Roma, 7 marzo 2001

Prot. n° 19-m01

 

Al Sottosegretario di Stato

On. Gianfranco Schietroma

Al Direttore Generale

Pref. Berardino

All'Ispettore Generale Capo

Ing. D'Errico

 

Oggetto: situazione dei Capi Reparto e Capi Squadra a seguito della mobilità.

 

Con la presente siamo a rappresentare la situazione di disagio dei lavoratori Capi Reparto e Capi Squadra del Corpo nazionale che per effetto dei passaggi di qualifica sono stati assegnati in altri Comandi.

Il disagio lavorativo, familiare ed economico che subiscono questi lavoratori è pesante e si fa ancora più forte se si considera la lentezza delle trattative sul contratto integrativo in cui si devono definire i nuovi criteri dei passaggi di qualifica previsti dal nuovo contratto. La complessità della trattativa e i tempi lunghi per una conclusione della stessa vedono allontanare sempre più la data per un nuovo bando di concorso dal quale dipenderebbe, solo per alcuni, un probabile rientro immediato.

La RdB ha sempre osteggiato questo sistema di passaggi di qualifica intuendone l'effetto ricaduta soprattutto sull'organizzazione interna dei Comandi. Infatti questo personale, oltre al normale servizio di soccorso, svolgeva mansioni di responsabilità nei vari uffici o altre mansioni le quali erano determinanti per un efficiente funzionamento del Comando.

Per non parlare degli specialisti che addirittura sono stati assegnati in sedi dove non c'era il nucleo e ad alcuni di questi, in particolare agli specialisti sommozzatori, veniva tolta dalla busta paga l'indennità di immersione perché il nuovo Comando di assegnazione non era provvisto di capitolo di spesa.

Inoltre dobbiamo rilevare che, ad esclusione di qualche Capo Squadra che svolge il ruolo di capo partenza, molti Capi Reparto nei Comandi di nuova assegnazione non vengono impiegati nei loro profili professionali. Essi infatti non svolgono il ruolo di capo partenza né vengono messi nella condizione di poter esprimere la loro esperienza maturata in tanti anni d'appartenenza al Corpo nazionale.

Questa stato di cose ha creato e crea moltissime tensioni tra il personale e una vera e propria discriminazione di trattamento ai lavoratori in possesso dei medesimi requisiti.

In base a quanto sopra scritto si chiede che tutto il personale messo in mobilità a seguito degli ultimi passaggi di qualifica, venga ricondotto nelle sedi di residenza. Tale richiesta è suffragata dal fatto che con tutte le ordinanze in atto riguardanti alle assegnazioni temporanee con cui una grossa percentuale di personale appartenenti a tutti i profili è stato tolto dalle sedi di assegnazione e altri ancora non si sono mossi dalla propria sede, dimostra che un rientro immediato per tutti non provoca ulteriori disagi rispetto a quelli che già conosciamo.

p. il Coordinamento nazionale

Lucio Molinari