Calabria

12-09-2000: 


Data: mercoledì 4 aprile 2001 Oggetto: pensiero su articolo uscito su sole 24 
R. d. B. Base Segreteria di Vibo Valentia Tel.0347/5716955 
Dalla serie " La riscoperta dell'acqua calda" 
Dal sole 24 ore di sabato 31/03/01 I sindacati : << Salari più alti >> d'accordo il Ministro Salvi. Cofferati: Conferma la necessità di rinnovare i contratti per garantire la difesa del potere di acquisto dei salari; gli fanno eco subito i suoi colleghi di UIL e CISL: dice Angeletti, i salari in Italia, sono troppo bassi non sono in grado di garantire il mantenimento del potere d'acquisto. " Toh! Ma guarda un po' !" Nuovi slogan per il politico di turno, e la preparazione al campo " forse " contro il nuovo governo. Alla faccia della coerenza europea! E' la risposta a coloro che si sentono soddisfatti dei nostri aumenti salariali, contenti di poco più di 60/90 mila lire di aumento, convinto dalle politiche restrittive dei "compagni di merende, che di nascosto si incontravano con i loro professori, concertando la sistemazione dei loro galletti". Oggi, sempre sul sole 24 ore, l'inflazione è al 2,8 % e tutti contenti perché le previsioni di inizio anno dicevano, 2,9%. Il nostro salario invece è aumentato al di sotto della programmata sig..!!!!!!! Ancora una volta possiamo affermare alla faccia di chi ci ha preso per visionari, e ci ha giudicato illusionisti, che le nostre £ 500.000= richieste ad alta voce, erano e sono sempre più sacrosante.
Meditate colleghi, l'acqua calda è già stata scoperta da un pezzo!
 p.il cordinamento prov.le Antonio Menga


TUTTI IN PIAZZA !!!

Manifestiamo a Roma il 23 marzo 2001 con casco e cappottina da intervento

 

La CALABRIA è Presente!!!

 

Sono state organizzate Auto e un Pullman 57 posti

 

Ritrovo e partenza alle ore 22,30 del 22 marzo

 

dal piazzale del MOTEL Agip di Catanzaro

Al momento hanno dato l’adesione a partecipare alla manifestazione delegazioni delle sedi di:

 

Cosenza – Crotone - Vibo -Valentia

Per ulteriori adesioni e informazioni

Contattare il Coordinamento Provinciale RdB di CATANZARO

tel. 0961/744970 - tel. 0360. 606099


COMUNICATO STAMPA

4 Dicembre " S. BARBARA" festa del Santo Protettore dei Vigili del Fuoco " e meno male che c’è Lei !!!! "

Visto che nonostante, manifestazioni, scioperi, comunicati richieste di incontro, la nostra amministrazione, organo che dovrebbe in sede terrena tutelare il lavoro e la dignità dei lavoratori vigili del fuoco, ma che ancora oggi latita sulle problematiche che affliggono questa categoria, abbiamo deciso di spostare la data di mobilitazione della nostra categoria, dal 4 al 6 dicembre p.v., e diciamo per questo meno male che c’è Lei.

Avremmo potuto anche farlo, ma per non essere strumentalizzati, additati e per rispetto di chi credendo in questo lavoro (missione), non solo ci ha lasciato la vita, ma di questi estremi sacrifici, nonostante le promesse ed i momentanei impegni, non se n’è cavato un ragno dal buco, abbiamo pensato così facendo, di far ricordare a quei signori, dalle facili e non mantenute promesse che oggi ci terranno compagnia nelle nostre mense a banchettare in questa festa, che il nostro non è un lavoro:

da scrivania;

che non si manda il personale sugli interventi con mezzi di protezioni antiquati;

che gli automezzi di soccorso, sono in gran parte risalenti a circa 20 anni fa’;

che il personale si deve fare in 4 per sopperire alle carenze cronica di organico;

e per finire che non si può rischiare la vita per poco più di 2 milioni al mese.

 

Tutto questo per rammentare alla popolazione, le condizioni reali dei Vigili del Fuoco, e metterli a conoscenza del malcontento che regna da anni.

 

 

Vibo Valentia, lì 29 novembre ’00

La Segreteria Prov. le Vibo V.

Antonio Menga

 


Catanzaro novembre 2000

Festeggiamenti di Santa Barbara

VIGILI DEL FUOCO CATANZARO

F

4.dicembre S. Barbara patrona del CORPO NAZIONALE, i VIGILI del FUOCO per la prima volta dopo 55 anni dalla sua istituzione non festeggiano perché nessuno fino ad oggi aveva mai addensato tanto scarso senso della democrazia, tanta poca coscienza del proprio ruolo istituzionale, tanto sfoggio di protervia e di arroganza come questo dirigente locale. Perché:

ULTIMI SOCCORSI:

· ci ha mortificati ed offesi nel nostro ruolo fondamentale che è quello di portare soccorso alle popolazione nelle ultime emergenze

· mentre intempestava un nubifragio su tutta la città, dall’alto della sua asineria faceva rientrare i vigili del fuoco sguarnendo di fatto le unità di soccorso (13 morti a Soverato)

· E’ stata istituita una commissione dal governo per accertare i ritardi, con controllori e i controllati tutti della stessa amministrazione - Risultato: fortunatamente che i soccorsi sono arrivati in ritardo cosi i danni sono stati limitati !! la colpa è dei disabili e dei campeggiatori che non si dovevano trovare in quel posto in quel dato momento!!!

· Si pulisce la coscienza con encomi e medaglie di cartone;

· Durante l’emergenza il personale vigili del fuoco ha partecipato all’emergenza, non secondo necessità ma secondo simpatia e tessera sindacale


Catanzaro novembre 2000

VIGILI DEL FUOCO CATANZARO

RELAZIONI SINDACALI e PERSONALI amministrative:

· Fiumi di verbali Letti Firmati e Sottoscritti" per la leale osservanza ed il rispetto degli accordi; mai applicati

· Due anni senza contrattazione decentrata per inaffidabilità

· Le organizzazioni sindacali chiedono incontri – gli accordi li fa con la sola CGIL sua organizzazione sindacale, e non con il 51 % come previsto dalla legge

· Tutto il personale è soggetto alla firma di entrata di uscita ad esclusione dei suoi adepti che gli garantiscono la tessere sindacale

· La mobilità del personale è possibile solo quando si tratta di componenti del suo sindacato

Contro tutto questo, i dipendenti dei VIGILI del FUOCO di CATANZARO continueranno a battersi per il trasferimento di un dirigente inaffidabile e arrogante.

Cominciando proprio dalla cittadinanza catanzarese insultata e dileggiata invitandolo ad andarsene o aiutandolo a farlo .

 


Catanzaro novembre 2000

interventi 

MEGLIO SE IN RITARDO !

 Di Solito la costruzione del sindacato, anche nel senso più concreto di raccolta d'adesioni, comincia imprescindibilmente dall’interesse e dalla preoccupazione per le questioni locali e per i problemi più vicini ai lavoratori, anche se questo non significa adottare logica e strumenti del sindacato concertativo.

I rapporti di forza sono particolarmente sfavorevoli ai lavoratori e le organizzazioni sindacali sono chiamate a gestire la spartizione delle briciole e nel condividere quest’ambiguo ruolo rischiano di far perdere agli occhi dei lavoratori la ragione della propria diversità.

Anche volendo ammettere il principio per cui il sindacato deve prima di tutto ottenere qualcosa", si deve ammettere che i risultati sono sempre più raramente dignitosi.

La controparte si è bene attrezzata in questi anni per operare un giro di vite, grazie alle prerogative della concertazione, favorendo la deregolamentazione delle relazioni sindacali, ponendo le OO.SS. in condizione di perenne ritardo, costrette ad inseguire con affanno le iniziative dell’amministrazione che decide tempi e modi del confronto.

La riforma ancora in atto della Pubblica Amministrazione ha fatto passare il concetto che il privato è bello ed efficiente ", introducendo le assunzioni a termine, per quanto ci riguarda con la ferma di un anno degli AVVA e la possibilità di effettuare fino a 180 giorni da parte dei discontinui, si crea di fatto una classe di lavoratori precari ed instabili, creando conflittualità tra lavoratori e stabilendo per le stesse funzioni tipologie contrattuali diverse, balcanizzando i rapporti tra i colleghi, ed I VIGILI del FUOCO sono l’esempio di tutto ciò: con l’assenso o la palese indifferenza delle organizzazioni sindacali.

 

E che dire dei fatti delle ultime emergenze in Calabria dove è emerso che, agli interventi e meglio arrivare in ritardo, perché in caso di pericolo qualcuno si potrebbe fare male. Quindi da oggi in avanti si è stabilito un principio a Catanzaro che: quando qualcuno fà richiesta di intervento le squadre di soccorso bisogna inviarle dopo un’ora!! Inoltre non possiamo che restare sempre più sconcertati dal tipo di persone che vi gravitano, insensibili su tutto, persino davanti alla morte di tante persone per il sol fatto di aver messo a posto le carte si sono PULITI la COSCIENZA. La inadeguatezza e la precarietà diventa normalità.

Siamo consapevoli che non partiamo da posizioni già conquistate, e neppure con persone intellettualmente oneste, questo significa percorrere sempre una strada in salita, ma d’altra parte l’unica possibile per continuare un percorso iniziato anni fa.

 

Non vorremmo metterci in competizione con nessuno, purtroppo a Catanzaro per lo "Zerbinismo" esistente non possiamo farne a meno, visto che sull’ultima emergenza dai colleghi sindacali è emerso che tutto è andato bene!! (!) sic!! Lavoratori, siamo pronti all’unità di lotta, con tutti, sempre nei limiti della propria autonomia e delle differenze di pensiero: senza grandi proclami che spesso si sono rivelati come bassi compromessi

 

Invitiamo tutti i lavoratori che sono stufi di quest'appiattimento sindacale, che sono sconcertati per come vanno le cose e che come noi non sono "si ad obbedir, tacendo", ad aderire alla RdB, per il rilancio dell’azione sindacale e per l’affermazione dei propri diritti di fronte al sopruso e alla vessazione; per ricostruire la propria identità.

 


Catanzaro novembre 2000

Comunicato Stampa

Vigili del Fuoco Cosenza : Propaganda di regime

Con l’occasione della festività di S. Barbara patrona dei vigili del fuoco il dirigente del comando provinciale stà mettendo in atto una pseudo manifestazione raccattando personale dai vari posti di lavoro da tenersi all’EX MACELLO del comune di Rende.

Tutto ciò con l’avallo dei sindacati cgil-cisl-e uil, che al posto di opporsi a questo tipo di manifestazioni circensi lavorano ambiguamente con il personale facendogli capire che ciò è serve ad ingraziarsi le componenti politiche della zona.

Onestamente a noi sembra alquanto strano che il copro nazionale del vigili del fuoco debba prestarsi a queste mortificazione per farsi apprezzare chissà da chi!

Ma non è tutto da fonti sempre dirigenziali e organizzazioni sindacali concertative, sembrerebbe che presso tale Mattatoio riverniciato, senza camerate, posti per ricovero automezzi e quanto altro serve per svolgere un servizio dignitoso, verrà distolta una squadra dal comando di Cosenza che si trova a 7 Km e trasferita in quei locali.

Nessun dirigente ha mai addensato in se tanto scarso senso della democrazia e incuranza dei lavoratori vigili del fuoco provinciali, tanta poca conoscenza del proprio ruolo istituzionale, tanto sfoggio di protervia e di arroganza, decidendo di imperio di mettere in mostra, se mai ce ne fosse bisogno i vigili del fuoco di Cosenza, e sballottarli in mattatoi, invece di lavorare seriamente per arrivare a portare il corpo nazionale a standard europei, visto che per ogni micro emergenza dobbiamo elemosinare il personale da altri comandi e sottoporlo a turnazioni massacranti di 24 ore per più giorni.

Da parte nostra riteniamo che tutto ciò serva solo ed esclusivamente per una propaganda elettorale visto che siamo ormai in piena campagna e dimostrare la piena efficienza dello Stato dislocando, come succedeva nel ventennio famoso, sempre lo stesso personale da una parte all’altra.

In qualità di organizzazione sindacale, dei lavoratori del Corpo Nazionale vigili del fuoco, ci sentiamo direttamente umiliati nella dignità e interessati ad intervenire, rispetto alle decisioni che questa amministrazione oggi va affermando, di contro invece attueremo tutte gli opportuni interventi in tema di potenziamento e salvaguardia del territorio e di protezione civile, perché di questo abbiamo necessità.

Il momento non è casuale, visto che, la Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi stà programmando l’aumento degli organici l’acquisizione di nuovi servizi da gestire in campo antincendio, i tragici fatti che hanno colpito la Calabria stanno catalizzando l’attenzione di tutti gli italiani, visto che, la Calabria è sempre meta di turismo; regione colpita giornalmente da incidenti di entità relativamente pesanti, inondazioni localizzate dovute a eccessi di pioggia e dall’incuria dell’uomo, incendi di vario genere, più o meno estesi, oltre agli incendi boschivi di questa ultima stagione che hanno toccato l’apice in tema di devastazione del territorio.

Una politica seria di salvaguardia del territorio in Calabria , quindi non può limitarsi all’assetto idrogeologico e basta, ovvero al fenomeno in corso verso il quale è rivolta l’attenzione di tutti, ma deve essere concentrata alla totalità dei fenomeni, responsabili del degrado territoriale e ambientale. Ma non solo!

Bisogna anche considerare che questi fenomeni, di origine naturale o prodotti dall’attività dell’uomo, implicano potenzialmente dei rischi che vanno innanzitutto previsti e prevenuti.

E tutto ciò senza ombra di smentita senza il Corpo Nazionale dei VVF: non è possibile, la predisposizione di piani d’intervento particolareggiati per affrontare adeguatamente le conseguenze di un fenomeno disastroso che non è stato possibile scongiurare con manifestazioni circensi!

 


Prot. n° 175/IV/00

R.I.A. – "GOVERNO LADRO"

 

Con l’art. 26 comma 4 e 5 della legge del 23 dicembre 1998 n. 448 (Legge Finanziaria 1999 – applaudita da CGIL/CISL/UIL), questo Governo scippò i lavoratori statali dal diritto alla rivalutazione monetaria e agli interessi legali sulle differenze stipendiali dovute ai sensi della legge 312 del 1980. Puntualmente, anche quest’anno, nella Legge Finanziaria 2000 (con il benestare di CGIL/CISL/UIL), il Governo è intenzionato ad introdurre, con l’art. 7 comma 2, l’ulteriore furto ai danni dei lavoratori:

"l’articolo 7, comma 1, del decreto legge 19 settembre 1992 n. 384, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 novembre 1992 n. 438, si interpreta nel senso che la proroga al 31 dicembre 1993 della disciplina emanata sulla base degli accordi di comparto di cui alla legge 29 marzo n. 93, relativi al triennio 1° gennaio 1998 – 31 dicembre 1990 non modifica la data del 31 dicembre 1990 già stabilita per la maturazione delle anzianità di servizio prescritte ai fini delle maggiorazioni della retribuzione individuale di anzianità. E’ fatta salva l’esecuzione dei giudicati alla data di entrata in vigore della presente legge"

Nonostante la giurisprudenza abbia riconosciuto da qualche tempo il diritto ai lavoratori alla maturazione economica della retribuzione individuale d’anzianità al 31 dicembre 1992, nonostante il parere del Consiglio di Stato che riconosce il carattere equitativo dell’estensione dei giudicati a tutti i lavoratori, parere questo richiesto dalle menti illuminate della Pubblica Amministrazione (non se lo potevano risparmiare?), l’apparato politico dei vari Ministeri (vere menti della Legge Finanziaria) hanno dato anche questa volta il ben servito ai diritti dei lavoratori.

La loro responsabilità è ormai nota: nessun aumento salariale, nessun investimento occupazionale ma, nessuna lira sul contratto integrativo, fondi e fondini senza soldi, di contro, privatizzazione forsennata, aumento delle ore straordinarie equipaggiamenti da terzo mondo, introduzione del caporalato legalizzato, passaggi di qualifica con il lumicino, precarietà, flessibilità, mobilità maniacale del posto di lavoro.

Questo scenario, la RdB, lo aveva descritto da molto tempo. Riteniamo, comunque, che questo non è che il principio di un progetto più ampio. Il totale abbattimento dello stato sociale e dei diritti conquistati dai lavoratori dopo anni di lotte (sanità, scuola, servizi).

Noi, lavoratori vigili del fuoco, non siamo immuni da tutto questo. La grossa ristrutturazione del nostro Ministero, sbandierata come una grande riforma, non è che una logica consequenziale del progetto di privatizzazione dei servizi e del mercato del lavoro.

Bravi! Un ulteriore taglio al portafogli del personale.

 

Invitiamo tutti i colleghi a SCIOPERARE il 13 ottobre e a partecipare al corteo che si svolgerà a Roma da P.za della Repubblica alle ore 9.30

 

Passa dalla tua parte. Dai forza alle RdB


12-09-2000

COMUNICATO STAMPA

 

Disorganizzazione su disorganizzazione: tempi lunghi nei soccorsi: di chi la colpa?

Tutti sapevamo delle piogge incessanti che si stavano abbattendo sul territorio catanzarese, nelle giornate precedenti all’incidente di Soverato, avevamo i segnali che il territorio non riusciva a contenere tutti quei millimetri di acqua caduta, ognuno di noi sapeva benissimo che la morfologia del territorio catanzarese alla luce degli ultimi incendi non era nelle condizioni di poter far fronte ad eventuali aumenti di pioggia, e tutti sapevamo che un po’ più di acqua del normale nel catanzarese è sempre stato oggetto di grosse difficoltà per la popolazione.

Basti ricordare che anni fa per un po’ più di neve caduta nelle nostre montagne, dove per altri rappresenta una risorsa economia per noi si trasformò in tragedia.

Questa più o meno la situazione che ci si prospettava, come operatori che giornalmente lavorano in questo ambiente, il problema grosso, invece è la sottovalutazione da parte dei preposti nella sede di Catanzaro dei VV.F. - nella giornata di sabato alcune squadre erano state mantenute in servizio fino alle ore 23.00, questo per poter avere nell’immediato altre squadre disponibili in caso di calamità, anche sulla scorta delle richieste che nelle giornate precedenti erano arrivate ai centralini di via Cortese, infatti gli interventi si moltiplicavano sulla fascia Jonica, per allagamenti in scantinati o recuperi di pattini e barche sulle spiagge, ecc..

Alle ore 23.00 del sabato l’epilogo: gli "esperti" del comando hanno rimandato indietro il personale precedentemente trattenuto, il perché ancora non è dato conoscere, forse qualcuno ha pensato che la situazione si era " normalizzata" da lì a poco alle ore 5.00 circa, si verificava quello che oggi è sotto gli occhi di tutti.

A questo punto la situazione al comando di Catanzaro era di una sola squadra d’intervento (5 unità) immediatamente disponibile, allertati dopo l’incidente, ancor prima di predisporre i mezzi nautici, (non anfibi perché non esistono tali mezzi a Catanzaro), pale gommate e cingolate, effettivamente del tempo ne è passato, tempo che in una fase del genere consiste nell’aumentare le possibilità di salvataggio di vite umane. Successivamente, quando si è giunti sul posto, verificatasi la gravità della situazione, per recuperare altro personale da inviare sull’incidente i tempi sono stati ancora dilatati, questo benché tutti sapevano che da un minuto all’altro qualcos’altro poteva accadere.

Questa la "grande" macchina organizzativa a Catanzaro, in cui non è stata allestita nessuna sala operativa, ne al comando VV.F. ne tanto meno negli altri uffici territoriali provinciali, che in questi casi dovrebbero funzionare da coordinamento e di valutazione delle situazioni di emergenza, alle ore 5.00 e successivamente nelle ore a venire, nessun ufficio territoriale aveva in mano una mappa del territorio per indirizzare i soccorsi, nessuno aveva l’elenco delle associazioni di volontariato, pur essendo censite centomila volta, da allertare, tantè che alcune associazioni sono state avvisate dai cittadini del posto, senza parlare poi quando sono giunti sul posto.

Ognuno chiedeva qual’era il compito da svolgere, -quale il territorio da perlustrare, - con quali altre associazioni o enti dello Stato aggregarsi, perché alcuni disponevano di autolettighe altre di campagnole, altre ancora di badili.

Nessuno sapeva qual’era l’autorità che doveva coordinare le operazioni, in una confusione enorme, dove ognuno con il proprio spirito di abnegazione di propria iniziativa faceva il possibile.

Altri ancora, senza nessun coordinamento calpestavano le zone dove successivamente si dovevano recuperare gli scomparsi. Questa più o meno la "grande " macchina organizzativa che si è mossa nel catanzarese dominata dalla superficialità e dalla incompetenza; siamo certi che se si continua ancora in questo senso come calabresi dovremo pianger altri morti, prima ancora di poter avere un minimo di organizzazione in caso di calamità. Come organizzazione sindacale attiveremo tutti i nostri strumenti di denuncia nelle sede politiche e giudiziarie perché senza voler essere crudeli, qualcuno finalmente paghi di persona per gli errori commessi, e la Calabria abbia come in altre regioni un minimo di strutture operative, quando servono.

Questo serva pure per far riflettere tutte le autorità viste, impegnate in questi giorni per attivare quanto è possibile in termini di previsione, visto che, quando qualcuno come noi, ne solleva il problema viene additato come sovversivo, poi i fatti sono che, nel termine di 10 giorni siamo passati dall’emergenza per incendi boschivi a quella per alluvione, in entrambi le circostanze i bilanci sono drammatici e i dati che si registrano costituiscono sicuramente un’occasione per aprire un tavolo di discussione.

In entrambi i casi si cerca di ricondurre la problematica ad una mera questione di soccorso ( forse perché cosi chi ha la responsabilità della gestione del territorio si cela meglio). In realtà ognuna di queste problematiche, dal momento che non si possono porre limiti alle dimensioni che possono avere sia gli eventi naturali che "le azioni umane" va affrontata innanzitutto attraverso la prevenzione e la vigilanza sul territorio.

In Tale ottica è ora di andare oltre gli studi del territorio di cui tutto sommato gia si conosce abbastanza per potere intervenire, attuando gli opportuni provvedimenti che sono tutt’altro che complicati, sappiamo bene che la problematica degli incendi boschivi è strettamente collegata alla cosiddetta manutenzione dei fondi, e per ciò che riguarda le inondazioni è ben noto il problema dell’innalzamento ed il restringimento degli alvei in tutta la nostra regione.

In tutto questo contesto inoltre si è consumato l’errore di isolare la componete principale del soccorso: Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con la legge 300/99, relegandolo non solo ad un ruolo subalterno ma tagliandolo fuori dalla prevenzione dei rischi ( di natura idrogeologica- sismica etc.) dimenticando che chi opera per il soccorso a tutto campo è in grado di portare proficui contributi anche in campo della prevenzione e della previsione.

Anche alla luce di fatti di Soverato ci auguriamo che al più presto venga svolta un’opera di prevenzione sul territorio a monte del campeggio, per verificare se eventualmente nella notte si erano verificati degli invasi naturali o esistenti cui poi hanno determinato il disastro.

F.to - Antonio Jiritano


Catanzaro, 6 Luglio 2000

Segreteria di Catanzaro

Prot n. 108/V/00

500.000 mila lire a tutti subito!

Il DPEF ( documento di programmazione economica e finanziaria) anche questa volta non prevede adeguati aumenti per i rinnovi contrattuali per il personale VIGILI del FUOCO.

Tranne che per professori, medici e militari, per tutti gli altri non ci sarà una lira!

IL DPEF NON PREVEDE, PER L’ANNO 2000 ALCUNA REVISIONE DEL TASSO DI INFLAZIONE PROGRAMMATA, A CUI E’ LEGATO L’AUMENTO CONTRATTUALE, PREVEDE SOLO UNA LEGGERA MODIFICA DELLO 0,6% PER IL 2001.

Dal 1990 ad oggi la sola benzina è aumentata del 50% passando da 1.510 lire a litro a 2.300 lire/litro.

Tutti ci dicono che questi aumenti non possono essere conteggiati nel tasso di inflazione perché "importanti" e quindi non imputabili alla politica economica del Governo.

Però l’aumento generalizzato di prezzi e tariffe, anche se dovuto al caro petrolio, noi lo paghiamo tutto!

Lo stesso DPEF annuncia, trionfante, che la ricchezza del paese è cresciuta moltissimo, che il " dividendo fiscale" cioè l’introito dovuto alle tasse è salito oltre le più rosee previsioni ma, di questa decantata prosperità, ai Vigili del Fuoco non viene in tasca una lira, mentre i nostri salari non tengono più il costo della vita.

QUESTI SONO I FRUTTI DELLA " POLITICA DEI REDDITI" CIOE’ DELL’ACCORDO SOTTOSCRITTO DA cgil, cisl e uil CON CONFINDUSTRIA E GOVERNO NEL LUGLIO 93, CHE HA DEFINITIVAMENTE ABROGATO LA SCALA MOBILE, FACENDO DIVENTARE I SALARI DEI LAVORATORI DIRETTAMENTE DIPENDENTI DALLE ESIGENZE FINANZIARIE DELLO STATO, SENZA ALCUN REALE COLLEGAMENTO CON IL COSTO DELLA VITA ED IL DIRITTO A STIPENDI CHE CONSENTANO UNA VITA DIGNITOSA.

In queste ore stanno iniziando le trattative per il rinnovo biennale dei contratti pubblici.

Facciamo sentire la nostra voce !

Diffidiamo i sindacati di stato e il governo a firmare contratti che non contengano un aumento reale dei salari di almeno 500.00 lire per tutti i lavoratori del corpo nazionale dei vigili del Fuoco, dateci forza, i sacrifici li abbiamo fatti tutti, pretendiamo anche noi gli aumenti.

Lavoratori, come si fa a diventare della RdB ? Semplice!

Bisogna distinguere i discorsi fatti dalle formiche da quelli delle cicale.

Se certi lavoratori non sanno fare questa distinzione, e una conseguente scelta di vita, resteranno vita natural durante, con le "palle piene" !! a lamentarsi nelle stanze di questo comando, su quanto sono cattivi gli altri !!! - TJ

 

<< senza né tagli né tasse >>

"MA PURE SENZA AUMENTI !!!

Nel documento di programmazione economica e finanziaria presentato in questi giorni dal governo sembrerebbe, chissà quali grandi vantaggi economici riceveranno i lavoratori

Dalla nostra lettura non troviamo una sola impronta di equità sociale. PERCHE’?

Nessuno può negare il fatto che, negli ultimi quattro anni, la pressione fiscale sulle nostre retribuzioni è aumentata del 5% creando un danno, su uno stipendio lordo di 40 milioni, di 2 milioni annue lorde, e questo, per uno che vive del proprio stipendio, è un fatto rilevate.

Parallelamente nello stesso periodo, le tasse per le imprese (confindustria e company) sono diminuite del 9%. (dati elaborati dal governo, non da noi)

Riteniamo non più tollerabile che un salario annuo lordo di 40 milioni diventi, al netto, meno di 25 milioni.

Nel Dpef si prevede per il 2001 una inflazione programmata del 1,7%, e per il 2002 dell’1,2% -

Questa indicazione è un modo per sottolineare le previsioni e alterare i risultati, e questo viene fatto con l’unico scopo di favorire gli industriali penalizzando i salari di noi lavoratori.

Il trucco è semplici, cari lavoratori, gli accordi di cgil, cisl e uil, non dimenticate, hanno stabilito che gli aumenti contrattuali debbono essere calcolati sulla base dell’inflazione programmata e non su quella effettiva.

L’inflazione reale quindi può viaggiare, come oggi al 2,7%, senza aprire il capitolo dei nuovi e vecchi aumenti, tanto lor signori hanno deciso che l’Italia e l’Europa si deve mantenere con i nostri soldi, quindi aumenti a perdere.

E se rapportiamo questi dati, ad esempio al prossimo rinnovo contrattuale, scaduto il 31.12.1999, la perdita salariale per ciascun lavoratore sarà, nel biennio di lire 10.000 mensili, a milione ( infl. progr. 1,7% = 17.000 - infl. Real. 2,7% = 27.000) ma non è nemmeno giusto questo calcolo perché:

ogni punto di inflazione vale lire 29.000, quindi inflazione al 2,7% = 78.300 - perciò la perdita reale mensile di ogni stipendio e di lire 67.300 mensili ( 78.000 - 17.000= 67.300)

Di fronte a tale situazione è più che mai indispensabile abbattere questo perverso sistema, con una coscienza collettiva di tutti i lavoratori che ancora pensano di poter stare attaccati al carrozzone di alcuni sindacati perché all’interno del comando possono avere beceri privilegi quali: la stanza con la visuale ad ovest invece che ad est, o uscire per 5 minuti, firmare in ritardo senza prendersi il "famoso" asterisco mattutino. (del mulino bianco) che miseria!!

In una situazione di questo tipo, cari lavoratori, far finta di non vederla e la peggiore cosa ancora peggio di stare iscritti a chi la prodotta.

Non possiamo affermare come fa il governo con le sue carte truccate, che tutto va bene perché non sono aumentate le tasse, è come nascondere in una coltre di nebbia le ingiustizie che colpiscono le lavoratrici e i lavoratori.

Organizzati con la RdB. Apriamo un fronte di resistenza, solo cosi avremo la speranza di portare qualche soldo a casa per mangiare. CARI noi POVERI del 2000.