, mancano le autoscale e mancano i mezzi nautici.

Gli elicotteri VVF riciclati dalla Marina Militare sono vecchi più di 30 anni, ma nonostante le difficoltà tecniche ed i lunghi periodi di manutenzione, sono riusciti, nella recente alluvione del Piemonte, a trarre in salvo più di 700 persone minacciate dalla piena dei fiumi.

In tutto il Piemonte è operativo soltanto un nucleo sommozzatori dei VVF, nonostante la presenza di grandi laghi e fiumi. Il servizio di soccorso in acqua è attualmente reso con una turnazione a singhiozzo: un giorno si ed uno no.

La regolamentazione ed il coordinamento del servizio svolto dalla componente dei Vigili del Fuoco Volontari, è lasciato dall’Amministrazione in balia dei politici che traggono profitto dall’impegno disinteressato della maggior parte degli appartenenti al settore. L’importante ruolo che tale componente esplica nei confronti della sicurezza della collettività, è continuamente svilito dall’insufficienza gestionale dei vertici del Corpo Nazionale VVF. Per contro, lo sviluppo incontrollato e disomogeneo dei distaccamenti Volontari ha fatto si che talune zone del Piemonte abbondino di sedi VV, mentre altre zone devono attendere anche ore per vedere arrivare il primo automezzo dei VVF. L’abolizione del pagamento delle prestazioni lavorative svolte dai VV, sarebbe certamente un primo passo concreto verso il pieno riconoscimento dell’attività di volontariato svolta.

 

Ancora una volta i Vigili del Fuoco sciopereranno per migliorare il servizio di soccorso e la sicurezza dei cittadini.

Consapevoli della stima dei cittadini e dell’importanza del ruolo che esercitano nei confronti della sicurezza, durante tutto il periodo della protesta verrà comunque assicurato il servizio di soccorso tecnico urgente.

Chiediamo in cambio il sostegno della popolazione e degli organi di informazione, per farsi portavoce delle importanti carenze evidenziate.

Dieci giorni fa i massimi vertici dello Stato si sono complimentati con i VVF per il servizio di soccorso reso alla popolazione colpita dall’alluvione.

Ieri il Parlamento ha bocciato gli emendamenti alla Finanziaria per aumentare gli stanziamenti economici al Corpo, aumentare gli organici e definire il nuovo contratto di lavoro.

 

Basta parole vogliamo i fatti!!

 


2 NOVEMBRE 2000

COMUNICATO STAMPA

Vigili del Fuoco Torino

L’EMERGENZA DEVE FINIRE. CHE VERGOGNA!

 

La scrivente RdB denuncia il grave tentativo, di dichiarare l’emergenza Piemonte conclusa, giungono segnali da Roma affinché si dichiari che in Piemonte è tutto normale.

Il fango di Casale Monferrato e Trino Vercellese non esiste più, l’acqua non ha invaso case e stabilimenti a Torino, le frane nel Verbano sono scomparse, i morti della Valle d’Aosta sono risuscitati; insomma i miliardi di danni sono cancellati e lo spettacolo di rovine, frane ed esondazioni viste in elicottero dal Presidente Ciampi erano uno spettacolo virtuale.

Le difficoltà che i Vigili del Fuoco di Torino incontrano nel poter disporre degli uomini necessari e dei mezzi, per continuare le operazioni sono un chiaro segnale che si vuole dichiarare che tutto è a posto.

Una decisione incomprensibile a fronte della popolazione che continua a reclamare per le situazioni di grave disagio, mentre le località delle alte valli hanno grosse difficoltà nelle comunicazioni e ci riferiamo al Pinerolese, al Canavese e alle Valli di Lanzo in cui numerosi ponti su strade comunali o locali sono crollati.

Una situazione che in caso d’incendio costituisce un grave pregiudizio nel raggiungere da parte nostra, paesi ( Macugnaga),borgate o abitazioni isolate.

Ancora una volta la Protezione Civile è incapace di organizzare, perché come sempre le esercitazione a tavolino sono ben lontane dalla tragica realtà.

Le necessità urgenti dei comuni ed enti locali vengono filtrati da organi di coordinamento che dimenticano località e popolazioni, perciò spesso, mezzi e uomini dei Vigili del Fuoco non vengono utilizzati e quindi nonostante vi siano gli escavatori e magari qualche sindaco ha necessità di ripristinare una strada, le frazioni rimangono isolate.

Probabilmente è meglio non inviare i nostri uomini ad analizzare le condizioni del territorio e delle popolazioni, è certamente più conveniente utilizzare i mezzi movimento terra delle ditte private.

Nonostante questa situazione dobbiamo elemosinare il personale, giustificando analiticamente la richiesta, mentre ad esempio a Sarno in Campania per un evento notevolmente meno grave, per quanto riguarda l’ampiezza territoriale, si sono adottati addirittura provvedimenti legislativi e ormai da anni vengono impiegati mezzi e uomini senza lesinare nulla.

Il personale della Campania che prestava servizio in altre sedi (Milano, Torino ecc.) è stato"rischierato"; di fatto, è tornato a casa, mentre per il personale del Piemonte che deve andare a prestare servizio in altri comandi e che è necessario sul territorio, si trovano mille difficoltà, tant’è che ad oggi il Ministero non ha ancora disposto nulla.

Con ogni probabilità fra qualche giorno verrà detto che il personale riprenda i normali turni di servizio così anche la ricerca del corpo del nostro collega nel fiume Orco e della bambina nel fiume Stura sarà affidata alla bontà dei corsi d’acqua, magari alle prossime piogge faranno affiorare i loro corpi.

Fra pochi mesi ci sono le elezioni tutto deve essere normale.

per il consiglio nazionale

Valter Perin

 

Torino 19 / 10 /2000

Al Sottosegretario all’Interno

On. Gianfranco SCHIETROMA

 

Al Direttore Generale P.C. e S.A.

Pref. Francesco BERARDINO

 

All’Ispettore Generale Capo

Ing. Alberto D’ERRICO

Prot. Reg. 20-00

Torino lì 19 ottobre 2000

OGGETTO: rischieramento personale e aumento organico emergenza Piemonte

 

La scrivente RdB a seguito dei fatti alluvionali e alla conseguente emergenza in atto in Piemonte, così come già avvenuto in altre occasioni, ritiene indispensabile l’adozione di un provvedimento che consenta il mantenimento presso le sedi d’appartenenza del Piemonte dei Capi Reparto di recente nomina e dei Capi Squadra al termine del corso di qualificazione; personale che a seguito del passaggio di qualifica era destinato ad altre sedi, nonché un aumento del personale vigile con le assunzioni per il concorso a 184 posti.

La scrivente ritiene che la gravità della situazione giustifichi ampiamente una decisione in tal senso, con particolare riferimento al terremoto in Umbria, alla frana di Sarno al crollo palazzo di Palermo.

Calamità, alcune delle quali, di gravità ben inferiore al disastro odierno in Piemonte e Valle d’Aosta, e che hanno determinato in quelle occasioni provvedimenti di rischieramento del personale, d’aumento degli organici ed anche potenziamento dei mezzi.

Un aumento d’organico e di mezzi che è più che mai necessario in Piemonte, ed in particolare a Torino in relazione alla prossima apertura del distaccamento permanente di Chieri (TO), ed a Novara per la presenza di numerosi siti ad alto rischio in caso d’incendio.

Un potenziamento di mezzi e automezzi indispensabile, visto che anche in quest’occasione si sono dimostrati insufficienti, per la mancanza di motopompe atte ai prosciugamenti e la totale e grave assenza nel comando di Torino di mezzi anfibi, ricordando che uno di questi automezzi era andato distrutto durante l’alluvione del 1994 e non è mai stato sostituito.

Confidando nell’attenzione delle SS.VV. rimaniamo nell’attesa di un riscontro ed inviamo cordiali saluti.

per il consiglio nazionale RdB

Walter Perin


COMUNICATO STAMPA

 

Vigili del Fuoco Torino

La scrivente RdB deve ancora una volta rilevare, a fronte della grave alluvione in Piemonte, le condizioni paradossali e le situazioni davvero incomprensibili, che già si sono verificate nel 1994 in occasione della precedente alluvione.

Ad esempio la mancata sospensione dei servizi di vigilanza nei locali di pubblico spettacolo, si è continuato ad inviare personale nei luoghi di spettacolo anziché impiegarlo per il servizio tecnico urgente. Sospensione che poteva essere adottata vista la presenza dei vertici della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco a Torino.

Una situazione incomprensibile, a fronte di previsioni meteorologiche in peggioramento, alle decine di richieste di soccorso, con morti e frane su tutto il territorio della Provincia, e la necessità addirittura di soccorrere il nostro personale che con un mezzo è precipitato nel fiume Orco in località Castellamonte, dove un capo squadra risulta disperso.

Invece pare che il pericolo per la cittadinanza sia rappresentato dallo stadio delle Alpi, da uno spettacolo al teatro Alfieri o da Expocasa, dove sono state inviate 18 unità, che avrebbero potuto invece costituire almeno tre squadre d’intervento.

E’ inoltre viene inviato personale da altri Comandi, con territori che potrebbero tra poche ore essere interessati dall’onda di piena del fiume Po, esattamente come nel 1994, giunge a Torino personale da Milano, Piacenza, Reggio Emilia, Parma, Modena, Ferrara per poi magari fra poche ore reinviarlo in fretta e furia alle proprie sedi, perché com’è noto i nostri fiumi scorrono verso l’Adriatico non verso le Alpi.

La scrivente RdB non può che denunciare ancora una volta le gravi disfunzioni, che si verificano in occasione d’ogni calamità, ritenendo che si operi in maniera errata nell’utilizzazione delle risorse umane e nel coordinare una serie di strutture incoordinabili, che come sempre svolgono belle esercitazioni ma nessuna vera emergenza.

Quando questa si verifica, come sempre la cittadinanza paga per gli errori dei politici nelle scelte relative alla Protezione Civile, che non affidano alla struttura portante dei Vigili del Fuoco il ruolo di coordinamento.

Cioè si vedrà come sempre, il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, l’unica forza di protezione civile che svolge tale compito concretamente, operare con tutte le sue forze, con l’esperienza d’anni d’emergenze, risultare come sempre la cenerentola dei soccorsi.

Tanto se muore un pompiere sarà distribuita forse una medaglia, ma non aumenterà l’organico, non avremo uno stipendio degno, né il riconoscimento del lavoro particolarmente usurante, tutto come prima. No peggio di prima, perché saremo uno in meno.

L’ultima nota riguarda il serio pericolo per la nostra sede di essere inondata dal fiume Dora, che è straripato in c.so Regina Margherita e dalle ore 23.00 sta creando serie difficoltà all’uscita dei mezzi di soccorso.

per il consiglio nazionale

Walter Perin

 

Torino 15 settembre 2000


 

 

 

Prot. Reg. 18-00

Torino lì 15 ottobre 2000

 

OGGETTO. Alluvione Piemonte

 

La scrivente Rdb deve ancora una volta sottolineare, a fronte della grave alluvione in corso in Piemonte, le condizioni paradossali e le situazioni davvero incomprensibili, che già si sono verificate nel 1994 in occasione della precedente alluvione.

La mancata sospensione da parte delle S.S.V.V. dei servizi di vigilanza nei locali di pubblico spettacolo; si continua perciò ad inviare personale nei luoghi di spettacolo anziché impiegare quel personale per il servizio tecnico urgente.

Una situazione davvero incomprensibile a fronte di previsioni meteorologiche in peggioramento, alle decine di richieste di soccorso, con morti e frane su tutto il territorio della Provincia, e la necessità addirittura di soccorrere il nostro personale che con un mezzo è precipitato nel fiume Orco in località Castellamonte, dove un capo squadra risulta disperso.

Invece pare che il pericolo per la cittadinanza sia rappresentato dallo stadio delle Alpi, da uno spettacolo in qualche teatro o da Expocasa a Torino Esposizioni, dove sono inviate 18 unità che potrebbero invece costituire almeno tre squadre d’intervento.

E’ inoltre si invia personale da altri Comandi con territori che potrebbero tra poche ore essere interessati dall’onda di piena del fiume Po, esattamente come nel 1994, viene inviato personale da Piacenza, Reggio Emilia, Parma, Modena, Ferrara per poi fra poche ore reinviarlo in fretta e furia alle proprie sedi.

La scrivente RdB non può che denunciare ancora una volta le gravi disfunzioni, che si verificano in occasione d’ogni calamità, ritenendo che per l’ennesima volta si operi in maniera errata nell’utilizzazione delle risorse umane e nel tentativo di coordinare una serie di strutture incoordinabili, che come sempre svolgono belle esercitazioni ma nessuna vera emergenza.

Quando questa si verifica, ancora una volta la cittadinanza paga per gli errori politici nelle scelte relative alla Protezione Civile, non affidando alla struttura portante della Protezione Civile il ruolo di coordinamento.

Cioè si vedrà come sempre, il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco l’unica forza di protezione civile che svolge tale compito da anni e per tutto l'anno, operare con tutte le sue forze, per risultare poi la cenerentola dei soccorsi.

 

Morto un pompiere sarà distribuita forse una medaglia, ma non aumenterà l’organico, non ci sarà uno stipendio degno, non avremo il lavoro particolarmente usurante, tutto come prima o peggio di prima, perché saremo uno in meno.

per il consiglio nazionale

Walter Perin

 

 


 Mensa: un altro esperimento sulla pelle dei lavoratori!!

In data 09/09/2000, presso i locali del polo didattico della sede Centrale di Torino, si è tenuto un incontro tra le RSU, le OO.SS., rappresentanti del comando, dell’amministrazione centrale, nelle persone della dott.sa Lanza e della rag. Leonardi, e della ditta Gama, che si occupa di fornitura di pasti refrigerati, con argomento la sperimentazione dei nuovi pasti a regime refrigerato.

La RdB, pur non entrando nel merito delle capacità della ditta Gama e né sugli aspetti organolettici e qualitativi del nuovo tipo di pasto, esprime tutta la propria contrarietà alla scelta attuata dall’amministrazione centrale; opposizione che è stata ancor più accentuata dopo l’incontro avuto con le rappresentanti della divisione accasermamento del ministero.

A specifiche domande poste dai rappresentanti del personale, sulle motivazione che ha spinto l’amministrazione verso questo tipo di scelta, si è potuto capire che:

Motivazione di carattere normativo, poiché il Dlgs. 155/97 equipara le ns. mense ad industrie di tipo alimentare, l’amministrazione non sarebbe in grado di sostenere i costi necessari alle ristrutturazioni; magari potevamo usare i fondi spesi ad esempio per l’inutile uniforme di rappresentanza, cui il solo costo di confezionamento è di circa 15 Miliardi. A questa motivazioni è stato ribattuto che pur non volendo sottrarci ad una legge dello stato, non si capiva per quale motivo l’amministrazione fosse così solerte nel voler applicare questo decreto, e altrettanta solerzia non si sia avuta con il decreto 626/94. Altra cosa interessante è stato sapere che l’amministrazione non è in grado di quantificare i costi reali sostenuti per il servizio di mensa, del Corpo nazionale VV.F. e che non sono neppure in grado di dire i costi che sarebbero necessari alla ristrutturazione delle sedi, per l’adeguamento al 155/97. Facciamo due conti, 15 miliardi buttati per le uniformi di rappresentanza, più 15 miliardi buttati per l’esperimento delle tutte a pezzo unico, fanno 30 miliardi, diviso 600 sedi di servizio ci sarebbero 50 milioni di media per ogni sede di servizio per l’adeguamento, che ve ne pare colleghi?

Motivazione di carattere economico ed organizzativo, poiché con questa soluzione, secondo l’amministrazione vi sarebbe un risparmio di sui costi vivi e un recupero di personale, che attualmente si occupa a tempo pieno della gestione e del confezionamento. Appare del tutto evidente il personale operativo che avrà un maggior carico di lavoro determinato dagli oneri della gestione pratica delle confezioni dei pasti, poiché dovrà occuparsi del ritiro, della gestione delle scorte, degli ordini per i turni successivi e della rigenerazione dei pasti. In merito al discorso delle scorte non possiamo che sollevare delle perplessità relative al discorso del risparmio economico, poiché vista la particolarità del Ns. lavoro, la Scrivente ritiene che, saranno utilizzati moltissimi pasti, con un grande spreco di pasti non più utilizzabili. Ponendo in risalto l’assurda richiesta di sperimentare solo nei distaccamenti un sistema del genere, che crea le maggiori difficoltà solo nei distaccamenti come ci hanno riferito i colleghi di Genova.

La RdB ribadisce il proprio netto rifiuto a questo sistema così come aveva già comunicato al Direttore Generale in data 16 Giugno 2000 richiedendo un incontro che non è mai stato concesso; ribadisce che l’amministrazione deve assumere il personale addetto a tali mansioni, profilo professionale previsto nel CCNL, e provvedere all’adeguamento delle strutture per le mense esistenti al Dlgs 155, adeguando le quote giornaliere pro capite, ferme al 1992, alla cifra del buono pasto di novemilalire che viene erogato al personale del Ministero, ritenendo che i lavoratori vigili del fuoco abbiano diritto ad una mensa adeguata in quantità e qualità.

In conclusione la RdB ritiene che detta sperimentazione non debba assolutamente iniziare, anche in considerazione delle notizie avute dai Comandi dove è già in corso, Genova, Pisa e Parma; e i colleghi hanno riferito di pasti veramente immangiabili. Al Comando di Messina invece, anch’esso inserito nei comandi per la sperimentazione, tutto continua come prima, perché?

A margine di queste considerazioni, ci spiace dover rilevare, senza alcuna forma di polemica, come ad una così importante riunione fossero assenti rappresentanti della C.G.I.L. e della C.I.S.L. di Torino, assenza che pare si sia manifestata anche a livello nazionale; dobbiamo sottolineare inoltre come i capi distaccamento presenti, ad eccezione di due, non abbiano sollevato opposizione a detta sperimentazione, poiché a sentir loro non potevano impegnarsi per il personale.

 

OGNUNO TRAGGA LE PROPRIE CONCLUSIONE E CONSIDERAZIONI.

OGNUNO TRAGGA LE PROPRIE CONCLUSIONE E CONSIDERAZIONI.

firmato dal coordinatore 

RdB PC di Torino

 

Rappresentanza Sindacale di Base Protezione Civile - Coord. Provinciale Corpo Nazionale Vigili del Fuoco di Torino

C.so Regina Margherita n° 330 - Tel./Fax. 011 7422315

cisl Novara

Risposta della RdB Novara

A PROPOSITO DI FONDO SCHIENA

 

Colleghi, abbiamo letto la nota CISL del 10 agosto u.s. considerando la lettera della CGIL di Torino di questi giorni, il primo pensiero è stato, questi non hanno proprio niente da fare ad agosto?

Inoltre per non essere da meno, mentre la CGIL usa la spazzatura, la CISL usa argomenti e metodi da fognatura. Scusateci ma considerando la parte anatomica!!!!!!!!!

Per la RdB, un sito web è anche un occasione per un dibattito per un confronto per uno scambio d’idee, aperto a tutti e perciò non vediamo perché non dovremmo accettare una discussione un confronto con idee che possono essere anche diverse. Ho dobbiamo lasciare spazio solo a chi scrive quello che noi vogliamo? Come fa la CISL?

In ogni caso colleghi non preoccupatevi, la RdB non ha ancora abbastanza adesioni per l’accesso "alle sale operatorie" del Ministero, quindi i massimi esperti sono loro nelle delicate operazioni chirurgiche ai nostri fondi schiena, sono loro che passano "i ferri" ai dottori dell’amministrazione, e somministrano gli anestetici al Corpo Nazionale.

Al tempo delle sanzioni per le vigilanze, ricordate come a Novara si sia allestita una delle poche sale operatorie d’Italia per occuparsi dei fondi schiena dei colleghi?

In quell’occasione sulle possibili 100 sale operatorie allestibili nei comandi, il dirigente di Novara con altri cinque o sei dirigenti non si è lasciato sfuggire la rara possibilità di compiere l’operazione, collaborato da abili assistenti anestesisti sindacali; vorremmo ricordare la CISL di Siena per la solerzia dimostrata, il risultato ottenuto è stato perfetto per il fondo schiena dei lavoratori.

Ci pare inoltre che la situazione a Novara dimostri chiaramente di cosa si occupa la CISL; certo non è la tutela dei diritti dei lavoratori, ma quella di parare il fondo schiena del dirigente, eppure c’è un gran movimento a coprire le gravi ed evidenti magagne denunciate, di cui è responsabile unico e solo il dirigente, questo anche a fronte di qualche "poco avveduto" collega che si presta pare, alla firma di quanto mai stupide, inopportune e suicide dichiarazioni.

Siamo comunque lieti perché a Novara la CISL oltre ad occuparsi del salvataggio del fondo schiena del dirigente locale, consulta il nostro sito Web, magari per informarsi stimolando il dibattito e il confronto, svolgendo quindi grazie a noi un po’ d’attività sindacale.

Bisogna proprio dirlo, un gran bel sindacato!!

 

Ad ogni buon conto colleghi, siete soddisfatti dell’organico? Siete contenti del vestiario? Vanno bene gli automezzi? Siete felici degli aumenti economici dei contratti? Ritenete una meraviglia la riforma delle pensioni? Se le cose vanno bene rimanete dove siete, se non vanno bene e il fondo schiena vi duole rivolgetevi alla CISL, perché in questi ultimi trent’anni, lei si è occupata della cura del vostro corpo e del Corpo Nazionale.

D’altro canto si sono sempre succeduti ai vertici CISL personaggi che parlano di pompieri ma non né sanno nulla, e non può essere altrimenti visto che nessuno di loro ha mai messo piede su un’autopompa, o visto da vicino un incendio o un incidente stradale.

RdB Provinciale Novara


Volantino della cgil Piemonte

Questa è la risposta rdb alla cgil

LA CGIL INVECE HA FINITO IL PRANZO!

Colleghi,

francamente eravamo preoccupati per il silenzio della CGIL, perché in effetti, oltre a non partecipare alle riunioni della RSU di Torino e a fare da portaborse alla CISL , non rimaneva che una lettera con frasi cosi farneticante da ricordare i tempi del balcone di Palazzo Venezia, insomma un buon silenzio sarebbe stato senza dubbio più intelligente.

Il contenuto della nota, dimostra che sono veramente alla fine del pranzo, hanno finito le portate, mancano gli argomenti, si cerca quindi nei rifiuti, offrendo una serie di manicaretti a base di putrida d’immondizia.

Quali giustificazioni al proprio operato avremmo millantato e in quale comunicato? Dove sarebbe avvenuto l’intervento per contenere i danni prodotti dalla RdB, e dove sarebbero i provvedimenti disciplinari, i mutamenti di settore o le cause giudiziarie pendenti sui lavoratori?

Cara CGIL informaci del funzionario vostro iscritto, ex membro delle RSU, che da anni invia ogni 4-5 mesi segnalazioni contro due colleghi della RdB con l’intento di colpirli disciplinarmente, senza però cavare un ragno dal buco. Raccontaci dell’esponente nazionale di Torino che tanto insiste perché il personale senza brevetto utilizzi materiale di soccorso SAF non idoneo, fatti documentabili carte alla mano e non chiacchiere.

Sono questi i tutori e difensori dei lavoratori ?

Si deve quindi concludere colleghi, che se la CGIL tenta di colpire i lavoratori disciplinarmente o attenta alla loro sicurezza sul lavoro, compie un opera benefica ed educativa.

Mentre basta la loro idea o ipotesi che altri possano fare le stesse cose, per trasformare i lavoratori in "sventurati, cavie e vittime", di sperimentazioni sindacali.

Beh…! Ogni commento ci sembra superfluo.

La RdB ritiene lo sciopero lo strumento essenziale di lotta per i lavoratori, e non ci pare che in quest’ultimo anno ne siano stati dichiarati più dei confederali, anzi uno è stato fatto in contemporanea alla CGIL contro il comparto sicurezza, ricordate o avete memoria corta?

Ma non siete voi con CISL E UIL che avete sottoscritto gli accordi con la commissione di garanzia, dove di fatto, avete cancellato il diritto di sciopero.

La torbida e oscura contrattazione ci pare sia stata sempre fatta alla luce del sole, nelle RSU, certo non avendo partecipato che rarissime volte forse non conoscete il problema, ma chi non conosce la situazione farebbe meglio a stare zitto.

In ogni modo non siate nervosi se a Torino avete qualche problema, a Roma in tema di concertazione siete sempre in Pole Position, nonostante le magre figure del vostro ex segretario nazionale, cacciato per ben due volte dall’Agenzia di protezione civile, non c’è che dire un interesse non per se stesso, per carità, ma solo per i problemi dei lavoratori.

Una lettera al momento giusto, da grandi registi opportunisti, con i lavoratori che potrebbero constatare il tragico aumento del contratto, con un organico disastroso, con i lavoratori circondati da comparti sicurezza mancati, da favolosi arretrati R.I.A., con voi che non vi fate vedere per il riconoscimento del lavoro particolarmente usurante ai pompieri, insomma avete organizzato una vera Gardaland per distrarre il personale, così occhio non vede cuore non duole.

Nel merito dei personaggi che partecipano alla contrattazione certo noi non possiamo vantare "i professori" della CGIL, quindi qualche errore c’è stato, ma se qualcuno si occupasse della propria casa, potrebbe contare "le epurazioni" tra i propri membri delle RSU, utilizzando un ragioniere visto il numero e un dizionario per capire il termine dimissioni.

Insomma colleghi, argomenti scarsi e problemi ridicoli, che li obbligano a ricordare episodi già chiariti, come le torte alla muffa vecchio di 5 anni, un piatto putrido, ma certamente prelibato per chi ha poche idee, per di più molto confuse e per giunta anche avariate dal tempo.

Come si può pensare che personaggi che da anni gestiscono il Corpo, con danni che sono sotto i nostri occhi, adesso pretendono di affermare che le colpe sono di altri? Una vera e magnifica sagra dell’ipocrisia.

Colleghi, che speranza ci può essere, se dopo anni e anni non hanno concluso niente? Solo la RdB può tentare di cambiare, ma con la tua adesione.

 

Torino 4 /8/2000 RdB Torino

 

Torino 4 /8/2000 RdB Torino